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Albero di Natale ecologico: vero o finto?

Un autentico Natale zero waste inizia dalla scelta dell’albero: con questa breve guida cerchiamo di fare chiarezza su qual è l’albero di Natale più ecologico (vero o finto?), come si addobba e come si smaltisce per evitare gli sprechi.

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Albero di Natale, vero o finto?

Chiunque sia sensibile alle sorti del nostro pianeta, e abbia la volontà di evitare gli sprechi anche a Natale, di sicuro prima o poi si sarà posto una domanda: dove comprare l’albero di Natale? È più sostenibile un albero vero o finto? 

 

Viene spontaneo pensare che prelevare un albero dal suo habitat naturale sia a prescindere la scelta più impattante e che quindi abbia più senso comprarne uno di plastica, da riutilizzare poi di anno in anno. 

 

Nel sito della Sisef, Società italiana di selvicoltura ed ecologia forestale, si legge invece il contrario: gli alberi più ecologici sono quelli veri. Questi ultimi possono essere infatti suddivisi in due categorie:

 

  • Quelli con le radici, normalmente pini rossi, vengono da apposite piantagioni: acquistarli significa quindi sostenere il reddito delle popolazioni che vivono in aree rurali, senza contare il fatto che durante la loro crescita hanno assimilato CO2. 

 

  • Quelli senza radici, detti cimali, sono le cime di alberi che sono state tagliate per fare dei diradamenti, nel rispetto di normative severe. Se non venissero usati come alberi di Natale, verrebbero lasciati a terra o triturati per ricavarne pellet.

 

Alberi di Natale ecologici, quali sono

Un albero di Natale ecologico dunque è innanzitutto un albero vero, purché rispetti alcuni requisiti:

  • provenienza da un bosco nelle vicinanze;
  • documentazione che assicuri che è stato prelevato nel pieno rispetto delle normative sulla gestione forestale;
  • possibilità di restituirlo quando è ora di disfare l’albero di Natale.

 

Se invece proprio non c’è lo spazio in casa per posizionare un albero vero, si può optare per un albero di Natale ecologico in legno, sempre assicurandosi che sia di provenienza europea e che possegga garanzie su come e dove è stato ricavato il legno.

 

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Come addobbare l'albero di Natale

Come decorare l'albero di Natale per coniugare la voglia di festa con l’attenzione per l’ambiente? Invece dei soliti addobbi sintetici di scarsa qualità, ricchi di colle e vernici di dubbia sicurezza, molto meglio acquistarli da un artigiano locale, privilegiando quelli realizzati in materiali naturali come carta, ceramica e vetro. 

 

In alternativa, gli addobbi si possono anche costruire! Chi ha manualità e pazienza può cimentarsi con gli origami; basta una ricerca online per trovare tutorial che spiegano passo dopo passo come confezionare eleganti palline di carta di varie forme. Anche i vecchi stecchi in legno dei ghiaccioli possono essere colorati come si preferisce, disegnando forme astratte oppure renne e pupazzi di neve. 

 

Un’altra opportunità, alla portata anche dei bambini, è quella di tenere da parte i tappi dei barattoli e colorarli come si preferisce: basta poi attaccare lo spago sul retro, con un po’ di colla, e sono pronti da appendere. Per coinvolgere i bambini, un’altra idea a costo zero è la pasta di sale: basta ricordarsi di lasciare un buchino per la cordicella.

 

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Albero di Natale ecologico fai da te

Se siete amanti del fai da te, ecco a voi tre semplici idee di alberi di Natale realizzati in materiale ecologico.

 

Eco albero con i tappi di sughero. Cosa serve: tanti tappi di sughero, colla tipo vinavil, colori (tempere o altro), una stellina di cartone per la punta e un tappo più grande come base. Fatevi dare dagli amici e dai parenti tutti i tappi di sughero che hanno in giro, raggruppate anche i vostri dagli angoli più remoti dei cassetti. Componete quindi il vostro albero, dipingendone che avete a disposizione una estremità e incollandoli uno sopra l'altro fino a creare un divertente alberello di natale. Terminate con una stellina come punta e una base con un tappo più grande o un paio incollati vicini.

 

Alberelli di monorecchini. Cosa serve: striscioline di legno leggero o cartone riciclato, un cartoncino spesso, un po' di mono-orecchini, ciondoli, vecchi bijoux. Con la forbice tagliate tante strisce rettangolari di lunghezze diverse, da 20 centimetri a uno, a seconda della disponibilità del materiale e del vostro spazio. Collocate su un cartoncino spesso i legnetti dal più lungo al più corto, per creare una scala a forma di albero di Natale. Qua e là attaccatevi gli orecchini e i ciondoli che avete recuperato, aiutandovi eventualmente con martello e chiodo o puntine per fissarli.

 

Alberello con carta di giornale. Cosa serve: colla vinilica, eventualmente un punzone centrale per tenere assieme i fogli, vecchi giornali, una stellina di Natale. Piegate i vecchi giornali, dando loro una forma quadrata, dalla più grande alla più piccola. Impilateli gli uni sugli altri, fermando al centro con un goccio di colla, schiacciandoli mano a mano che salite. Se non volete usare una foglia e avete un lungo punzone o ago, ancora meglio. Terminate con il quadrato di giornale più piccolo, avendo cura di ruotare i fogli così da creare proprio l'effetto "punte" che escono. Terminate con una bella stellina colorata in cima.

 

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Alberi di Natale: come riciclarlo dopo le feste

Di solito ci si concentra su quando fare l’albero di Natale, quale albero scegliere e come abbellirlo. Ma quando disfare l'albero di Natale e soprattutto come, per un autentico Natale zero waste? Una volta giunta l’epifania, le scelte variano a seconda di quale albero si scelto:

 

  • Un albero artificiale va riposto in cantina o in soffitta, avendo dura di impacchettarlo bene per tenerlo al riparo dalla polvere. È pur sempre un oggetto di plastica, quindi allungarne il più possibile il ciclo di vita è fondamentale per ammortizzare l’impatto ambientale della sua produzione.

 

  • Vale lo stesso principio per gli alberi di Natale ecologici in legno che sono stati acquistati, oppure per quelli fai da te realizzati con materiali di recupero: sarebbe un controsenso sfoggiarli soltanto per un anno e poi buttarli nella spazzatura! Molto meglio conservarli per l’anno successivo, regalarli o rivenderli a un mercatino.

 

  • Tra gli alberi veri, i cosiddetti cimali sono destinati a non sopravvivere e quindi possono essere smaltiti insieme al verde urbano. Quelli con le radici, invece, vanno piantati in giardino solo se gli spazi e le condizioni climatiche lo consentono. Se mancano queste condizioni, può essere restituito. Molto spesso il vivaio è disposto a farsi carico del ritiro dopo le feste: è bene accertarsene prima dell’acquisto.