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San Valentino: 3 consigli per amare se stessi

Vi siete mai scritti una valentina (poesie tradizionali legate alla festa)? E che vi dite quando vi guardate allo specchio? Non che una persona non possa insegnarci ad amare noi stessi, ma il grosso del lavoro parte da dentro, dal sé profondo. Vediamo insieme che significa amarsi e come comprendere al meglio se lo stiamo facendo in modo opportuno e meritato a partire dai gesti tradizionali legati alla storia profonda della festa

San Valentino: 3 consigli per amare se stessi

Ecco, un altro articolo sui consigli bio per sedurla/o a San Valentino! 

E invece no, questo articolo ha piuttosto la funzione di un'auto-interrogazione per verificare quanto effettivamente amiate voi stessi.

Per questa volta valichiamo idee di terme, centri benessere o applicazione intima di fanghi sulla pelle e non vi dispensiamo nemmeno la ricetta veg da sfoderare per far bella figura il 14 febbraio. E vi mettiamo sotto con le domande, che potete anche trasformare in consigli utili per iniziare ad amarvi o volervi bene con una sferzata di energia completamente nuova, rivoluzionaria.

Non è un caso che San Valentino capiti di febbraio, quando la natura inizia a dare i primi segnali di risveglio e gli uccelli si accoppiano sfoderando canti armoniosi (si dice infatti "Per San Valentino la primavera sta vicino" o "fiorisce lo spino").

Ma, se vogliamo paragonarci a uccelli innamorati, quanto è armonioso il nostro canto preso singolarmente, prima di pensare o immaginare di unirlo al canto di un altro o di un'altra?  

 

3 consigli per amarsi di più (a partire da San Valentino 2016)

Scriversi, dirsi, mimarsi, amarsi. Ecco alcuni consigli per conoscersi meglio e apprezzarsi di più, per esser poi del tutto pronti a scegliere l'anima che vorrete accanto.

1. Scrivetevi una "valentina"

No, non si tratta di scrivere a una donna di nome Valentina; vi stiamo chiedendo se avete mai approfittato della bellissima tradizione legata al patrono della città di Terni, ovvero quella di scrivere dei componimenti su bigliettini ricamati e addobbati a dovere. La più antica "valentina" di cui sia rimasta traccia risale al XV secolo, e fu scritta da Carlo d'Orléans, detenuto nella Torre di Londra dopo la sconfitta alla battaglia di Agincourt (1415), che a sua moglie scrive: "Je suis desja d'amour tanné, ma tres doulce Valentinée…" .

La tradizione va avanti nei secoli fino a dare l'impulso a una commercializzazione dei biglietti amorosi da parte di imprenditori come Esther Howland (1828-1904) per poi prendere un piede decisamente consumistico al punto che i regali prendono il sopravvento sulla bellissima tradizione dei biglietti amorosi. Ecco, il vostro compito per quest'anno, se sentite di volerlo fare, è scrivervi una valentina, scriverla a voi stessi.

Specificate perché vi amate, per quali ragioni vi siete scelti in questa incarnazione, come sperate di migliorarvi nell'arco di questo splendido anno che vi aspetta o non andate troppo sul mentale e scrivetevi una semplice frase carica e densa di tutto l'amore che provate per voi stessi o che avete voglia di accendere (nel caso in cui eventi trascorsi o ferite d'amore o delusioni lavorative ve lo abbiano "asfaltato" senza troppa grazia). In questo ultimo caso possono essere utili anche fiori di bach per l'autostima.

 

Idee per un San Valentino naturale

Trascorrere un San Valentino naturale

 

2. Chiedetevi che faccia vi scoprite più di frequente allo specchio

Non ci fate caso? Provate d'ora in poi. Va bene, magari volete solo lavarvi i denti e siete di fretta, ma dare uno sguardo con il retro dell'occhio per soprendervi è una bellissima e utile modalità per conoscervi daccapo e amarvi in modo diverso.

Prendetevi tutto il tempo necessario per fare smorfie, provare facce, voci, giocare. Il video che potete vedere infondo all'articolo - intitolato First love yourself - realizzato da alcune studentesse di Psicologia della Facoltà di Padova ci porta a riflettere: quante volte abbiamo lasciato che qualcuno ci giudicasse, facendoci perdere serenità?

Pensateci bene, prima di mettervi al fianco una valentina o un valentino poco adeguati, stare da soli è un'opzione sempre valida, non temete.

 

3. Domandatevi se di recente avete rinunciato a qualcosa perché difficile o apparentemente inutile

L'esempio classico è quello che spinge qualcuno a imparare una lingua nuova. Ma vale anche per uno strumento musicale. Ecco che appena impugni lo strumento o compri il corso on-line di lingua subito si scatenano come cani sciolti pensieri depotenzianti.

Spesso vengono dagli altri ("ma a che ti serve?", "ma ci vuole tempo!", "ci mancava solo questa ora", "ma non hai già tanti impegni?", oppure il fatidico "ma a quale fine?"), ma altrettanto spesso vengono dalla tua meravigliosa e affollatissima testa. E non è che siano meno pericolosi, lo sono eccome, anzi, quelli degli altri risuonano quando manca la pace nel cuore.

Ricorda che non devi fare qualcosa con un fine che sia subito manifesto: spesso iniziare qualcosa di nuovo è il primo passo per cambiare pelle. Certamente, richiede pazienza; certamente va fatto spazio. Ma i benefici che si ottengono sono in termini di soddisfazione personale, slancio, armonia, vitalità. 

Infine, in questo San Valentino vorremmo ricordarvi che: amare se stessi è l'unica vera via per costruire rapporti solidi, autentici, nutrienti.

Roba scottante e tutta da sudare, non certo facile come un regalo sdolcinato da comprare in qualsiasi pasticceria. Somiglia di più alla scatola di cioccolatini di Forrest Gump.

Di fatto, nella vita non sai mai quello che ti capita, ma è molto meglio se quel che ti capita non ti trova già impegnata/o in una sanguinosa battaglia contro te stessa/o. 

 

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