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Arts and Crafts: la natura è protagonista

Il movimento Arts and Crafts nasce in Inghilterra in risposta all'industrializzazione che distrugge: nelle opere la natura è protagonista, poiché vista come unica via per migliorare la qualità della vita.

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©Olga Korneeva - 123RF

Cos’è l’Arts and Crafts

Arts and Crafts (letteralmente "Arti e mestieri") è il nome di un movimento artistico che nasce nell' Inghilterra dell’800 come reazione alla rivoluzione industriale.

I membri del movimento Arts and Crafts sono artisti, architetti, designer, artigiani e scrittori convinti che l’industrializzazione stia distruggendo la società.

La diffusione delle macchine sta infatti, screditando il ruolo dell’artigianato e dei manufatti frutto di abilità artistiche ostacola la creatività frutto della tradizione.

Secondo il movimento Arts and Crafts l'industrializzazione è distruttiva per l'ambiente in cui la creatività può invece prosperare e il declino generale degli standard artistici provocato dagli oggetti prodotti in serie è legato al declino sociale e morale della nazione.

Gli oggetti fatti a mano sono, secondo il movimento, di qualità superiore rispetto a quelli prodotti dalle macchine e così anche la qualità della vita dell’artigiano rurale è migliore rispetto a quella degli operai nelle fabbriche cittadine.

Molte persone, lasciando le campagne per lavorare in città, perdono la sensazione di sicurezza data dall’appartenenza a una piccola comunità e la loro vita cambia in peggio.

Il movimento Arts and Crafts nasce dunque per cercare di ricreare un ambiente di lavoro dignitoso e riportare qualità nella vita delle persone proponendo un sistema di lavoro simile a quello delle corporazioni medievali poiché il Medioevo viene visto come un periodo felice, nel quale il lavoro è libero e non meccanizzato.
 

William Morris: natura protagonista nell’Arts and Crafts

La prima corporazione artigianale a vedere la luce è la Century Guild, fondata nel 1882 da William Morris, artista e disegnatore e dall'architetto A.H. Mackmurdo. 

William Morris è di fatto il fondatore del movimento Arts and Crafts e, come molti designer del suo tempo, è esperto in una vasta gamma di arti e mestieri: è artista, designer, tipografo, rilegatore di libri, artigiano, poeta, scrittore e diviene noto soprattutto per i suoi disegni, in particolare su tessuti e carte da parati.


L'approccio creativo che Morris impiega in tutti i suoi progetti è esplicitato in una sua lezione del 1874: "primo, diligente studio della natura e, in secondo luogo, studio dell'opera dei secoli dell'arte".

Morris ritiene che lo "studio diligente della natura" sia indispensabile nel suo lavoro, poiché la natura è l'esempio perfetto del disegno di Dio.

Lo studio della natura è per lui l'antidoto spirituale al declino degli standard sociali, morali e artistici tipici della Rivoluzione industriale.

Secondo Morris, inoltre, l’aver abbandonato le campagne a favore delle città ha allontanato gli uomini dalla natura, peggiorando la qualità della vita delle persone.

Fiori, foglie e piccoli animali divengono così protagonisti delle sue opere, in particolare delle stoffe utilizzate per decorare le case, poiché in questo modo è possibile portare la natura negli appartamenti di città.

Sulle pareti dei salotti di Londra cominciano dunque a crescere veri e propri giardini, frutto di un periodo storico che suggella la passione smisurata del mondo dell’arte e dell’artigianato per la natura.
 

Il declino dell’Arts and Crafts

A determinare il declino dell’Arts and Crafts, nonostante gli alti ideali, sono l’opposizione ai moderni metodi di produzione e la tendenza a guardare al passato, al mondo medievale, invece di credere ad un futuro florido che auspica una meccanizzazione completa del lavoro.

Il design artigianale proposto dal movimento è destinato a rimanere un lusso che solo i ricchi possono permettersi: è praticamente impossibile produrre a mano oggetti unici e di qualità che siano anche accessibili per le masse poiché i costi di produzione risultano troppo alti.

Il declino del movimento inizia proprio tra i designer che ne fanno parte: alcuni di loro iniziano infatti a respingere i limiti degli ideali dell'Arts and Crafts e ad adottare tecniche di produzione industriale.

Tuttavia, la più grande eredità del movimento Arts and Crafts è la comprensione del rapporto tra design e qualità della vita.

Questo approccio ha dato l'avvio ad un nuovo modo di progettare che ricerca la qualità pur ricorrendo alla produzione in serie ed è a oggi il filo conduttore di molta ricerca in ambito del design.