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Tè nero: proprietà e benefici

Il tè nero contiene polifenoli dall'azione antiossidante e può essere un aiuto per mantenere salute e benessere ma anche per perdere peso o per combattere la diarrea.

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Tè: origine e storia

Il tè è una delle bevande analcoliche più consumate al mondo e ha una storia lunga e complessa, risalente a oltre 5mila anni fa.

 

La coltivazione della pianta del tè (Camellia sinensis) è iniziata infatti nella Cina antica, per poi diffondersi in Giappone, India e, successivamente nei Paesi occidentali.

 

Nelle diverse zone del mondo si sono così diffusi metodi di raccolta e lavorazione del tè differenti e, di conseguenza, tipi di tè diversi. Infatti, sebbene le foglie di tè derivino sempre dalla stessa specie di piante, si stima che le varietà di tè in commercio oggi siano più di 2mila, tra cui il tè nero.

 

Il tè nero è un tipo di tè originario della Cina, attualmente prodotto in diverse aree tra cui India, Africa, America del Sud. Si tratta di un tè preparato con foglie che dopo la raccolta vengono fatte appassire per circa venti ore e poi arrotolate.

 

Questo procedimento fa sì che che avvenga una fermentazione, con ossidazione dei polifenoli e conseguente sviluppo della tipica colorazione e dell’aroma delle foglie. Successivamente, le foglie vengono essiccate con aria calda e commercializzate.

 

Tè nero: cosa contiene?

Le foglie di tè nero o tè fermentato contengono principalmente prodotti che si formano durante l’ossidazione di polifenoli, caroteni, acidi grassi e teaflavine.

Inoltre, nel tè nero sono presenti:

  • Catechine;
  • L-teanina;
  • caffeina;
  • teobromina;
  • teofillina.

 

L’insieme dei costituenti del tè nero sono responsabili delle proprietà della bevanda, simili a quelle del tè verde.

 

Proprietà del tè nero

Il tè nero ha proprietà:
 

  • Stimolanti;
  • antiossidanti;
  • ipocolesterolemizzanti;
  • ipoglicemizzanti;
  • antidiarroiche.

 

Le sostanze maggiormente responsabili delle proprietà e dei benefici del tè nero e di altre varietà di tè sono principalmente 

 

  • polifenoli, cui sono attribuiti gli effetti su colesterolo, glicemia e sui radicali liberi,
  • tannini che svolgono azione astringente
  • caffeina, sostanza dalle note proprietà stimolanti e toniche.

 

Tè verde e tè nero, quali differenze?

Sebbene tè verde e tè nero siano prodotti a partire dalle foglie della stessa pianta, le due bevande presentano alcune differente che dipendono soprattutto dal tipo di lavorazione.

 

La principale differenza tra tè nero e tè verde riguarda proprio il tipo di lavorazione: il tè nero subisce infatti processi di ossidazione, mentre il tè verde non è fermentato.

Questo comporta che, nonostante entrambi i tè contengano polifenoli, il tipo e la quantità di questi composti siano diverse.

 

Il tè verde contiene ad esempio quantità più elevate di epigallocatechina-3-gallato (EGCG), mentre il tè nero è una ricca fonte di teaflavine.

 

Inoltre, tè verde e tè nero contengono entrambi caffeina, ma nel tè nero sono presenti quantità maggiori di questa sostanza; al contrario, l’amminoacido L-teanina si trova in quantità maggiori nel tè verde.

 

Poiché la caffeina ha azione stimolante, mentre la L-teanina è un rilassante che bilancia l’effetto della caffeina, il tè nero avrà maggiore azione su:
 

  • Attenzione;
  • memoria;
  • concentrazione e vigilanza


ma potrà dare maggiore agitazione nelle persone sensibili.

 

I benefici del tè nero

I benefici del tè nero sono simili a quelli del tè verde: entrambi hanno azione antiossidante e dunque il loro consumo può contribuire a ridurre il rischio di malattie croniche, grazie alla riduzione di radicali liberi.

 

I polifenoli del tè nero, oltre ad avere azione antiossidante, possono aiutare a ridurre i livelli di colesterolo e di glucosio nel sangue e ad abbassare la pressione arteriosa. Di conseguenza, il consumo di tè nero può diminuire il rischio per malattie cardiovascolari e metaboliche come infarto, ictus, diabete.

 

Il tè nero è inoltre una bevanda stimolante che può aiutare a migliorare la concentrazione e le attività cognitive in generale, quindi la memoria, l’attenzione, la vigilanza.

 

Bere tè nero può essere anche d’aiuto in caso di diarrea, sia perché i tannini in esso presenti contribuiscono a calmare le scariche sia per l’azione reidratante e rimineralizzante della bevanda.

 

Infine, il consumo di tè nero nell’ambito di una dieta equilibrata e di uno stile di vita adeguati, può contribuire a perdere più velocemente il peso in eccesso o a mantenere il peso forma, motivo per cui spesso si consiglia tè nero per dimagrire, come coadiuvante nelle diete dimagranti.

 

Le controindicazioni

Poiché il tè nero è consumato da tempo, è considerata una bevanda sicura. Chiaramente il suo consumo è controindicato in caso di sensibilità individuale e non bisogna abusarne sia in quantità sia nel tempo.

 

Un consumo eccessivo di tè nero potrebbe infatti esacerbare problemi di insonnia, provocare agitazione o portare a disturbi gastrointestinali, in particolare nausea e bruciore di stomaco.

 

Inoltre, le sostanze contenute nel tè potrebbero ostacolare l’assorbimento intestinale di alcuni nutrienti come il ferro, pertanto è bene non bere tè durante i pasti principali e prestare particolare attenzione se si ha carenza di questo sale minerale o in caso di aumentato fabbisogno.
 

Quando bere il tè nero

Il tè nero può essere consumato nel corso della giornata, meglio se lontano dai pasti. Sebbene il tè nero sia tradizionalmente consumato a colazione, bisogna tenere conto della possibilità che i suoi costituenti interferiscano con l’assorbimento di ferro.

Nelle persone particolarmente sensibili all’azione della caffeina, non è consigliato il consumo di tè nero nel tardo pomeriggio o di sera.

 

Tè e insonnia

Il tè nero contiene caffeina, dunque il suo consumo può interferire con il riposo e peggiorare problemi di insonnia.

 

Per questo, si consiglia di consumare il tè nero e altri tipi di tè e bevande contenenti caffeina nelle prime ore del giorno, specie nelle persone molto sensibili agli effetti stimolanti della caffeina e in quelle che soffrono già di disturbi del sonno.
 

Bibliografia e fonti

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