L’orto biodinamico
Come si può realizzare autonomamente un orto biodinamico.

L'orto biodinamico: le basi quali sono?
Iniziare a fare un orto biodinamico significa anzitutto pensare a un orto privo di prodotti chimici, in ogni fase di cura e preparazione, dal seme al frutto. Per nutrire terra, radici, piantine è fondamentale usufruire di fertilizzanti preparati in modo biodinamico.
Per realizzare un perfetto orto biodinamico è indispensabile inoltre conoscere l’origine e le specifiche necessità delle piante e assecondarle: sapere ad esempio che il pomodoro, originario dell’America del centro-sud, ha bisogno di medie quantità di acqua, che la cipolla ne ha bisogno meno ancora e che i porri hanno bisogno di tanta acqua, perché provengono dalle valli dell’Europa del sud, ricche di fiumi, spazio, calore e nutrimento.
Nell’orto biodinamico c’è tanta simpatia
Le piante si aiutano e c’è simpatia nell'orto biodinamico! Non ci credete? Provate voi stessi! Per impostare un buon orto biodinamico, è necessario infatti “associare” le piante tra loro: ogni pianta emette secrezioni acide e gas, sia dalle radici, che dalle foglie e dai frutti. Queste secrezioni possono avere influenze positive o negative sulle piante che si trovano loro accanto: l’orto biodinamico tiene conto anche di questo fattore. Mai mettere vicino, ad esempio, piante della stessa famiglia: non accostate nella stessa aiuola zucche, cetrioli e zucchine, che appartengono tutte alle cucurbitacee, attirerebbero miliardi di stessi parassiti e ne soffrirebbero il doppio!
È importante viceversa sapere che ci sono piante che, se coltivate accanto l’una all’altra, si difendono vicendevolmente dalle aggressioni. Per esempio, le radici del pomodoro producono sostanze che aiutano il sedano a crescere; le carote tengono lontana la mosca delle cipolle, e viceversa. L’ortica, lungi dall’essere una cattiva erbaccia che punge, è una manna per la terra: contribuisce a donare al terreno minerali e sostanze nutritive importanti, quali azoto, ferro, proteine, fosfati ed acido formico, silicio. Nell’orto biodinamico l’ortica cresce indisturbata qua e là. Meglio dunque un orto simpatico e vivace o un orto pieno di pesticidi? Se preferite il primo, seguite accuratamente le 5 regole delle “consociazioni”.
Così è che la rosa è il campanello d’allarme della vite
Avete mai visto una rosa all’inizio di un filare? Considerate che nel fare l’orto biodinamico anche le piante aromatiche e i fiori sono indispensabili alleati. Le piante aromatiche in particolare non sono solo buone in cucina: erba cipollina, salvia, rosmarino, origano e timo sono anche dei preziosi guardiani, veri e propri “regolatori” dell’orto biodinamico. Ogni ortaggio dovrebbe avere accanto alla sua radice una piantina aromatica. Così allo stesso modo i fiori, il garofano, la gerbera, il tagete, la rosa. La rosa si ammala prima dell’uva e avvisa il contadino che è ora di intervenire!
Meno lavoro con l’orto biodinamico
L’orto biodinamico ci fa fare meno fatica: per esempio, quando si lavora il terreno nell'orto biodinamico, non è necessario rigirarlo spesso, anzi! Pensate che questa non-azione evita di distruggere i microrganismi aerobici e anaerobici presenti tra le radici e il terreno, che fanno bene alla pianta. Preservare la biodinamica del terreno crea un’osmosi nella rizosfera ( la porzione di suolo che circonda le radici delle piante), ovvero uno scambio di sostanze e un equilibrio naturalmente corretto.
Per evitare le malattie che colpiscono le stesse famiglie di vegetali, bisogna anche conoscere e alternare nel modo giusto ciò che si pianta, seguendo la regola della rotazione delle colture. Per esempio, se un legume è stato coltivato in un certo punto dell’orto, non dovrà tornare lì prima di 4 anni.
Per l’orto biodinamico si guardano la luna e le stelle
Dulcis in fundo, l’orto biodinamico si basa infine sul “mese siderale” (27,32 giorni), che in pratica è il tempo che impiega la luna per fare un giro completo attorno all’asse terrestre. Nel suo giro, la luna passa per le 12 costellazioni zodiacali, ognuna della quali ha caratteristiche che influenzano e toccano anche la Terra.
Nello specifico, l'ingresso della luna nelle costellazioni stimola le varie parti di uno specifico gruppo di piante, radice, fiore, foglie e frutto. Per questo il calendario, o meglio lunario agricolo che segue il metodo biodinamico ne tiene conto.
Consiglio utile, i libri: A chi vuole approfondire, ricordiamo "Manuale pratico di agricoltura biodinamica" e "L'orto biodinamico"