Intervista

Investire in cultura e ambiente: la proposta di Banca Etica

Abbiamo intervistato Andrea Tracanzan, responsabile del Dipartimento proposta di Finanza Etica di Banca Etica. Per molti investitori, la finanza etica è diventata una scelta imprescindibile. Prova ne è la crescita di Banca Popolare Etica, che dal 1999 propone un'esperienza bancaria diversa.

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©Luca Gallo

Se si parla di finanza etica non può non venire in mente l'esperienza di Banca Etica, primo istituto bancario in Italia a offrire servizi bancari e investimenti a favore di progetti attenti alle tematiche ambientali e sociali.
E ora anche culturali: infatti, in tempo di crisi dell'industria culturale, Banca Etica propone agli investitori di sostenere il settore con appositi bond.

Ne abbiamo parlato con Andrea Tracanzan, responsabile del Dipartimento proposta di Finanza Etica di Banca Etica.
 

Il settore culturale è stato uno dei più colpiti dalla crisi post-pandemia. Banca Etica, per sostenere le imprese culturali del nostro Paese, ha lanciato i "Cultura Bond". Che cosa sono?

Proporre la sottoscrizione di bond dedicati alle imprese culturali significa per Banca Etica collocare un Prestito Obbligazionario con l'obiettivo di raccogliere presso i risparmiatori un plafond di 15 milioni di euro con cui la banca potrà espandere ulteriormente il credito alle imprese culturali, duramente colpite dalla crisi innescata dalla pandemia.

Per i risparmiatori che vorranno aderire entro il 20 novembre con un investimento minimo di 1000 euro la proposta consiste nella sottoscrizione di un prodotto di risparmio con vincolo di 7 anni e rendimento annuo dello 0,90% e possibilità di disinvestimento anticipato in caso di necessità o imprevisti.

La proposta è rivolta alla clientela con propensione al rischio moderata che cerca un prodotto d’investimento semplice, che generi un flusso di reddito sicuro e costante, e un positivo impatto sociale, grazie alla garanzia che il denaro così raccolto sarà impiegato da Banca Etica per finanziare appunto imprese culturali.
 

Come si valutano le imprese destinatarie degli investimenti? Come fa il correntista di Banca Etica a conoscere chi sostiene con i propri investimenti?

L’erogazione dei crediti alle imprese culturali che Banca Etica finanzierà con i 15 milioni di euro che sta raccogliendo con i “cultura bond” avverrà secondo la "Policy del credito di Banca Etica" messa a punto in oltre 20 anni di esperienza nel finanziamento all'economia civile e solidale.

Ogni richiesta di finanziamento che arriva a Banca Etica viene sottoposta a una doppia analisi: una valutazione di sostenibilità economica del progetto da finanziare e una seconda valutazione sugli impatti sociali e ambientali dell’iniziativa.

Questa seconda valutazione è effettuata dai valutatori sociali, soci e socie della banca appositamente formati. Banca Etica è l’unica banca che pubblica sul proprio sito tutti i destinatari dei finanziamenti, così i clienti possono sempre verificare come utilizziamo il loro denaro.

Banca Etica da sempre sostiene con il credito i progetti culturali: nel 2019 ha erogato 49 milioni di euro di finanziamenti a imprese e organizzazioni attive nel settore culturale.

Con i finanziamenti sono stati organizzati in un solo anno oltre 4.000 eventi a cui hanno partecipato 885.000 persone. Ancora di più oggi Banca Etica - insieme ai propri clienti - vuole fare la propria parte per sostenere la ripresa delle imprese culturali italiane.
 

Banca Etica ha scelto di rivolgersi in particolare ai settori culturali, sociali, ambientali. Come si mette in relazione l'utilizzo dei capitali di investimento con il tema ambientale e, in parallelo, quello dei diritti umani?

Direi che questa è l’essenza della finanza etica: progettare strumenti di risparmio di investimento che fanno incontrare due bisogni.

Da una parte quello di risparmiatori e investitori di ottenere una giusta remunerazione; dall’altra quello delle imprese e delle organizzazioni a impatto sociale positivo di accedere al credito e di trovare investitori.

Ogni istituzione finanziaria che dice di voler fare finanza sostenibile o etica stabilisce a quale settori vuole dare credito. In Nord Europa ad esempio ci sono anche con un'esperienza più che trentennale, tutte dedicate al credito alle energie da fonti rinnovabili o all’agricoltura biologica.

In Banca Etica i soci e le socie hanno deciso di ampliare il campo d’azione. Ci sono dei settori completamente esclusi a priori dai nostri investimenti (fonti fossili, armi, tabacco, etc).

Scegliamo invece di investire in aziende attente ai diritti umani, alla trasparenza fiscale, alla parità di genere e che siano capaci di produrre impatti positivi sull'ambiente e sulle comunità di persone.
 

In merito al contrasto degli effetti da cambiamento climatico, quali realtà/progetti state supportando?

Sul nostro sito ci sono molte storie di realtà che finanziamo in campo ambientale. Penso a Goel che investe sulla biodiversità; Apical che propone viaggi di turismo responsabile; H2Boat, una startup che sta progetto soluzioni per imbarcazioni a idrogeno che non inquinino i mari; o The Sea Opportunities, altra startup che sviluppa robot e software per il monitoraggio delle acque dei mari. Tra i nostri soci e clienti finanziati ci sono poi tante realtà che si occupano di produrre energia da fonti rinnovabili, come È Nostra. Banca Etica si impegna anche a misurare la carbon footprint non solo delle priore attività (ade sempio le sedi, le filiali,i trasporti che utilizzano i dipendenti) ma anche quella ei crediti che eroghiamo.
 

Ho letto che avete invitato i vostri soci, clienti e dipendenti a praticare scelte di consumo a basso impatto ambientale. Che tipo di reazione avete riscontrato?

La comunità di persone che si riunisce intorno a Banca Etica - lavoratori, clienti, soci e socie - è composta da persone che vogliono praticare stili di vita sostenibili.

Senza fanatismi, ma chi scegli Banca Etica di solito la sceglie per coerenza con i propri valori. Si tratta di persone già attente a differenziare i rifiuti, andare a piedi o in bici, ridurre gli sprechi. In occasione delle giornate di mobilitazione per il clima indette dai Fridays For Future invitiamo tutti e tutte a fare uno sforzo, un gesto simbolico da immortalare per dare l’esempio. La risposta è sempre molto buona.