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Come mitigare i rischi finanziari ed economici durante il Covid

Una risposta alla pandemia è possibile anche finanziando un accesso equo e globale a cure e vaccini.

di Redazione

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Il COVID-19 è stata prima di tutto un’emergenza sanitaria, i cui pesanti effetti sociali ed economici sembrano più impattanti della crisi finanziaria del 2008.

È stata una crisi più inaspettata di quella che, nel 1929, portò alla Grande Depressione ed è stata capace di provocare la più forte recessione mondiale dai tempi della Seconda Guerra Mondiale.

In più, come spesso accade, ha colpito più duramente le persone fragili e ha portato un ulteriore aumento delle disuguaglianze sociali
 

Investire sull’equo accesso al vaccino conviene

Oggi il 43% della popolazione mondiale ha ricevuto almeno una dose di vaccino contro il COVID-19. Sono state somministrate 5,72 miliardi di dosi a livello globale e ne vengono somministrate 30,99 milioni ogni giorno. Eppure, solo l'1,9% delle persone nei paesi a basso reddito ha ricevuto almeno una dose.
 

Se gli strumenti di contrasto al COVID-19 non vengono distribuiti in modo equo e il virus dovesse continuare a diffondersi, gli impatti aggiuntivi potrebbero essere considerevoli: quasi il doppio delle morti e 9 mila miliardi di dollari di perdite economiche globali.

Investire su un equo accesso a vaccini, terapie, diagnostica e dispositivi di protezione individuale (DPI) in tutto il mondo – oltre che eticamente sperabile - può rappresentare un importante valore aggiunto anche per le nostre economie: uno studio quantifica questo vantaggio economico in 466 miliardi di dollari entro il 2025 per le 10 economie più grandi del mondo, 12 volte il valore della spesa da sostenere.
 

Un’iniziativa per accelerare l’accesso ai vaccini

Per questo motivo, 150 investitori hanno lanciato un invito congiunto ad affrontare in maniera più giusta ed equa la pandemia, attraverso il finanziamento di un’iniziativa dedicata allo sviluppo, alla produzione e alla garanzia di accesso equo a cure e vaccini anti COVID-19.

L’iniziativa è denominata Access to COVID-19 Tools Accelerator (ACT Accelerator) mentre un organismo chiamato ACT-Accelerator Facilitation Council coordina le attività in concomitanza con le riunioni del G7 e del G20.

Cosa chiedono gli investitori? Nella dichiarazione, i firmatari definiscono tre azioni per mitigare i rischi posti dai nuovi ceppi di virus e dalle carenze di finanziamento e dalle lacune produttive che impediscono a miliardi di persone di ricevere tali strumenti:

  • Finanziare l'ACT Accelerator: i firmatari incoraggiano i leader mondiali del G7 e G20 a finanziare l'ACT Accelerator e a distribuire finanziamenti adeguati;
  • Stimolare le aziende partecipate a fare di più: i firmatari si impegnano a collaborare con l’organizzazione no-profit Access to Medicine Foundation, ideatrice dell’iniziativa, e a impegnarsi con le aziende sanitarie partecipate per supportare l'ACT Accelerator, ad esempio attraverso partnership intersettoriali per accelerare la ricerca e sviluppo ed espandere la produzione, strategie di prezzo eque e accordi di licenza volontari;
  • Esplorare meccanismi finanziari innovativi: la terza azione è per i governi e le organizzazioni internazionali, i quali sono chiamati a esplorare la fattibilità di meccanismi finanziari innovativi per le risposte nazionali e globali al COVID-19.


La dichiarazione è stata co-firmata da manager in tutto il mondo, che rappresentano asset finanziari in gestione o consulenza per un valore di 14 mila miliardi di dollari.
 

Etica Sgr aderisce all'iniziativa

Etica Sgr, unica società di gestione del risparmio italiana che propone esclusivamente fondi comuni di investimento sostenibili e responsabili, aderisce all'iniziativa.

«Etica Sgr è un investitore responsabile orientato al lungo termine, pertanto crediamo necessario che la risposta alla pandemia da COVID-19 coinvolga tutti i Paesi, non solo quelli sviluppati, in particolare per la distribuzione dei vaccini e dei dispositivi diagnostici. Nel lungo periodo, non realizzare un’azione inclusiva determinerà svantaggi per tutti» dichiara Aldo Bonati, Corporate Engagement and Networks Manager di Etica Sgr.

Per Etica Sgr l’iniziativa – rivolta a enti sovranazionali, stati e standard setter – è un’opportunità unica per contribuire a mitigare i rischi finanziari ed economici creati dalle nuove varianti del virus SARS-CoV-2 e dalla distribuzione finora non ottimale di vaccini e farmaci per fronteggiare la diffusione del Covid-19.