Fascite plantere e dolore inguinale: a chi devo rivolgermi?

Buongiorno, vi scrivo, penso come tutti quelli che sono qui, perchè sono disperato. Premetto che sono 7 anni che soffro di colon irritabile e di ansia. Lo riuscivo a tenere a bada abbastanza allenandomi tutti i giorni ma ora causa infortuni non riesco ad allenarmi e i problemi sono insopportabili. A gennaio 2013 ho cambiato tipo di allenamento per preparare una maratona e nel giro di 2 settimane mi è uscita la fascite plantere. Fino a giugno sono rimasto fermo poi piano piano ho ripreso. A settembre ho cambiato scarpe da corsa, ho fatto esami per l'appoggio la corsa e quant'altro e dopo 2 allenamenti mi è insorto un dolore forte all'inguine, invalidante, ho fatto 2 settimane di letto con punture di cortisone ed antiinfiammatori senza alcun effetto. Ho fatto ecografia e raggi ( visto che mi prendeva interno coscia ( un nervo o tendine lo sentivo molto duro e sporgente), visita da ortopedico e fisioterapista ma per loro tutto ok. Io continuo ad avere male, vado da un "tira ossi" per quel nervo / tendine, me lo schiaccia in dentro ed il 50 % del male mi passa. Ancora adesso, dopo 4 mesi e mezzo se faccio esercizi come addominali inversi o alzo il ginocchio al petto mi fa molto male l'inguine e ci sono tipo dei noduli che si ingrossano ed al solo tatto mi fanno molto male. Se faccio le scale mi fa male anche il testicolo destro ( stesso dell'inguine). Neanche yoga non posso fare perchè il 90% dei movimenti mi fa molto male... e la "fascite plantere" persiste. Secondo voi cosa può essere? Da chi potrei andare e cosa potrei fare? Grazie

Risposte di salute

Dr. Manni Massimiliano
Salve signor Tommaso leggendo la sua richiesta di aiuto mi sono fatto un quadro della situazione, molto comune nel mio studio visto che tratto molti pazienti che praticano sport anche a livello professionistico. Le anticipo che le diagnosi si fanno col paziente sul lettino dello studio, facendo dei test tissutali e articolari per capire bene la problematica; non può bastare l'anamnesi. Comunque, lei parlava di un controllo dell'appoggio; credo si riferisse ad un Esame baropodometrico statico e dinamico che controlla il baricentro corporeo e la presenza di un piede patologico. Le spiego: la fascite plantare può essere causata dalla presenza di un piede cavo o da un sovraccarico sullo stesso piede dato da un baricentro spostato. La stessa anomalia può causare alla lunga, appoggiando e correndo in modo anomalo, un'adattamento sul suo bacino infiammando delle aree tendinee (e non nervi) nella zona inguinale. Quest'ultimo dolore può esser dato dal tendine del muscolo retto femorale o dal tendine dell'ileopsoas o ancora dal tendine dell'adduttore (pubalgia), ma ripeto sono potenziali ipotesi poichè si deve far visitare da un collega Fisioterapista ancor meglio se anche Osteopata che la visiterà per bene. Quelli all'inguine sono dei noduli linfatici che non c'entrano nulla con la problematica. Le consiglio di evitare assolutamente gli esercizi addominali inversi se vuole guarire. Se non le è chiaro il suo è un problema posturale che va curato, se occorre, con delle solette che redistribuiscono il carico corporeo e con FKT da valutare a studio. Spero di esser stato chiaro ed esaustivo, comunque resto disponibile per ogni ulteriore chiarimento. Cordialmente Dr. Manni

di Dr. Manni Massimiliano

Giovanni Di Giannatale
Salve Tommaso, come già anticipato dal Dr. Manni le valutazioni si svolgono sul lettino e solo dopo un'attenta analisi del problema si indirizza la persona verso un particolare tipo di trattamento. Detto cio' le parlo come osteopata e cercherò di elencargli alcune possibili cause del suo disturbo. 1:Di sicuro c'e' una componente nervosa e per nervosa intendo di irritazione di uno o piu' nervi del tratto lombare, deve sapere che i nervi che danno sensibilità e dolore nelle regioni che lei ha appena citato( inguine,testicolo) provengono dalla regione lombare che risulta essere una delle regioni chiave da esaminare per l'eventuale risoluzione del problema. 2: Anche il piede ha un ruolo importante nella biomeccanica del corpo e problematiche di "carico scorretto) si possono ripercuotere fino alla colona e generare questi sintomi. 3: da osteopata prenderei anche in considerazione la componente viscerale, consideri che una ricorrente infiammazione del colon predispone ad una contrazione di alcuni muscoli che sono proprio sotto di esso e quindi generare dolore all'inguine, il muscolo in questione è lo psoas. 4: non per ultimo la componente emotiva che soprattutto negli atleti è fondamentale per svolgere in maniera serena un gesto atletico. Spero di essere stato al massimo esauriente. Giovanni Di Giannatale Osteopata D.O. R.O.I.

di Giovanni Di Giannatale