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Ciliegie da siepe, frutti dimenticati

Le ciliegie da siepe sono frutti quasi scomparsi o che comunemente non consideriamo, ma possono essere una buona idea per avere siepi produttive, belle e gustose. Conosciamo alcune piante che hanno ciliegie dimenticate.

Ciliegie da siepe, frutti dimenticati

«Vorrei fare con te ciò che la primavera fa con i ciliegi» Pablo Neruda.


Capita assai spesso di girare per vivai e trovare tra le piante da siepe o, più in generale, da giardino, arbusti in grado di produrre frutti simili alle comuni ciliege e talvolta imparentati con esse.

Saper riconoscere questi arbusti dà la possibilità di crearsi delle siepi o dei green spot nel giardino assai utili per chi è interessato ad assaggiare gusti dimenticati o, molto più spesso, ignorati; non solo per quanto riguarda il frutto fresco ma anche per l'infinità di prodotti che se ne possono trarre, dagli estratti ai gelati alle confetture.

 

Ciliegio di Cayenna

Conosciuto anche col nome brasiliano «pitanga» o col nome inglese «suriname cherry», il ciliegio di Cayenna (Eugenia uniflora) è un albero di dimensioni contenute, con una tendenza a svilupparsi in forma arbustiva.

Cresce e si sviluppa velocemente e senza molti problemi e risulta pertanto perfetto come pianta da siepe o per riempire le aiuole. Produce un frutto, anch'esso chiamato pitanga o ciliegio si Cayenna, simile ad una ciliegia dalla superficie cerosa e dalla forma peculiare, con una sorta di otto rigonfiamenti simili alle costolature delle zucche.

Attorno al seme il frutto ha poca polpa da offrire, ma dal forte sapore aromatico e floreale, assai persistente, che mantiene la sensazione di avere un intenso profumo in bocca.

È un frutto molto ricco di vitamina C e nel suo fitocomplesso sono presenti sostanze che lo rendono antiossidante, antinfiammatorio, anti ipertensivo, antimicrobico, antifungino, antidiabetico, analgesico e antitumorale.

Il livello di maturità del frutto è riscontrabile grazie al colore: più il frutto è scuro più è maturo e, di conseguenza, dolce.

 

La ciliegia, frutto gustoso e salutare

 

Ciliegio di Nanchino

A differenza del ciliegio di Cayenna, i ciliegio di Nankino appartiene veramente al genere Prunus come tutti i ciliegi propriamente detti, difatti il suo nome scientifico è Prunus tomentosa.

Preferisce svilupparsi in una forma arbustiva, che raramente supera i tre metri, il che lo rende un'ottima pianta da siepe, molto ornamentale quando fiorisce in bianco.

Mentre in Cina si usano soprattutto per il miele, in Occidente è possibile dedicarsi molto più facilmente alla raccolta delle ciliege di Nanchino, color rosso fuoco, lievemente più piccole delle comuni ciliege, che di solito nutrono molti volatili.

Sono frutti ricchi di vitamine e antiossidanti, sono reidratanti, antibatterici e, se essiccati, sono ideali per combattere i disagi alle vie respiratorie.

Raccogliere i numerosi frutti che affollano i bassi rami dell'arbusto è molto facile e gustarne la dolcezza acidula è un ottimo passatempo in estate.

 

Altre ciliege da siepe

Possono rientrare nel concetto di ciliege da siepe anche tutte le possibili varietà di ciliege cosiddette acide, come le visciole, le marasche e le amarene; ma anche le ciliege più rare come la moscatella gialla (o ciliegia giapponese) o il durone bianco; per finire con i vari ibridi e incroci come il suregio (susina-ciliegio) o l'incrocio tra ciliegia e amolo.

Le ciliege acide, talvolta chiamate ciliege amare o raggruppate impropriamente tutte assieme sotto il nome di amarene, rispondono al nome scientifico di Prunus cerasus.

Questi frutti sono preziosi in quanto ricchi di melatonina e numerose vitamine ed agenti antiossidanti come gli antociani.

La moscatella gialla, se propriamente potata e trattata, si sviluppa in maniera cespugliosa e produce delle tipiche ciliege gialle, dal sapore moscato, riportato alla luce dopo che pareva scomparsa da secoli.

Tra gli ibridi citiamo il suregio, intrigante incrocio tra susina e ciliegia che, con un lavoro appropriato, può essere convertito in un elegante elemento da siepe.

 

Proprietà e utilizzi

Tutti i frutti sopra descritti sono generalmente facili da cogliere per via della struttura arbustiva della pianta.

A differenza delle ciliege propriamente dette, le ciliege da siepe hanno inferiore contenuto di zuccheri, oppure contengono interessanti mix di levosio e fruttosio al posto di altri zuccheri meno adatti ai diabetici.

Anche il range di vitamine è generalmente più esteso di quello delle normali ciliege, anche se queste possono generalmente avere picchi di vitamina B o vitamina A più alti.

Se non si è avvezzi ai sapori più selvatici si possono sempre trasformare questi frutti in ottime confetture o usarli in aggiunta ad altre frutte od altre verdure in centrifugati ed estratti.

 

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Per approfondire:

> Ciliegie, proprietà e benefici

> Il periodo delle ciliegie