Quali rimedi naturali posso assumere per l'ipertensione?

Buonasera, ho 56 anni, ipertesa da 6 ed in cura con farmaci tra i quali il betabloccante. Leggendo le informazioni del sito, il biancospino non va dato a chi prende betabloccanti, l'aglio per chi assume ace-inibitori. Mi pare di aver capito che la Tilia Tormentosa non ha interazioni con la medicina tradizione. Ci sono altri rimedi naturali che posso prendere per la mia ipertensione? Grazie per la disponibilità

Risposte di salute

Mario Bianchini
Tra i vari cibi che però potrebbero aiutarvi a combattere questo problema vi è il mirtillo. Secondo uno studio pubblicato dalla rivista Journal of Agricultural and Food Chemistry, il consumo regolare di mirtilli migliorerebbe lo stato dei vasi sanguigni e aiuterebbe a ridurrebbe la pressione arteriosa. Lo studio, durato 8 settimane, è stato condotto su animali da laboratorio sottoposti a una dieta ricca di mirtilli. Dopo le 8 settimane è stata somministrata loro una molecola in grado di fare aumentare la pressione sanguigna. Sorprendentemente l'innalzamento della pressione è risultato di molto inferiore in quegli animali che avevano assunto i mirtilli rispetto a quelli che non avevano seguito la dieta.Secondo i ricercatori gli effetti protettivi del mirtillo sui vasi e sulla pressione sanguigna sarebbero dovuti al mix di sostanze che il frutto contiene al suo interno. In particolare grazie ai polifenoli, potenti antiossidanti come l'acido fenolico, i tannini e le antocianine. In particolare, per quanto riguarda l'effetto sulla pressione sanguigna i polifenoli andrebbero ad agire sulla produzione dell'ossido nitrico, fondamentale nel rilassamento dei vasi sanguigni. Ciò detto, in qualità di naturopata e psicoterapeuta non posso non dire che anche l'atteggiamento mentale va modificato. Le Cure naturali presuppongono che la malattia sia un evento Olistico, ovvero che riguarda l'intera persona, non solamente l'organo colpito. Nel caso dell'Ipertensione La invito ad osservare quanto segue. In generale gli Ipertesi sonio grandi parlatori che trasmettono sicurezza da un lato, dall’altro individui estremamente pudichi rispetto ai loro sentimenti, inclini a tacere di ciò che li turba e a sopportare senza troppo lamentarsi: gli ipertesi hanno un duplice volto. In ogni caso la scelta delle parole tradisce il loro mondo interiore fatto di progetti, propositi, sforzi ma anche disciplina, un approccio alla vita che poco spazio lascia alla leggerezza e alle sfumature. Le parole più dure però l’iperteso le riserva a se stesso, esprimendo una grande severità: in fondo è come se al suo posto parlasse un giudice. Mettere a tacere questa voce è il primo passo per allentare la morsa nella quale si ritrova stretto chi soffre di pressione alta. Cominciare a dedicarsi parole più comprensive e dolci non significa diventare molli e autoindulgenti ma imparare a rispettarsi. A tutto vantaggio della salute. Se questa lettura le è stata d'aiuto me lo comunichi attraverso questo sito, unico nel suo genere.

di Mario Bianchini