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Esercizi interiori e pratici da fare al risveglio

Cos'è un risveglio armonico? Come si svolge davvero? Quanto possiamo avvicinarci all'arte del risveglio e farla nostra? Avvicinarsi ai suoni del corpo, non tralasciare una sensazione. Ecco come fare del risveglio un rito che aggiunge luce alla giornata, ai mesi, all'intera vita

Esercizi interiori e pratici da fare al risveglio

"Chi inizia bene è a metà dell'opera" ce lo siamo sentito dire tante volte. Ma qual è l'opera, ce lo siamo mai chiesti?

L'opera somma è fare della propria esistenza qualcosa di prezioso. L'opera, il lavoro, è quello di disporre pienamente dei propri talenti e metterli al servizio, mettersi al servizio.

Lo si fa prima di tutto rispettandosi. E respirando con cura. Vediamo insieme qualche accorgimento che può rendere il nostro risveglio un momento straordinario. 

 

L'arte del risveglio 

Il cellulare è sempre alla portata, spesso la sveglia è integrata e quindi diventa il nostro primo strumento di contatto. Lo si accende prima ancora di aver bevuto un bicchiere d'acqua. E si controllano le novità sui social networks prima ancora di aver ripensato e rivissuto l'eventuale ricordo di un sogno. 

Questa tendenza letteralmente "uccide" quanto di prezioso c'è nello stare in vita. Ci fa dimenticare che ogni cosa che esiste è dentro, nella dimensione interiore.

Si dovrebbe invece, al risveglio, prestare grande attenzione ai suoni circostanti. Chi non ha la fortuna di abitare in campagna potrebbe non godere del suono degli uccelli, del vento, degli alberi; i rumori potrebbero essere da subito molto invasivi. In questo caso avere degli adeguati tappi per le orecchie può non essere una cattiva idea. 

Quel che è davvero fondamentale è rendersi consapevoli del proprio corpo, a partire dai primi movimenti. Stare dentro equivale a muovere le dita con attenzione e cura, portare la mente verso le gambe, l'addome, il torace, le braccia, la gola, le ossa piatte del cranio. Come se il risveglio fosse un'avventura di consapevolezza da fare propria in modo molto dolce.

Già prima di coricarsi, si dovrebbe avere grande cura della propria igiene personale, dalla cima della testa ai piedi (non è mai una cattiva idea congedarsi dagli impegni diurni con un bel pediluvio). 

Evitate sostanze stimolanti come caffé, nicotina prima di andare a letto. 

 

Quanto influisce il silenzio sulla propria interiorità?

 

Svegliarsi e sentirsi in unione

Fare tutto spontaneamente e profondamente, è qualcosa cui dovremmo ri-educarci di nuovo. 

In molte tradizioni mistiche la condizione umana viene letta attraverso la tensione a sperimentare l'Unità, l'Armonia. Il risveglio, in questo senso, è un momento di potenziale ricchezza, immane. 

Un esercizio pratico potrebbe proprio essere quello per cui, appena riaperti gli occhi dopo il sonno, vi impegnate a richiuderli di nuovo, quasi subito, prefiggendovi come unico obiettivo quello di osservare il respiro. Sentirete, alla lunga, una sensazione di piacere grande nello stare a occhi chiusi.

Una grande maestra di yoga che stimo personalmente, Gabriella Cella Al Chamali, all'incipit del suo libro "Yoga della conoscenza interiore" ha posto una dedica a suo marito che recita così: "Dedico questo libro a mio marito Imad Mohammed Abdul Karim Fares Al Chamali a cui è stato insegnato fin da bambino che solo chiudendo gli occhi tutti i pensieri svaniscono."

Come altro esercizio verso l'esperienza dell'unità, vi suggeriamo di lasciare andare i primi suoni che dalla vostra bocca vorrebbero uscire, senza limiti o imbarazzi. Fate in modo che l'espirazione potenzi la funzione di grande cassa di risonanza che appartiene al corpo umano. 

Una pratica di meditazione al mattino è sempre consigliata, a patto che non diventi frustrante. È tanto importante che alla disciplina interiore si unisca una specie di "richiamo", un intento di esplorare, cercare, fare propria una maggiore intimità verso se stessi.

Se, al contrario, la meditazione viene vissuta come una costrizione, un obbligo nemmeno veramente compeso nel profondo, meglio lasciar andare e concentrarsi solo sulla successione di sensazioni che si possono verificare al mattino. Stiamo parlando di sensazioni fisiche, descrivibili. Già partire da questo è moltissimo. 

Fare del movimento comparabile alla ginnastica dolce o al Suryanamaskara al mattino è l'ideale per "svuotare" in dinamica, per familiarizzare con energia, vitalità, gioia, armonia in movimento.

Il tutto tenuto insieme dal respiro. Se il movimento si unisce alla meditazione, il binomio diventa davvero potente.

Il risveglio è la nostra occasione per capire che il presente ci nobilita sempre. Al di là dei desideri, degli attaccamenti, delle proiezioni, memorie ossessive. 

 

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