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7 mosse per vivere con un buon equilibrio

Che significa vivere avendo a cuore il proprio equilibrio mentale? Come si possono arrivare a considerare i giorni come pietre preziose quali sono? Che vuol dire accogliere con armonia anche il cambiamento repentino? Vediamo insieme cosa significa vivere con un buon equilibrio mentale

7 mosse per vivere con un buon equilibrio

Sembra davvero facile a dirlo e difficile a metterlo in pratica, eppure le emozioni negative si possono arginare e trasformare.

Come diceva Michael Faraday intorno al 1849: "Niente è troppo bello per essere vero, se è in accordo con le leggi naturali" e questo detto vale per la fisica e vale per la vita, che contempla leggi di natura.

La natura comprende anche il dolore e le "tempeste burrascose", giorni a più alta o meno alta intensità. Ci si carica e ci si scarica, come dei condensatori, sempre per fare il paragone nel senso della fisica.

Ma cosa significa davvero provare a vivere con un buon equilibrio mentale allontanando l'ansia? 

 

Vivere con un buon equilibrio: 7 semplici consigli  

Per sua natura l'equilibrio è una ricerca, una tendenza al bilanciamento costante di forze. Non si può pensare di avere a che fare con qualcosa di stabile e duraturo, a meno che non si lavori in questo senso.

E il lavoro richiede energia, sempre per usare paragoni cari alla fisica, e possiamo diventare dei veri e propri trasformatori energetici.

Occorre usare accortezze che possono essere utili per tenersi non solo a galla, ma imparare davvero a cavalcare l'onda. Vediamoli insieme.

 

1. La "sazietà eccessiva" può attendere

In ogni campo, in ogni ambito, a ogni festa, a ogni evento, in ogni situazione, si può restare con un po' di vuoto, evitando di sovraccaricarsi.

Spiegato in questo modo sembra complesso ma ecco un esempio pratico: si organizza un aperitivo tra amici, con successiva festa e altro; se qualcosa nel nostro interno ci dice di muoverci e spostarci dopo l'aperitivo, va fatto.

Soprattutto se stiamo lavorando a un progetto o abbiamo in ballo qualcosa di importante. La "sazietà eccessiva" non serve e complica le cose, non lascia residui per pensare, stare, vivere.  

 

2. La via per la felicità sta nelle relazioni

Senza alcun dubbio, noi siamo relazioni. Il nostro essere si definisce in base alla voglia di incontrare chi ci aiuta a sfoderare non il nostro apsetto migliore ma la nostra integrità complessiva e lucente. 

Scegliete bene coloro che vi fanno non sorridere in modo ilare e spensierato e basta, ma anche coloro che vi portano a dare il meglio in vari campi.

Un consiglio aggiuntivo: osservate come la vostra postura reagisce alle parole altrui o ai gesti di una particolare persona. Avrete grandi elementi per decidere a che distanza vivere la relazione e in che modalità, oltre a trovare modi per puntare sul proprio miglioramento interiore senza giudicare gli altri.

 

 

3. Sana fame di solitudine

Siate affamati di solitudine quando è il caso, siate spudoratamente felici di starvene per i fatti vostri e non abbiate problemi a rimandare, comunicandolo in anticipo agli interessati, o se non in anticipo almeno nel tempo giusto per non creare intoppi agli altri.

Nel rispetto dei ritmi altrui, siate fedeli amici della vostra intimità, coniugate benessere e silenzio interiore

 

 

4. La natura e i bambini: queste immense risorse

Niente da fare, lo hanno detto filosofi, botanici, saggi, guru, nonni, genitori. Davvero la natura cura. Cercate il benessere dove l'aria si fa respirare al meglio e le foglie vi sussurrano qualcosa portate dal vento. Camminate e passo dopo passo ritrovate il benessere che vi spetta.

La natura è come una quinta aperta di equilibri e danza di ritmi e starci dentro vi risintonizza immediatamente con tutto il resto. La stessa azione la svolgono i bambini, che non hanno filtri e portano tutto su un livello di amore totale e schiettezza imparziale.

Se dovesse anche capitarvi di stare a contatto con i genitori dei suddetti figli e di notare ansia eccessiva o simili, aiutateli ad andare verso la calma, per il loro bene e per quello della prole.

Sia in natura che tra i bambini cimentatevi in un'azione fondamentale per trovare l'equilibrio: cantate

 

 

5. Un'ora a settimana (se non di più) di digiuno telematico

Vale per la lettura veloce delle informazioni al risveglio, vale per il cellulare e i social media, vale per le e mail e altre forme di comunicazione telematica: staccate.

Prendersi un po' di tempo al giorno senza tutto questo sarebbe l'ideale, ma se proprio non riuscite, almeno mettetevi una regola settimanale per stare lontani dalla tecnologia e ricaricarvi


 

6. Tagliarsi i capelli

Sembra un consiglio assurdo, ma vale assai: quando ci sono cambiamenti o quando volete fortemente metterli in atto, tagliarsi i capelli è un segnale e una via preferenziale per accelerare il processo. Anche anticamente, i momenti di passaggio importanti si coronavano con un taglio dei capelli netto.  

 

 

7. Parlate a voi stessi a lume di candela

Anche questo sembra un consiglio per pazzi, ma vi assicuriamo che funziona. Custodite una candela, alimentatene la forza, amatene la fiamma. E fate promesse a voi stessi, coronate sogni, cercate i desideri che avete nell'intimità.

Alcune accortezze legate alle candele da scegliere sono legate al mondo dell'esoterismo e potete usarle senza diventarne schiavi. Basti pensare che secondo tradizione popolare accendere una candela alla nascita di un bambino fosse considerato un modo magico per proteggerlo contro gli spiriti maligni. Infatti, la luce della fiamma si oppone alle forze controproducenti e scure.

Nella candela si trovano gli elementi base, quelli fondamentali e si uniscono forze di tipo diverso: la cera (elemento Acqua), lo stoppino (elemento Terra), la fiamma (elemento Fuoco), l’ossigeno bruciato (elemento Aria).

Cercate voi stessi nella luce mobile e colorata, create piccoli momenti di rituale e magia applicata al quotidiano, creando uno spazio di meditazione recettiva

 

Alla ricerca dell'equilibrio con lo yoga