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Il Rapporto Coop 2020

La pandemia da Covid-19, così come il lockdown, hanno avuto un impatto enorme sulla vita degli italiani. Il recente Rapporto Coop 2020- Economia, consumi e stili di vita degli italiani di oggi e di domani descrive le speranze, i timori e le nuove abitudini di un popolo diviso tra spending review da un lato e voglia di ripartire dall'altro.

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©Italiani.coop

Una fotografia dell'Italia in pieno shock post-traumatico da Covid-19. Il Rapporto Coop 2020- presentato alla stampa a Milano lo scorso 10 settembre, alla presenza del presidente Coop Italia Marco Pedroni e dell’amministratore delegato Maura Latini- offre un'accurata descrizione dei cambiamenti avvenuti nei consumi e negli stili di vita degli italiani con l'avvento della pandemia e la conseguente chiusura.

Tra privazioni e voglia di ripartire, pessimismo e resilienza, vecchie aspirazioni e nuove abitudini, emerge nei comportamenti e nelle scelte un'accresciuta coscienza ambientale.
 

Il Rapporto Coop 2020 in breve

Il Rapporto Coop 2020 – Economia, consumi e stili di vita degli italiani di oggi e di domani, redatto dall’ufficio studi di Ancc-Coop (Associazione nazionale cooperative di consumatori), si incarica di un duplice compito: da un lato, riportare gli attuali dati ed effetti dell'emergenza sanitaria, dall'altro tentare di predire quale sarà la “nuova normalità” che gli italiani creeranno per se stessi nel prossimo futuro.

Per farlo, il report si è avvalso dei dati raccolti nel mese di agosto dall'indagine Italia 2021, il Next Normal degli italiani, che ha coinvolto un campione rappresentativo di duemila italiani e la community del sito di italiani coop, oltre a una selezione di 280 opinion leader (liberi professionisti, imprenditori, amministratori delegati) in grado di anticipare più di altri le tendenze future del Paese.

Un nuovo mondo (e una nuova Europa) si intravedono all’indomani della pandemia che, simile a uno tsunami, ha invaso e alterato le nostre vite generando un contraccolpo economico violentissimo e delineando al tempo stesso una traiettoria incerta e sospesa di futuro” recita il rapporto. “Niente a che vedere con le crisi del recente passato e piuttosto paragonabile agli effetti generati dall’ultimo conflitto bellico, sull’altare del Covid si sono volatilizzati 12.500 miliardi di dollari di Pil mondiale in un anno, sono 170 i Paesi che subiranno una contrazione del Pil pro capite nel 2020 (per l’Italia le ultime previsioni si attestano a un -9,5%), e solo nel 2023 (per i più pessimisti nel 2025) il nostro Paese ritornerà ai livelli precedenti la pandemia, peraltro a loro volta lontani dagli standard antecedenti l’ultima grande recessione”.

Un'Italia, dunque, che si è vista improvvisamente e inevitabilmente trascinata indietro di decenni per quanto riguarda il Pil pro capite, i consumi fuori casa, le spese per i viaggi. Ma che, d'altro canto- come fosse sballottata qua e là da una macchina del tempo difettosa- ha subìto un balzo in avanti senza precedenti in ambito di smart working, e-commerce e servizi (didattica, sanità, burocrazia) online.
 

Il Next Normal degli italiani

Secondo gli italiani, il futuro prossimo sarà buio. I dati piazzano, infatti, gli abitanti del Belpaese tra i più pessimisti d’Europa: oltre uno su due pensa che nel 2021 la situazione dell’Italia sarà peggiore di quella del 2019 e la maggior parte è convinta che, per una ripresa, il Paese dovrà attendere dai due ai cinque anni (e oltre).

Una famiglia su due prevede che la pandemia lascerà un’eredità negativa sul proprio reddito, il 60% teme di dover intaccare i propri risparmi o  dover chiedere aiuto economico a governo, banche e amici.

Per far fronte a tutto ciò,  gli italiani passeranno più tempo tra le mura domestiche, tagliando le spese soprattutto per quel che riguarda i pasti fuori casa, i vestiti e l’intrattenimento.

Secondo il Rapporto Coop 2020, nel 2021 il mondo del lavoro sarà al contempo più instabile e più agile, con il 70% degli esperti pronti a scommettere che disoccupazione e sottoccupazione aumenteranno e il 53% che lo smart working continuerà a crescere. 

Per ciò che concerne le vacanze, la mobilità sarà più eco-friendly e circoscritta ai confini italiani. Per gli intervistati, la città ideale è una smart city di medie dimensioni, più sostenibile dal punto di vista ambientale.

Una parte degli italiani dichiara anche che dedicherà maggiore attenzione al cibo sano (preferibilmente cucinato in casa con attenzione agli ingredienti), all’igiene e ai check-up

Ancora una volta, la casa- quanto più possibile connessa e verde- sarà eletta luogo privilegiato di aggregazione, con il 39 % degli intervistati che afferma di non potere più fare a meno di un giardino.
 

Gli svantaggi dell'iperconnessione e dell'isolamento

Un aumento esponenziale nell’uso dei social, il dilagare della fruizione di contenuti on demand, l’assenza di un confronto sociale variegato sono fattori che coinvolgeranno una parte sempre più ampia della popolazione.

Durante il lockdown il numero dei ragazzi iperconnessi è salito del 250% (arrivando a un milione tra marzo e maggio) e si stima che il 30% degli italiani nel 2021 aumenterà il tempo trascorso su internet e il 19% quello passato sui social. 

Con tutti i rischi che tale iperconnessione- rovescio della medaglia dell'isolamento-  porta con sé: la creazione di bolle informative e sociali chiuse e autoreferenziali, terreno fertile per la disinformazione, l’informazione di parte e la proliferazione delle fake news.

La clausura del lockdown ha amplificato, inoltre, pericolosi comportamenti disfunzionali che si vorrebbe non trovassero spazio nella nuova normalità dell'Italia. Per esempio, è più che raddoppiato il volume delle chiamate al numero di emergenza di genere e sono aumentate le ricadute per le dipendenze da consumo di alcol, giochi e scommesse online.
 

La coscienza verde degli italiani

Tra i vari temi affrontati e le abitudini acquisite, secondo il Rapporto si fa ricorrente una crescente attenzione verso la sostenibilità ambientale. Per il 35% dei manager intervistati, lo sviluppo della green economy è una delle tendenze che caratterizzeranno in positivo il post-Covid. 

Gli acquisti degli italiani riflettono tale tendenza, con il 27% degli abitanti che compra prodotti sostenibili ed eco-friendly in quantità e con frequenza maggiore rispetto a prima e il 20% che acquista di più da aziende che operano nel rispetto dei lavoratori. Secondo i dati raccolti, oltre 1.700.000 italiani sperimenteranno gli acquisti green per la prima volta a emergenza finita.

E’ indubbio che il Covid abbia cambiato i comportamenti degli italiani come il Rapporto ci racconta” ha dichiarato Maura Latini, amministratore delegato Coop Italia. “Ci conforta ritrovare in questi mutamenti delle conferme su tendenze già individuate da Coop e su cui ci stiamo posizionando con forza distinguendoci anche dai competitor. La sensibilità green degli italiani in primis su cui stiamo molto investendo e che abbiamo visto riconfermata anche durante e dopo il lockdown nei nostri dati interni”.