Intervista

Un progetto per sostenere i borghi e i piccoli agricoltori

L'associazione I Borghi più Belli d'Italia e la piattaforma di social farming Coltivatori di Emozioni hanno siglato una partnership per consentire a chi lo desidera di sostenere un piccolo agricoltore locale, contribuendo a dare ulteriore valore ai borghi più suggestivi della Penisola.

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©Coltivatori di Emozioni

Un sostegno ai borghi più affascinanti d'Italia che passa attraverso l'agricoltura responsabile e il recupero della tradizioni agroalimentari.

La collaborazione tra Coltivatori di Emozioni - prima piattaforma italiana di social farming che mira a salvaguardare i territori rurali a rischio di abbandono tramite l’adozione a distanza dei coltivatori - e la rete dei Borghi più belli d'Italia permette di fare qualcosa di concreto per sostenere le piccole realtà produttive nazionali: adottare a distanza uno dei produttori selezionati e diventare così Azionista della Bellezza e del Gusto.

Ne abbiamo parlato con Biagio Amantia, co-founder di Coltivatori di Emozioni, che ha risposto a qualche domanda in merito al progetto, lanciato in occasione dello scorso Natale e attivo per tutto il 2021.
 

In cosa consiste la partnership tra Coltivatori di Emozioni e i Borghi più belli d’Italia?

La partnership tra Coltivatori di Emozioni e i Borghi più belli d'Italia consiste in una collaborazione tra due realtà che intendono valorizzare i borghi della nostra Penisola sostenendo i piccoli produttori e le loro tradizioni agroalimentari.

Di qui nasce una nuova iniziativa, che punta a valorizzare ulteriormente I Borghi più belli d’Italia attraverso uno degli elementi comuni alle due realtà: l’agricoltura.

L’Italia custodisce un patrimonio prezioso, fatto di tradizioni ed eccellenze enogastronomiche senza eguali. Ogni territorio che circonda i piccoli borghi conserva una porzione di questo tesoro inestimabile, il più delle volte tramandato di padre in figlio.

Grazie a questa collaborazione sarà possibile “sostenere” una di queste piccole realtà produttive, contribuendo così a preservare il territorio, il paesaggio culturale e dare un sostegno all’economia dei Comuni aderenti alla rete dei Borghi più belli d’Italia.
 

Quali obiettivi intendete raggiungere con il progetto e attraverso quali strumenti?

L’iniziativa viene lanciata con l’intento di dare un segnale di speranza e tenere alta l’attenzione sulla Bellezza e la ricchezza del nostro Paese. Per tutto il 2021 sarà, infatti, possibile sostenere ‘a distanza’ uno dei piccoli agricoltori e produttori dei Borghi più belli d'Italia, diventando così un Azionista della Bellezza e del Gusto.
 

Come si diventa un Azionista della Bellezza e del Gusto?

Direttamente tramite gli appositi link sui siti di Borghi più belli d'Italia e di Coltivatori di Emozioni, è possibile selezionare il produttore e il borgo che si vuole sostenere e ricevere in cambio prodotti tipici direttamente dal territorio. Dalla fagiolina del Trasimeno di Castiglione dal lago al farro di Abbateggio passando per il Giglietto Prenestino di Castel San Pietro allo zafferano di Navelli. 

Ma non solo: ogni adozione genererà un buono lavoro da un'ora interamente destinato al produttore adottato, che potrà usarlo per le varie attività lavorative (semina, vendemmia, raccolta, lavorazione ecc.), dando un’occupazione ai giovani che risiedono nel borgo, inserendoli nel tessuto produttivo del territorio e contribuendo così a conservare la tradizione di quel luogo. Un certificato di adozione suggellerà il legame fra il sostenitore e il territorio - produttore ‘adottato’.

Attraverso aggiornamenti stagionali, i sostenitori avranno anche modo di conoscere a distanza borghi meravigliosi e tradizioni agroalimentari poco conosciute, che meritano di essere riscoperte. Per viverle, poi, da vicino non appena si potrà tornare a viaggiare.
 

Con quali parametri sono stati selezionati i produttori che concretamente si andranno a sostenere?

Le aziende aderenti al programma sono selezionate secondo i valori cari alla rete di Coltivatori di Emozioni.

Si tratta di realtà di piccole dimensioni, che hanno una storia da raccontare, che custodiscono una tipicità rappresentativa del territorio, che usano tecniche di coltivazione sostenibili, che prestano attenzione al digitale, e infine che si trovano all'interno di uno dei Borghi più belli d'Italia (relativamente all'iniziativa con l'associazione). Ovviamente è possibile aderire alla piattaforma di Coltivatori di Emozioni anche se i produttori non si trovano in uno dei borghi più belli d'Italia.
 

E' possibile sostenere il progetto secondo tre gradi di coinvolgimento: a un maggiore investimento economico corrispondono maggiori ricompense, in termini di prodotti e di ore lavoro donate. 

L'iniziativa può contare sulla partecipazione dello chef Simone Rugiati, noto volto della cucina italiana. Con il progetto, Rugiati condivide il motore e l'intento finale: portare in tavola prodotti naturali, provenienti da un’agricoltura sostenibile, capace di tutelare la biodiversità e la salute del consumatore.