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Malva: un aiuto nelle diete dimagranti

Introdurre il consumo di malva in una dieta dimagrante non aiuta a perdere peso, ma le sue proprietà possono essere utili per combattere un'infiammazione e promuovere l'eliminazione delle scorie.

Malva: un aiuto nelle diete dimagranti

Seguire una dieta dimagrante richiede un certo impegno. Per questo spesso si cede alla tentazione di affidarsi ai rimedi più disparati – dal celebre gambo di ananas al glucomannano, passando per caffè verde, chitosano e chi più ne ha più ne metta, arrivando fino alla malva.

Questa pianta officinale (nome scientifico: Malva sylvestris L.) originaria dell'Europa, del Nord Africa e dell'Asia, viene talvolta consigliata come alleata della perdita di peso. Ma qual è esattamente il ruolo della malva in una dieta dimagrante?

 

Gli usi della malva

L'uso della malva a scopo medicinale risale a moltissimo tempo fa. Greci e Romani ne sfruttavano le proprietà emollienti e lassative, e nel corso dei secoli questo rimedio naturale ha trovato impiego contro svariati disturbi, come mal di denti, problemi allo stomaco, tosse, mal di gola, tonsillite, raffreddore e reumatismi.

Le prove dei suoi benefici raccolti fino ad oggi sono però poche; per quanto riguarda nello specifico l'impiego della malva come adiuvante in una dieta dimagrante, al momento mancano studi che certifichino la sua utilità.

Tuttavia, la questa pianta ha delle interessanti proprietà che potrebbero essere utili anche durante un programma alimentare per la perdita di peso.

 

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La malva come diuretico, lassativo e antinfiammatorio

Infatti, come accennato, la malva è considerata un lassativo, e da questo punto di vista può essere un ottimo alleato della depurazione dell'organismo: l'intestino è uno degli organi attraverso cui il corpo si sbarazza delle scorie. 

Inoltre è considerata anche un diuretico, e anche da questo punto di vista può aiutare l'organismo a depurarsi; infatti la diuresi è un altro dei meccanismi naturali con cui il corpo elimina le scorie.

Infine, la malva contiene diversi principi attivi antiossidanti, e attraverso queste molecole può esercitare un effetto antinfiammatorio utile quando si sta combattendo contro il sovrappeso.

Infatti, l'eccesso di peso è associato a uno stato di infiammazione generalizzata che viene spesso considerata il fattore alla base dell'associazione tra l'obesità e le patologie ad essa associate.

A scatenare questo stato di infiammazione è il tessuto adiposo, che non è semplicemente una riserva di grasso ma un vero e proprio organo in grado di produrre sostanze dall'effetto infiammatorio.

Una dieta dimagrante può ridurre l'infiammazione, e i principi attivi della malva potrebbero aiutare a combattere questo effetto collaterale del sovrappeso.

In particolare, possono tornare utili i suoi polifenoli, la sua vitamina C, la sua vitamina E e il suo beta-carotene; inoltre la malva è anche una fonte di acidi grassi polinsaturi, in particolare di acido alfa-linolenico – il precursore degli omega 3 dall'attività antinfiammatoria.

I fiori sono particolarmente ricchi di vitamina C, mentre è nelle foglie che si possono trovare le maggiori  concentrazioni di polifenoli, di vitamina E e di acidi grassi insaturi.

In generale, sia le foglie che i fiori e i frutti della malva sono stati associati a un'attività antiossidante; sembra però che la parte potenzialmente più utile siano proprio le foglie, mentre ai frutti è stata associata una capacità antinfiammatoria inferiore.

Un aiuto non dimagrante

Di per sé, quindi, la malva non aiuta a dimagrire, ma è potenzialmente utile per dimagrire bene combattendo gli effetti collaterali dell'accumulo di tessuto adiposo e aiutando l'organismo a liberarsi delle scorie.

 

 

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Foto: madeleinesteinbach / 123rf.com