Broccoli, ecco come coltivarli

I broccoli fanno parte della famiglia delle crucifere cioè del gruppo alimentare dei cavoli e il loro nome botanico è Brassica oleracea.

Il suo nome “broccus” significa germoglio e sembra che la sua zona di origine sia l’Asia Minore. Nella storia il broccolo si è diffuso poi in tutte le zone a clima temperato e in particolare in Italia, in Spagna e in Francia.

Il periodo di coltivazione dei broccoli inizia nell’estate per poi essere in maturazione e raccolta in pieno inverno.

 

Varietà di broccolo

Il broccolo è una verdura simile al cavolfiore di cui si raccolgono le parti terminali di colore verde brillante. A seconda dei broccoli potremo trovare una o più infiorescenze e a volte persino più rami invece che uno unico centrale. In alcune varietà si mangiano anche le foglie della parte aerea.

Andiamo a conoscere le principali varietà:
• il broccolo a cima di rapa che ha foglie eduli di colore verde scuro e più frastagliate,
• il broccolo romanesco che ha la particolare forma di piramide di colore verde chiaro,
• il cavolo broccolo ramoso dal nome con più rami centrali,
• il broccolo di Creazzo conosciuto in particolare nella zona del Veneto.

 

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Dalla semina al trapianto

La semina del broccolo avviene a fine primavera tra maggio e giugno. Quando le piante raggiungono un altezza di 10 centimetri saranno pronte per la loro messa a dimora in campo.

Il trapianto delle piantine di broccolo inizia infatti in estate e richiede una preparazione del terreno effettuata almeno qualche mese antecedente e con l’aggiunta di concime nelle zone destinate all’impianto del broccolo. Questo terreno concimato e smosso per almeno una profondità di 30 centimetri permetterà un buon insediamento delle nuove piantine trapiantate.

Le distanze da tenere tra una pianta e l’altra sono dai 30 ai 50 centimetri, mentre la distanza tra le file è tra 70 e 100 centimetri. Queste variazioni di misura dipendono dalla varietà di broccolo scelto e quindi dalle dimensioni della pianta adulta e anche dal tipo di impianto che il coltivatore vuole ottenere.

 

Maturazione e raccolta

I broccoli sono una verdura tipica dell’inverno e il mese di massima raccolta è dicembre. A seconda delle zone climatiche e delle variazioni di tempi di sviluppo delle varietà precoci o tardive del broccolo potremo raccogliere broccoli da settembre a marzo.

I broccoli sono culture che necessitano di molto tempo per giungere a maturazione infatti impiegano da 2 a 4 mesi per avere il loro sviluppo ed essere pronti al raccolto.

La raccolta viene eseguita tagliando in modo netto e inclinato la parte alta del gambo del broccolo per mangiare appunto la parte apicale più tenera. Il taglio inclinato è importante per permettere all’eventuale pioggia di non depositarsi sul incisione evitando così il rischio di ristagno e preservando la pianta da eventuali malattie.

La raccolta avviene in modo scalare scegliendo i broccoli più grandi e la parte apicale viene poi utilizzata come alimento. Infatti del broccolo si mangia la parte del gambo più alto e più tenero, le foglie e i getti in testa che sarebbero i futuri fiori del broccolo.

 

Il broccolo in cucina

Il broccolo viene solitamente preparato come alimento cotto ma può anche essere mangiato in pinzimonio a crudo. Diventa un ottimo contorno, un ripieno per torte salate, un gustoso sugo verde per i primi piatti e nella tradizione contadina i broccoli avevano un posto d’onore nelle ricette invernali. Il broccolo può anche essere conservato sott’olio o surgelato con una bollitura in acqua e aceto precedente.

Il broccolo contiene numerosi principi nutrizionali e salutari. In particolare è fonte di vitamina A e C oltre a ferro, magnesio e fosforo. Ha proprietà antiossidanti che lo rendono un alimento antinvecchiamento ed ha principi attivi che sono inibitori dello sviluppo di alcune forme di tumori.

 

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Per approfondire:
> Broccoli, proprietà e benefici