Curare ansia e panico con l'omeopatia o in altro modo?

Salve dottore, sono una ragazza di 28 anni vorrei da lei un consiglio di un esperto perche sono molto confusa..da circa 5 anni fa ho avuto il mio primo attacco di panico, con conseguenze sempre piu drastiche. Da due anni che soffro di ansia generalizzata e anticipatoria, nel senso che ho iniziato ad avere molte fobie, paura di entrare nel treno, paura di allontanarmi dal mio paese anche se sto in compagnia. Ho paura di stare nei posti troppo chiusi e affollati. Questa patologia mi sta causando molti disagi, al punto che non lavoro piu' perchè stare in mezzo agli estranei mi causa panico. Addirittura sono arrivata al punto di crearmi ansia anche se devo recarmi da uno psicologo..dormo molto, almeno 9/10 ore al giorno e se dormo di meno mi sento molto agitata, tremori, tachiardia ecc. e poi mi sento sempre molto stanca, al minimo sforzo :( poco tempo fa per via di una amica di mia mamma che si occupa di omotossicologia mi ha prescritto Ignatia homaccord 10 gocce 3 volte al giorno, ma la prima volte che le ho prese mi sono sentita troppo giu, senza forze, testa nel vuoto, quasi come sarei stata sotto effetti di stupefacenti. Ora ho diminuito la dose, sto prendendo 2 gocce al mattino e 4 nel pomeriggio. Volevo sapere da lei se prenderne di meno puo' avere sempre un effetto di guarigione sul mio organismo e se l'omeopatia nel mio caso puo' portarmi al miglioramento. Le chiedo questo perchè ho letto che in caso di panico ci sono anche i fiori di bach e sinceramente non saprei quale cura intraprendere se omeopatica o naturopatica?

Risposte di salute

Grieco Rosa
Salve, nel suo caso possono aiutarla sia l'omeopatia che i Fiori di Bach, ambedue ritengo molto valide, dipende da quale lei preferisce io sono una floriterapeuta e devo dire che ho avuto sempre ottimi risultati, ovviamente sempre previo colloquio. Mi chiedo se dopo la reazione avuta all'assunzione dell'Ignatia abbia consultato l'amica di sua madre prima di decidere la diminuzione del dosaggio per qualsiasi problema in questi casi si consulta il terapeuta che segue il caso. se ha altre domande io sono a disposizione spero di essere stata chiara nelle risposte. r.grieco53@gmail.com

di Grieco Rosa

Ilaria Porta

Buonasera, il trattamento che il terapeuta può consigliare dipende dalla sua costituzione, dalla causa che ha portato a questo squilibrio fisico-energetico. L'ignatia amara in alcuni soggetti può dare quell'effetto e altro. Questo rimedio che le è stato suggerito viene dato in caso di "ansia con sfumatura depressiva", qui mi pare ci sia altro, attacchi di panico e ansia accompagnata da tachicardia ecc... I rimedi in questo caso sono altri, ma il tutto va valutato dopo un attento colloquio e secondo costituzione, potrà essere floriterapia abbinata ad omeopatia o fitoterapia o uno solo di quelli nominati, o nel mio caso di Micoterapia. inoltre una buona alimentazione influisce sul benessere emotivo e fisico e un Naturopata esperto anche in questo oltre che in rimedi specifici per lei potrà esserle di beneficio. Buona Salute

