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Palo santo, cos'è e come si utilizza

Dal Palo Santo, un incenso naturale ricavato dall'omonima pianta, si possono ricavare diversi benefici: questo legno è ritenuto un efficace strumento a supporto dell'energia dell'individuo.

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©gylya - 123rf

 

Palo santo, cos'è

Il Palo santo è un legno ricavato dall'omonima pianta, caratterizzato dalla presenta di resine dal profumo gradevole.

 

Proprio per via dell'aroma dolce, il Palo santo viene bruciato come fosse una sorta di incenso, non solo per profumare la casa ma anche per la sua azione rilassante e distensiva e per allontanare le negatività.

 

Dalle parti aeree dell'albero di Palo santo si ottiene anche un olio essenziale usato in aromaterapia per le sue proprietà:
 

  • Antidepressive;
  • analgesiche; 
  • antisettiche;
  • antinfiammatorie.

 

Il Palo santo è anche usato per realizzare candele profumate, usando il legno dell'albero o l'essenza da esso estratta.

 

Nei paesi d'origine, il Palo santo è usato anche internamente sotto forma di infuso.

La tisana al Palo santo viene tradizionalmente impiegata per trattare:

e altre affezioni respiratorie.


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Origine del Palo Santo

Noto agli europei da almeno due secoli, soprattutto per l’estrazione del suo pregiato olio essenziale, il Palo santo è originario dell'America centro-meridionale dove cresce spontaneamente fino al confine tra Perù e Bolivia.

 

Nelle sue terre natie, il Palo Santo o Legno sacro non è utilizzato principalmente per l’estrazione dell’olio essenziale ma soprattutto sotto forma di incenso e per la manifattura di oggetti artigianali.

 

Bruciare i bastoncini di Palo santo è una pratica molto antica, usata già dagli sciamani e dai nativi americani nelle cerimonie e nei rituali religiosi per le presunte proprietà magiche del Palo santo.

 

Questo legno è infatti da sempre utilizzato per scacciare le negatività, sconfiggere le energie negative, comunicare con altre entità come spiriti o dei.

 

Oltre all'uso esoterico e spirituale, il Palo santo trovava impiego anche nella purificazione degli ambienti da agenti patogeni e per allontanare insetti alati come le zanzare.

 

Nei Paesi europei il Palo santo arrivò in seguito alla scoperta dell'America e da allora viene adoperato soprattutto per la distillazione dell'essenza. Anche da noi però si è diffusa l'abitudine di bruciare i legni di Palo santo non solo per profumare la casa, ma anche e soprattutto per purificare l'aria e per favorire il rilassamento e le pratiche di meditazione.

 

Albero del Palo santo

Il Palo santo si ottiene dal legno di Bursera graveolens, albero tropicale originario dell'America Centro-meridionale e appartenente alla famiglia delle Bursareaceae.

 

All'interno della stessa famiglia del Palo santo troviamo anche la Bursera delpechiana da cui si ottiene l'olio essenziale di linaloe e piante come:

  • Boswellia sacra;
  • Boswellia serrata;
  • Commiphora molmol
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​​​​​​​da cui si ricavano incensi naturali, guggul e mirra.

 

L'albero di Palo santo può raggiungere altezze notevoli, oltre i quindici metri, e presenta piccole foglie opposte, verdi chiare, fiori banchi di piccole dimensioni e frutti olvali verde scuro.

Come per le altre piante della stessa famiglia, anche quella da cui si ricava il Palo santo produce una resina profumata e con proprietà terapeutiche.

 

Come bruciare il Palo Santo

Il Palo santo si utilizza semplicemente accendendolo e lasciandolo bruciare con la fiamma viva per alcuni secondi.

Dopodiché si spegne la fiamma e si lascia bruciare il legno, sistemandolo  all’interno di un diffusore di fumo o in una ciotola, ovviamente resistente alle alte temperature.

 

Quando si accende il Palo santo questo emana un fumo denso e profumato diffondendo un aroma dolciastro e gradevole, dall'azione rilassante.

