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Henné? No, parliamo di colori vegetali

Prima si parlava di Henné, in futuro si parlerà di Colori Vegetali.
Fin dai tempi antichi in alcuni paesi, nel particolare in Nord Africa e in India, le donne utilizzano polvere di henné (Lawsonia Inermis) per colorare i capelli, renderli più lucidi e consistenti, per effettuare tatuaggi, in occasione di riti religiosi e cerimonie.

Henné? No, parliamo di colori vegetali

Pochi sanno che, oltre alla Lawsonia Inermis, vi sono da sempre altri pigmenti estratti da piante, che vengono utilizzati per colorare tessuti, lana, seta, cotone, con cui si realizzano colori alquanto raffinati e pregiati (in parte poi sostituiti dai colori sintetici).

Fortunatamente peró le tradizioni hanno mantenuto viva questa usanza che oggi viene utilizzata in vari settori, come per l'appunto quello tessile, per la colorazione delle pelli, per colorare alimenti.

Quello su cui mi interessa soffermarmi è il progresso raggiunto con i pigmenti vegetali per colorare i capelli.

Ancora oggi nei paesi occidentali si parla molto di henné: in effetti è una polvere importante nella colorazione dei capelli, ma è giunto il momento di ampliare la conoscenza dei pigmenti vegetali che abbiamo a disposizione.

Alcuni di questi possiedono un grande potere colorante, altri meno, ma le miscele o le sovrapposizioni di questi pigmenti ci permettono di colorare i capelli bianchi con sfumature che vanno dal Biondo chiarissimo, al Rosso, al Castano ed al Nero.

 

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Esistono delle tecniche che pochi professionisti esperti conoscono, ma è indispensabile che in futuro si realizzi un lavoro consistente per permettere a tutti i professionisti di utilizzare almeno in parte queste colorazioni.

Mi sono impegnato in prima persona nella realizzazione di questo progetto; i motivi sono oramai conosciuti, i pigmenti vegetali che utilizziamo sono polveri vegetali naturali al 100% certificate, non contengono parafenilendiamina, peg, parabeni, ossigeno, ammoniaca, sostanze presenti nelle colorazioni tradizionali che vengono assorbite dalla cute e possono causare allergie ed irritazioni; viene oltretutto rivendicata una probabile responsabilità cancerogena.

Attraverso le squame penetrano fino al midollo del capello, ne modificano il colore danneggiandone purtroppo la struttura, arrecando danni al capello e all'organismo.

Di contro le polveri vegetali si miscelano con acqua calda, colorano solo i capelli bianchi, rivestendoli con una pellicola esterna, rinforzando il capello invece di danneggiarlo, apportando beneficio anche alla cute.

Come si utilizza la colorazione sintetica è noto a tutti, sia a livello professionale che nella grande distribuzione.

Le colorazioni vegetali indubbiamente sono meno semplici da utilizzare, come lo sono solitamente le sostanze naturali e sono giunto alla conclusione che forse semplicemente si preferisca non faticare ad imparare nuove tecniche.

Un dato che mi ha sorpreso durante le mie ricerche è quanto siano competenti le singole persone rispetto ai professionisti.

Inizialmente questa scoperta mi ha stupito e destabilizzato, poi riflettendo è apparso tutto chiaro: la necessità delle persone di essere trattate con prodotti vegetali è superiore all'offerta che i professionisti sono in grado di offrire, costringendo gli interessati a navigare nei vari blog, forum, scambiandosi informazioni ed esperienze nella speranza di ottenere risultati soddisfacenti con il fai da te. In realtà é raro che si ottengano i risultati sperati.

Da alcuni anni mi occupo di queste colorazioni e comprendo le difficoltà che incontra chi si improvvisa. È sorprendente quanti clienti, anche da lontano, vengano da me per la colorazione vegetale e mi confidino che miei colleghi, ai quali si affidavano, hanno deliberatamente dichiarato che non esistono colorazioni vegetali o peggio hanno spacciato per vegetali prodotti sintetici.

Spero che la richiesta del mercato aiuti a modificare tale situazione, poiché ogni professionista deve essere in grado di offrire alla propria clientela la colorazione vegetale.

 

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