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Propoli in allattamento: uso e controindicazioni

La propoli è un rimedio indicato per la disinfezione del cavo orale; è definito un antibiotico naturale e il suo utilizzo in gravidanza è caldamente sconsigliato per precauzione. In fase di allattamento può essere assunto, ma rispettando alcune modalità e formulazioni. Vediamo quali.

di Redazione

propoli

 

Arriva il freddo e spesso con sé porta le tipiche malattie da raffreddamento, come mal di gola, tosse, raffreddore. In erboristeria abbiamo moltissimi rimedi naturali a disposizione, ma a volte capita che in determinate condizioni anche quelli devono essere assunti con molta accortezza. Una di queste condizioni di allerta è in gravidanza e durante l’allattamento, fasi in cui la simbiosi tra madre e figlio è totale.

 

Cos’è la propoli?

La propoli viene definita un antibiotico naturale, ma di cosa si tratta esattamente? La propoli è un composto resinoso di diverse sostanze raccolte dalle api sulle piante e rielaborate con saliva, cera e polline e viene utilizzata da questi laboriosi insetti per proteggere le loro cellette dell’arnia.

 

A seconda delle esigenze, la propoli si può assumere sotto varie forme:

  • tintura madre, cioè una soluzione alcolica concentrata da assumere pura o diluita;
  • spray da spruzzare direttamente in bocca;
  • estratto secco disponibile in polvere o capsule;
  • miscelata con il miele;
  • caramelle o pastiglie da succhiare per alleviare il mal di gola;
  • creme o pomate per trattare ferite, scottature o altri problemi cutanei;
  • sciroppo, spesso in mix con miele o piante medicinali.

 

Proprietà e benefici 

La propoli è ricca di flavonoidi, oli essenziali, sali minerali, vitamine del gruppo B e agisce come antinfiammatorio, antibiotico naturale, immunostimolante, antivirale, cicatrizzante, antiossidante. In sintesi, è un ottimo rimedio per:

  • mal di gola dovuto a raffreddore o sindromi influenzali;
  • infiammazioni alla bocca, gengiviti, afte;
  • prevenire gli acciacchi da cambio di stagione e rafforzare il sistema immunitario;
  • accelerare la cicatrizzazione della pelle colpita da acne, eczema e altre problematiche.

 

La propoli in allattamento

E durante l’allattamento è possibile ricorrere alla propoli per lenire mal di gola, infezioni del cavo orale, infiammazioni gengivali?

 

La prima cosa da chiarire è che il latte materno è sintetizzato dalla ghiandola mammaria a partire dal sangue. Non risente dunque di ciò che la neomamma mangia, bensì contiene piccole quantità delle sostanze che entrano nella circolazione sanguigna: è questo il motivo per cui vige il divieto di bere alcool e, prima di assumere qualsiasi farmaco o rimedio fitoterapico, bisogna consultare il medico.

 

La propoli rimane un argomento di difficile trattazione, anche se il tipo di assunzione che se ne farebbe per problematiche di mal di gola o infiammazioni del cavo orale sarebbe sintomatologico e quindi in dosi molto limitate e pressoché innocue per il piccolo allattato.

 

Per principio precauzionale è però consigliata una formulazione spray del tutto analcolica, da spruzzare direttamente in gola o sulla parte infiammata del cavo orale; in questo modo viene evitata l’assunzione di forme alcoliche.

 

Alcune fonti consigliano l’assunzione della propoli anche in estratto secco, sempre per ovviare alla formulazione alcolica. Poiché non possiamo stabilire a priori se alcune componenti possano essere allergizzanti per il neonato e soprattutto l’estratto secco prevede un dosaggio differente rispetto ad un nebulizzato, sarebbe meglio evitare questo rimedio e prediligere qualcosa di diverso, come la mirra per esempio, e sempre consultandosi preventivamente con il proprio medico.

 

La propoli in gravidanza

Per la gravidanza valgono precauzioni diverse, perché le sostanze introdotte con il cibo vengono assimilate anche dal feto attraverso la placenta

 

Per quanto riguarda l’uso della propoli in gravidanza, esistono pareri controversi. Noi facciamo riferimento alla normativa vigente che consiglia di non assumere propoli durante la gravidanza e obbliga alla dicitura “non assumere in gravidanza” sulle confezioni di propoli.

 

È un’indicazione precauzionale poiché la propoli contiene oli essenziali, bioflavonoidi e alcaloidi che potrebbero danneggiare il feto, favorire il prematuro distacco della placenta e forse danneggiare il patrimonio cromosomico del nascituro.

 

Le controindicazioni all'uso della propoli

La propoli è controindicata anche per tutti coloro che sono allergici al veleno delle api e ai loro prodotti, come miele e polline; le reazioni dell’organismo possono essere più o meno intense, dalle leggere irritazioni cutanee fino allo shock anafilattico. Serve cautela anche nei soggetti asmatici.

 

L’applicazione di propoli per via topica può causare irritazioni cutanee, dermatiti da contatto o eruzioni, soprattutto se la pelle è sensibile o già compromessa.

 

È inoltre importante consultare il medico se si assumono contemporaneamente farmaci, in particolare immunosoppressori, anticoagulanti o medicinali contro l’ipertensione, perché la propoli potrebbe interferire con la loro azione.