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L'influenza che ci mette al tappeto!

“La malattia invariabile da virus variabili”, anche in questo modo possiamo definire l'influenza, che puntuale bussa alla porta con l'arrivo dei primi freddi. Forse è anche un modo che la natura ha per testare l'efficienza del nostro sistema immunitario. Perché quindi allarmarsi tanto e cadere nella psicosi collettiva da vaccino antinfluenzale? Ci sono rimedi che aiutano a rinforzarci senza causare danni a lungo termine?

L'influenza che ci mette al tappeto!

Influenza e raffreddore?

L’influenza è un’infezione virale acuta delle vie respiratorie superiori, viene anche chiamata “la malattia invariabile da virus variabili”. “Invariabile” perché i disturbi che provoca sono costanti a ogni nuova epidemia: febbre elevata, brividi, dolori muscolari diffusi, cefalea, malessere generale, mal di gola e tosse (non catarrale). “Da virus variabili”, in quanto gli agenti virali influenzali mostrano una spiccata tendenza a variare, cioè ad acquisire mutazioni (nelle proteine di superficie) che li rendono in grado di aggirare la barriera immunitaria maturata nella popolazione con l’infezione influenzale passata. Da qui, la necessità di aggiornare di anno in anno la composizione del vaccino.

Poiché molti dei sintomi sono comuni, non è sempre facile distinguere tra influenza e raffreddore, tuttavia l’insorgenza del raffreddore e più lenta e i sintomi interessano soltanto il petto, il collo e il capo.

Solitamente sono sufficienti un paio di giorni per riprendersi da un comune raffreddore, mentre la spossatezza tipica dell’influenza può protrarsi anche per settimane.

A causare questa malattia sono tre virus influenzali: il tipo A e B si rendono responsabili della sintomatologia classica, il tipo C è di scarsa rilevanza clinica. Sono virus altamente contagiosi e in continuo mutamento che vivono nella saliva, nel muco e con le goccioline di uno starnuto possono percorrere distanze sorprendenti!  Secondo la ricerca una gocciolina emessa da un colpo di tosse di una persona ammalata può contenere fino a 200 milioni di singole particelle virali, quindi mettere la mano davanti alla bocca è un gesto che va al di là dell’educazione.

 

L'inutilità degli antibiotici

In caso di raffreddore o influenza, gli antibiotici non servono ma, al contrario, possono avere gravi effetti collaterali e indurre una pericolosa resistenza. Gli esperti dell’IPU (Irish Pharmacy Union) sostengono che chi assume antibiotici per curare le malattie da raffreddamento o delle vie aeree virali come l’influenza, il raffreddore, il mal di gola o la tosse compromette il proprio stato di salute. Secondo gli esperti il rischio derivante da un abuso di antibiotici è quello di creare una situazione sanitaria da resistenza in cui si potrebbero manifestare i problemi infettivi dell’era pre-antibiotica, quando era difficile curare le infezioni batteriche e, per le quali, morivano molte persone.

Gli antibiotici sono una medicina preziosa progettati solo per essere utilizzati per le infezioni causate da batteri. Purtroppo, gli antibiotici sono l’unica medicina il cui uso diffuso diminuisce la loro efficacia. E se assunti per il motivo sbagliato o se presi in modo non corretto, questo permette ai batteri di sviluppare resistenza agli antibiotici”.

 

Vaccino? No, grazie!

Dopo il recente episodio del ritiro dei vaccini, cala la fiducia degli italiani nella vaccinazione antinfluenzale. Ottobre ha visto il blocco di 2,5 milioni di dosi vaccinali prodotte dalla Crucell per una contaminazione batterica e più di recente il blocco di 3 milioni di dosi di vaccini antinfluenzali di Novartis (Agrippal, Influpozzi subunità, Influpozzi adiuvato e Fluad) di cui 500.000 già distribuiti e i restanti già prodotti e pronti all'uso. Secondo un'indagine Ispo il 5%, degli italiani ha deciso di non vaccinarsi mentre il 14% degli italiani dichiara di nutrire dubbi e ammette: “Sempre stato favorevole ai vaccini antiinfluenzali, ma dopo questo episodio mi sono venuti alcuni dubbi riguardo sicurezza e utilità”.

Un italiano su cinque, pari al 19%, ha cambiato idea sul vaccino: una percentuale che va ad aggiungersi a quel 18% di soggetti convinto già in precedenza che i vaccini comportano più rischi che vantaggi. Ad essere scettici sono in particolare i giovani, mentre a voler ricorrere comunque alla vaccinazione sono soprattutto anziani e pensionati (40% circa).

In seguito alla diminuzione delle richieste, Asl e Regioni hanno rivisto al ribasso gli approvvigionamenti. Ad esempio la regione Lombardia ha diminuito del 20% l’acquisto di dosi.

 

Rafforzare il sistema immunitario, la miglior prevenzione

Ormai lo sappiamo, un aiuto fondamentale per il rafforzamento delle difese immunitarie viene dal cibo. In questi casi è fondamentale aumentare l’apporto quotidiano di liquidi, sotto forma di centrifugati di verdura, frutta e spremute. Dare la precedenza a cibi ricchi di bioflavonoidi (limone, prugna, pompelmo, uva), di beta-carotene (papaia, mando, broccoli, carote, spinaci, zucca gialla, patate dolci americane), di vitamina C (kiwi e agrumi). Qualche alimento in dettaglio: legumi, grazie al loro alto contenuto di fibre, i legumi sono perfetti per il rafforzamento delle difese immunitarie in quanto contengono molto ferro che favorisce la produzione di anticorpi. Quando si è influenzati, poi, una zuppa o minestra di legumi contribuisce a dare al nostro corpo una piacevole sensazione di calore. Le mandorle offrono al nostro organismo la vitamina E, potente anti-ossidante efficace nella prevenzione dei malanni di stagione. Verdura a foglia verde spinaci, coste, catalogna, cicoria e tutte le altre verdure a foglia verde sono ottime alleate del nostro sistema immunitario grazie a betacarotene (il precursore della vitamina A), calcio, magnesio e vitamina C in esse contenute. La curcuma questa spezia attiva la proteina Camp, in grado di contrastare alcuni virus e batteri all’origine dello stato influenzale. Aglio e cipolla crudi sono potenti antibatterici, antivirali e antisettici naturali, in particolare se consumati a crudo. Il consiglio è di assumere 2 spicchi al giorno di aglio fresco e di inserire la cipolla cruda nella propria alimentazione (ad esempio all’interno di insalate). Kiwi , grazie alla vitamina C in esso contenuta, questo frutto è un prezioso alleato per il nostro sistema immunitario. Si consiglia di scegliere kiwi da coltivazione biologica per assicurarsi una dose maggiore di vitamina C. Tè verde è un valido aiuto nel rafforzamento delle difese immunitarie, le catechine del tè verde sono sostanze utili nella prevenzione delle infezioni virali.

E se il cibo non bastasse possiamo sempre affidarci ad alcuni probiotici e/o oligoelementi come rame e bismuto che migliorano l’attività del sistema immunitario senza indebolirlo.

 

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