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Crediti di sostenibilità: un circuito virtuoso

A vantaggio di chi possiede un appezzamento verde, di chi frequenta e si occupa di paesaggi naturali e di chi promuove il suo business nel rispetto dell'ambiente: come funzionano i Crediti di sostenibilità nel progetto del Parco nazionale dell'Appennino tosco emiliano.

di Redazione

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©creditisostenibilita.it

Camminiamo lungo un sentiero escursionistico, ne apprezziamo la bellezza e siamo come invasi da un senso di riconciliazione con la natura che in quel momento ci circonda. 

 

Immergersi negli ambienti verdi, come può essere un’area protetta o un Parco dei tanti che in Italia tutelano habitat e biodiversità specifici dei nostri territori, porta benefici per la nostra salute psicofisica ed è una evidenza che sperimentiamo costantemente e su cui la ricerca scientifica arriva più per confermare qualitativamente e quantitativamente il grado di benessere generato dall’esposizione a paesaggi non antropizzati. 

 

Ma guardandoci intorno, ad esempio durante una giornata di trekking a Ventasso, sul Monte Losanna o sull’Alpe di Succiso, potremmo sorprenderci ad apprezzare che parte di quell’esperienza ristoratrice è possibile anche grazie alla volontà di imprese e società che hanno deciso di (af)fidarsi ai gestori dei boschi e delle foreste organizzati in rete con l’ente Parco nazionale dell’appennino tosco-emiliano acquistando Crediti di sostenibilità

 

Sì, perché gli interventi a protezione e mitigazione degli effetti dei cambiamenti ambientali e per la gestione responsabile degli habitat naturali possono essere sostenuti da quelle aziende che vogliano realmente compensare il proprio impatto ecologico con azioni positive. 

 

Cosa sono i Crediti di sostenibilità

Esiste un modo per quantificare economicamente il valore del proprio impegno per ridurre le emissioni e dimostrare una reale intenzione a migliorare la qualità dell’ambiente circostante? Per chi si occupa di responsabilità sociale d’impresa (CSR) non è una novità, da tempo si parla di crediti di carbonio per compensare la Co2 emessa per il proprio business promuovendo progetti di riforestazione, mitigazione dell’Effetto serra, e decarbonizzazione nei processi produttivi. 

 

La novità introdotta con i Crediti di sostenibilità, presentati in occasione del Salone della CSR e dell’innovazione sostenibile all’Università Bocconi di Milano, è che non ci si limiti al bilanciamento di emissioni serra prodotte da una società con altrettante acquistate al fine di favorire bilanci più green, ma si lavori al “riconoscimento di un valore di mercato attribuibile a servizi ecosistemici generati dagli ecosistemi naturali e seminaturali della riserva di biosfera dell’appennino tosco-emiliano”.

 

In pratica, l’indicatore quantitativo principale resta la tonnellata di co2 evitata o assorbita, ma si computa anche il ritorno in termini di benefici per l’intero territorio e per chi ne usufruisce: insomma, la nostra esperienza di benessere mentre godiamo della passeggiata in una foresta nella Val d’Ozola su cui sono in atto progetti per ridurre il rischio di incendi, avrà il suo peso specifico.

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Crediti di sostenibilità: l’iniziativa del Parco nazionale dell'Appennino tosco emiliano

Lo spauracchio del green washing è sempre in agguato. Come assicurarsi che le aziende non millantino un impegno per l’ambiente acquistando crediti per "rinverdire" la propria immagine senza azioni volte a una reale riduzione il proprio impatto? È Willy Reggioni, responsabile del Servizio conservazione della natura del Parco nazionale dell'Appennino tosco emiliano a rassicurarci nel suo intervento al Salonte CSR nella conferenza dedicata all'importanza del capitale naturale

 

"Stanno per essere certificati secondo gli standard internazionali Pefc/Fsc circa 33mila ettari di foreste con il coinvolgimento dei proprietari di boschi e foreste - ha riferito Reggioni - il Parco, in collaborazione con il Crea e con un proprio comitato scientifico, identifica e calcola in maniera univoca i Crediti di sostenibilità che le aziende potranno acquistare al prezzo minimo di 1 credito di sostenibilità = 33 € + IVA 22%. Parte degli incassi è restituita ai legittimi proprietari che hanno contribuito coi loro comportamenti virtuosi a generare sostenibilità e l'altra parte è investita in interventi per la itigazione degli effetti della crisi climatica. Il parco, di suo, si riserva di decidere se vendere o meno alle aziende che hanno prenotato i crediti".

 

Nel mese di novembre si procederà alla creazione di una graduatoria per assegnare i crediti disponibili del 2022 a quante realtà ne hanno fatto richiesta di prenotazione negli scorsi mesi. L'iniziativa, non può che essere destianta a ripetersi, è l'auspicio.