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Cani e gatti: volano le adozioni nell'anno della pandemia

L'anno della pandemia ha fatto registrare un vero e proprio boom di adozioni di animali domestici, che si sono fatti spazio nelle case e nei cuori di oltre 3,5 milioni di italiani.

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©Wirakorn Wanthong -123rf

Contrastare lo stress da pandemia accarezzando un nuovo amico a quattro zampe. Oltre una famiglia italiana su tre ospita in casa almeno un animale da compagnia, ma nell’anno del Covid si è registrato un vero e proprio boom di adozioni.
 

2020, è boom di adozioni

Secondo dati Enpa ripresi da Coldiretti, si tratta di un trend marcato, traducibile in un aumento del 15% di cani e gatti che hanno trovato accoglienza nelle case, con picchi del 20-40% in alcune città.

Addirittura nel Sud Italia, dove il randagismo è particolarmente diffuso, a causa delle difficoltà negli spostamenti sono aumentate le adozioni in loco, cresciute del 40% rispetto all'anno precedente

In particolare, l'Ente Nazionale Protezione Animali ha trovato casa nel 2020 a 8.100 cani e 9.500 gatti, per un totale di 17.600 animali domestici. Emblematici i casi dei rifugi Enpa di Treviso, Perugia o Monza, a dicembre rimasti senza cani da adottare. 

"Questo forse è il piccolo miracolo di questa pandemia”  ha commentato Carla Rocchi, presidente nazionale Enpa. "Un miracolo che ha visto protagonisti gli animali presenti nelle nostre case, che con il loro affetto e amore incondizionato ci hanno aiutato in questo momento difficile".

Secondo quanto emerge da un'ulteriore analisi- diffusa da Coldiretti in una nota stampa- sono oltre 3,5 milioni gli italiani che hanno deciso di accogliere un animale domestico per arginare il senso di solitudine causato dal lockdown e dalle misure anti-contagio. Lo spaccato rivela un'Italia sempre più dog-friendly, con il 28% delle case che apre le sue porte ad almeno un cane.
 

Coldiretti ed Enci contro il traffico illegale di animali

In seguito all'incremento dei compagni a quattro zampe fra le mura domestiche, Coldiretti ed Enci (Ente Nazionale della Cinofilia Italiana) hanno reso noto di aver stipulato un accordo con l'obiettivo di combattere il traffico illegale di animali, business criminale che vale 300 milioni di euro l'anno

Quelli che arrivano con la tratta clandestina sono di solito cuccioli di poche settimane, quasi sempre non svezzati e ovviamente senza microchip d’identificazione richiesto dalla leggeavverte il comunicato. “Questi esemplari, assai spesso imbottiti di farmaci per farli apparire in buona salute, vengono introdotti nel territorio nazionale accompagnati da una documentazione contraffatta che ne attesta la falsa origine italiana e riporta trattamenti vaccinali e profilassi mai eseguiti”. 

Si tratta di vere e proprie situazioni criminali, che l'accordo intende contrastare per promuovere invece il circuito legale degli allevamenti rispettosi del benessere degli animali.

Secondo quanto riportato, gli allevatori rispettosi delle norme nel 2020 hanno d'altro canto fatto registrare un aumento del 6% di iscrizioni di esemplari nel libro genealogico italiano.
 

Turismo e animali domestici, strutture ricettive pet friendly

Come si comporteranno gli italiani quando si potrà tornare a viaggiare? In un Paese ad alta densità di animali domestici diventa fondamentale, per evitare il dilagare degli abbandoni, garantire ai turisti la possibilità di muoversi con il proprio compagno a quattro zampe.  

A fronte di questo presupposto, l'intesa con Enci punta a incentivare negli agriturismi di Campagna Amica l'ospitalità agli amici a quattro zampe, con la realizzazione di aree dedicate alle attività cinofile, percorsi di formazione per gli operatori e sviluppo di attività di attività educative- fattorie didattiche in primis- che permettano ai bambini di avvicinarsi agli animali per conoscerli e apprezzarli.

Sono oltre 24mila gli agriturismi attrezzati per offrire spazi all'aperto e percorsi naturalistici per le famiglie e i loro animali, che si sommano ad altre tipologie di strutture ricettive sensibili alle necessità di chi viaggia con i propri compagni pelosi.  

Dati incoraggianti giungono ad esempio da Airbnb, che rivela come dall’inizio di gennaio ad oggi le ricerche di abitazioni pet-friendly siano aumentate su scala globale del 65% rispetto allo stesso periodo nel 2020.

Degli oltre 130mila alloggi presenti su Airbnb disposti ad accogliere animali domestici, l’Italia possiede inoltre un felice primato: essere il Paese con la più alta percentuale di case pet- friendly d’Europa.