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WWF: la sostenibilità ambientale dipende dalla nostra dieta

Wwf pubblica un calcolatore per conteggiare l'impatto delle nostre diete. Per ridurre la perdita di biodiversità e mitigare gli effetti del cambiamento climatico, dobbiamo cambiare abitudini alimentari.

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©WWF

Nell’anno 2021 saremo a metà della “Decade Onu di azione sulla nutrizione” proclamata ad aprile 2016 nel quadro dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

Obiettivo: eliminare la fame e la malnutrizione in tutte le sue forme (malnutrizione per difetto, carenza di micronutrienti, sovrappeso e obesità) e ridurre il peso delle malattie non trasmissibili legate alla dieta in tutte le fasce d'età.

Purtroppo, secondo il Wwf, non siamo sulla buona strada per raggiungere questi obiettivi: attualmente il nostro sistema di produzione alimentare fa ammalare noi e il nostro pianeta.

Per sensibilizzare la comunità globale su questo tema, l’associazione del panda ha lanciato un calcolatore, il Planet-Based Diets Impact & Action Calculator, per comprendere quali cambiamenti apportare alla propria dieta e ridurre così gli impatti sull’ambiente.
 

Cambiare alimentazione per rispettare il Pianeta

Le nostre scelte alimentari, si sa, hanno effetti sia sulla salute che sull’ambiente circostante. I nostri sistemi di produzione alimentare dipendono dalla biodiversità per l'impollinazione, dal mantenimento di suoli sani, dalla regolamentazione dell'acqua e da molti altri elementi.

Per ridurre la perdita di biodiversità dobbiamo aumentare il nostro consumo di alimenti di origine vegetale rispetto agli alimenti di origine animale, il che ridurrà la pressione sui terreni agricoli per sostenere la produzione di bestiame.

E dato che nel 2050 la popolazione mondiale raggiungerà i 10 miliardi di individui, dovremo aumentare la produzione di determinati alimenti senza causare ulteriori danni all'ambiente, migliorando in modo sostenibile i raccolti ove possibile e ottimizzando la produzione su tutta la terra disponibile.

Un cambiamento globale verso una dieta più sana può aiutare a mitigare gli effetti del cambiamento climatico, migliorare la salute umana diminuendo i rischi di future pandemia, oltre che aumentare la sicurezza alimentare. La ricerca del Wwf raccomanda 5 azioni strategiche per passare da un mondo che sfrutta il pianeta a uno che ripristina invece natura e persone.
 

Mettere a confronto le diete di 147 Paesi

Invertire la perdita di biodiversità, calcolare il bilancio del carbonio prodotto dal cibo, nutrire l'umanità con i terreni coltivati esistenti, raggiungere l’obiettivo di zero emissioni nette in atmosfera e ottimizzare i raccolti: queste le azioni proposte dal rapporto Bending the Curve: The Restorative Power of Planet-Based Diets pubblico dal Wwf, da cui nasce l’idea del contatore.

Attraverso uno strumento online semplice da consultare, è possibile mettere a confronto gli impatti di diete diverse (semivegetarianismo, pescetarianismo, vegetarianismo o veganesimo) in 147 paesi differenti.

Per approfondire non resta che cliccare sul singolo paese per conoscere le linee guida dietetiche nazionali.