di Ilaria Porta

Dottor Luca Vivaldi
Buonasera anonima mi ha stupito leggere che nonostante lei si sia recata da uno psicologo il trend dell’ansia non si sia interrotto o ridotto. Di solito ciò accade, certo non sempre in 1 o 2 colloqui come talvolta le persone con disturbi d’ansia si aspetterebbero. I fiori di Bach o i rimedi che chiede e le consigliano erboristi e naturopati possono essere un rimedio valido e alcune volte in grado di neutralizzare il vissuto ansioso bloccante del panico; però lo stile che lei segnala va oltre al bisogno di un appianamento del sintomo, c’è da affrontare ciò che stà dietro a quel vissuto ansioso, debordante, talvolta terrificante, intorno al vivere nel suo ambiente e quello richiede motivazione e tenuta nel tempo: richiede un suo investimento. Ciò che emerge nel suo scritto è una progressione del disagio nei 5 anni trascorsi (almeno 5). Credo sia importante si orienti alla combinazione di due cose: una cura sintomatica che le permette di continuare ad affrontare gli impegni della vita e ad un percorso psicologico di medio periodo per affrontare e rivedere pensieri, emozioni e vissuti che lei non accetta di buon grdo, prima che evolvano in qualcosa di più complesso e problematico. Un ultimo aspetto: - se da un lato la cura di una sofferenza non sempre è dolce e porta immediato sollievo, infatti accade che la cura inizi con il dover sopportare ulteriore sofferenza a quella conosciuta, che solo piano piano e in seguito verrà ridotta; - dall’altro valuti se lo psicologo che ha consultato è adatto per il suo bisogno, non sempre il ruolo svolto soddisfa la persona del richiedente, certe cose (e il rapporto con lo psicologo è una di queste) funzionano se il rapporto funziona, se le persone sentono che possono collaborare proficuamente, altrimenti i risultati del lavoro fatto, stentano a mostrarsi. Cordialità

di Dottor Luca Vivaldi

Cinzia zedda - equilibra studio
Buongiorno, la prima domanda che lei dovrebbe porsi è questa: Cosa ho ignorato di me e della mia vita in quel periodo e che mi ha fatto stare così male da avere degli attacchi di panico? E soprattutto insistendo sul fatto che la situazione non è migliorata, cosa c'è nella mia vita che ancora oggi mi tormenta? Non è facile essere sinceri con se stessi ma la voglia di tornare a una vita serena è la spinta giusta per iniziare a volersi davvero bene e guarire. Non potendo andare oltre la invito a un percorso interiore affiancato si da omeopatia e fiori di Bach, ma si ricordi che il vero miracolo è solo lei che può farlo. Cordiali saluti Cinzia Zedda naturopata - web writer

di Cinzia zedda - equilibra studio

Loretta Loiacono
Cara Anonima, quando certe problematiche perdurano nel tempo malgrado le più varie terapie risulta evidente che il problema è presente a livelli più profondi di quello fisico e sicuramente da tempi lunghi. La risposta può venire solo da lei stessa magari utilizzando tecniche apposite quali Reiki, meditazione, ipnosi regressiva attraverso le quali possono guidarla i relativi professionisti. In qualità di reiki master le consiglierei di rivolgersi a questo meraviglioso metodo di guarigione psico-fisica che potrebbe portarla, nel tempo, ad un auto mantenimento del suo ritrovato benessere che sono sicura potrebbe raggiungere. Resto a sua disposizione per eventuali chiarimenti, buona vita.

di Loretta Loiacono

Dott.sa Alice Iacono
Carissima, deve essere davvero frustrante vivere una vita evitando tutte le situazioni che le creano disagio..il problema è che come avrà notato , più le evita e più le vorrà evitare..certo potrebbe usare prodotti omeopatici per cercare di stare meno male di quanto già non stia ma se vuole davvero riprendere la sua vita in mano la terapia cognitivo comportamentale può davvero aiutarla a farlo. Il trattamento del disturbo di panico ha nella terapia cognitivo comportamentale il trattamento d'elezione. Lo sviluppo di protocollli di intervento standardizzati e gli studi di efficacia fanno si che si possa considerare questo disturbo d'ansia come quello più comunemente trattato con successo. Se non riesce ad uscire di casa può tranquillamente chiedere allo psicologo di venire da lei per i primi colloqui finchè non se la sentirà di provare ad uscire da sola.

di Dott.sa Alice Iacono