 

Lo si può bruciare per favorire la meditazione oppure per purificare l'aria di casa o, ancora, per rituali per allontanare le negatività.

 

Utilizzi esoterici del Palo Santo

La piacevole fragranza del Palo Santo viene molto spesso usata nei riti che prevendono l’uso di sostanze psicoattive come:

  • Ayahuasca;
  • funghi psichedelici;
  • cactus mescalinici;
  • Salvia divinorum.

 

L’effetto degli oli sprigionati durante la combustione avrebbe una funzione simile a quella delle musiche sacre, ovvero quella di connetterci alla fonte interiore di tutte le armonie e di tutte le guarigioni.

 

Infatti, nel retaggio esoterico mesoamericano, così come in Oriente e nell’antica Europa, si pensa che il Divino sia dentro di noi e andrebbe ricercato lì, anziché all'esterno.

Proprio per favorire questa ricerca, molte culture prevedono rituali in cui vengono bruciate piante dalle presunte proprietà magiche come il Palo santo.

 

I carboni di Palo Santo vengono usati anche nei riti  propiziatori per attrarre fortuna, amore e per dare una svolta positiva alla propria vita, lasciandosi alle spalle ciò che non appartiene, per cominciare una vita più conforme alla propria anima.

 

Palo santo e purificazione

Il Palo Santo viene utilizzato come strumento per la pulizia dell’energia dell’individuo.

 

Bruciando il Palo santo si sprigionano infatti fumi cui è stata attribuita la capacità di riequilibrare le energie, favorendo l'armonia tra corpo e mente.

 

Le fumigazioni con Palo santo, così come quelle effettuate con gli smudge o con le resine, vengono inoltre eseguite quando ci si trasferisce in una nuova casa o per "ripulire" l'ambiente dopo una malattia, un lutto, una discussione.

Questo servirebbe a ripulire l'ambiente, scacciando energie negative e portando buone vibrazioni.

 

Dove acquistare il Palo santo

Il Palo santo si compra in erboristeria, nei negozi fisici e online e spesso lo si trova anche nei negozi che vedono prodotti naturali per la cura della persona e della casa.
 

Il prezzo del Palo santo è piuttosto variabile, ma in genere viene venduto in confezioni con all'interno tre o quattro bastoncini di palo santo naturale da bruciare per un prezzo che va dai sei ai dieci euro circa.

 

Oltre ai bastoncini, si possono trovare in commercio anche candele con palo santo, in diverse versioni. Alcune candele sono formulate con miscele di cera d'api e cere vegetali profumate con olio essenziale di Palo santo, altre presentano un bastoncino di Palo santo che sostituisce il comune stoppino.

 

Salvaguardare il Palo santo a rischio

Quando si fa ricorso alle piante occorre sempre tenere conto della sostenibilità ambientale legata al loro utilizzo, specie se tali piante arrivano da luoghi lontani come nel caso del Palo santo.

Di conseguenza, bisognerebbe sincerarsi della provenienza di determinate specie e delle condizioni in cui vengono coltivate e commerciate.

 

Teoricamente i bastoncini di Palo santo e l'essenza che si ricava dalla pianta, dovrebbero essere ottenuti da alberi morti naturalmente da alcuni anni, così da garantire che il legno sia invecchiato e che si sia essiccato in modo naturale.

 

Nella realtà, però, se la domanda aumenta notevolmente come è avvenuto negli ultimi anni, è chiaro che la produzione di Palo santo venga forzata e che si corra il rischio di trovare in commercio prodotti che derivano dalla raccolta di piante ancora in vita e magari anche giovani.

 

Per salvaguardare il Palo santo e le terre su cui cresce, sarebbe meglio quindi verificare la provenienza dei prodotti prima di acquistarli.

 

Inoltre, sarebbe comunque sempre bene non esagerare con l'utilizzo di specie esotiche; per quanto riguarda il Palo santo, questo andrebbe usato con parsimonia non solo per una questione di sostenibilità ma anche perché la combustione del legno potrebbe dare luogo a prodotti cancerogeni.

 

Bibliografia e fonti