Cucina delle Filippine: caratteristiche e alimenti principali

Le Filippine

Conosciute soprattutto come meta vacanziera, le Filippine sono una nazione-arcipelago che merita sicuramente particolare attenzione. Si compone da più di 7.500 isole di varie dimensioni e, ovviamente, importanza. 

 

Vi troviamo numerose tribù e gruppi etnicia frutto di un incrocio tra popolazioni di origine sudestasiatica, altre provenienti dal vicino Giappone, altre ancora australasiatiche come la Malesia e l’Indonesia, senza contare il forte influsso dell’era coloniale: spagnoli (che dedicarono la “scoperta” dell’arcipelago a Re Filippo II), olandesi e, in tempi recenti, con gli americani per via della guerra. 

 

Terreni vulcanici e clima tropicale particolarmente umido, spesso toccato da uragani, offrono numerosi ingredienti. Negl ultimi decenni, a causa dell’immigrazione, abbiamo imparato ad apprezzare i piatti più noti di questa cucina e non è un caso che pian piano ristoranti filippini appaiano nelle nostre città. Vediamo allora cosa possiamo trovare nel menù. 

 

La cucina filippina: piatti tipici

Un menu di cucina filippina si tradurrebbe in una serie di volumi: sono troppi i piatti tipici locali perché ogni isola ha le sue specialità e ingredienti tipici. 

 

Esistono ricette trasversali, piatti che troviamo un po’ ovunque nell’arcipelago. Facciamone un breve elenco cominciando con i lompia, ovvero con gli involtini filippini. 

 

Di origine cinese, sono molto croccanti e oltre alla carne di maiale spesso li troviamo ripieni di gamberetti o granchio. L’adobo è senza dubbio il piatto più popolare, uno stufato di carne, pesce e verdure cotte in una marinatura di aceto e salsa di soia e spesso servito con riso bianco. 

 

Altri modi di servire la carne? Nel kare-kare la possiamo assaggiare in salsa di arachidi mentre nel dinugan è servita in una salsa di sangue, aglio e peperoncino. Impossibile non menzionare il gelato ube, dal penetrante colore viola, a base di tubero yam e spesso incluso nel halo-halo, un dessert che contiene inoltre crema di ceci dolci e bevande al calamondino, un agrume locale.  

 

Per i vegetariani segnaliano il sigang, un brodo di verdure aromatizzato al tamarindo e contenente frutta, che spesso accompagna il riso.
 

Dove mangiare (in strada o al ristorante)

Il cibo di strada è molto creativo: persone sedute per terra con un secchio pieno di dolcetti fritti, bancarelle di pancetta fritta, chioschi di zuppe miste, catene di burger aperte 24 ore su 24, risotranti e cibo da spiaggia sono praticamente dovunque e la qualità è mediamente molto alta. In Italia cominciano ad affiorare ristoranti qua e là.
 

Da non perdere

Dovremmo spendere mesi e mesi nelle Filippine per assaporare tutti i piatti delle cucine indigene, spesso interessanti composizioni con ingredienti non reperibili altrove. 

 

Abbiamo citato lo yam viola e il calamondino, ma troviamo anche tantissimi tipi di noci tra le quali segnaliamo il pili e una moltitudine di frutti di mare e pesce.
 

Cosa evitare

Rimanendo in tema di cibo indigeno, dobbiamo però stare attenti a non ritrovarci a mangiare animali per i quali non siamo psicologicamente pronti. 

 

Grigliate di alligatore, gechi allo spiedo, insetti vari e il noto embrione di anatra, sono solo alcuni dei piatti che possono sconvolgere il turista impreparato.
 

Consigli e curiosità

Esiste una grande varietà di cibo con estremi che vanno dall’hamburger americano all’alligatore alla brace: cercate il livello che vi metta più a vostro agio e osate sperimentare piano piano. 

 

I filippini che adesso abitano in Italia possono farci provare piatti della loro terra con gli ingredienti della nostra e, sorprendentemente, il risultato è spesso più che ottimo. Approfittatene.