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Cervicalgia e yoga

I rapporti medici dicono che la cervicalgia colpisce il 5% della popolazione mondiale. Parliamo quindi di un disturbo molto comune che può essere, in alcuni casi, alleviato con lo yoga. Ma è bene anche sapere quali sono gli esercizi e le posture da evitare per complicare la situazione.

Cervicalgia e yoga

Il disturbo noto come cervicalgia o, con un nome più colloquiale, chiamato anche semplicemente cervicale, si manifesta come un dolore al collo, cronico, di varia intensità, che coinvolge i muscoli del collo, quelli delle spalle, e le vertebre cervicali.

E’ un disturbo estremamente comune e universalmente diffuso, si calcola che due terzi della popolazione mondiale sperimenti la cervicalgia almeno una volta nella vita.

Parliamo di un problema generico che può essere generato da numerose cause di diversa natura, tutto sta all’intensità del dolore, che può essere sopportabile o talmente acuto da ridurre la persona all’immobilità, e alla sua durata, che  varia da poche ore a periodi lunghi persino mesi, talvolta ricorrenti.

Possiamo elencare tra le sue cause quelle di origine traumatica, come uno strappo muscolare o una disserzione carotidea; è parte della sintomatologia di alcune patologie, come la sindrome coronarica acuta, l’artrite degenerativa o alcune forme tumorali al collo o alla testa; può avere origine da un’infezione o un’infiammazione, come potrebbe essere l’epiglottite.

Esistono anche altri tipi di cause come lo stress, una continua scorreta postura sul lavoro o a scuola, sovraffaticamento, ernia al disco, colpo di frusta, e così via.

 

Cosa fare in caso di cervicalgia?

Ovviamente il primo passo è rivolgersi ad un professionista, un medico, che ci aiuti a capire l’origine della cervicalgia e, conseguentemente, a capire la terapia ideale o, se non altro, quali esercizi potrebero aiutare.

Va da sé che il trattamento dipende dalla causa: riposo, applicazioni di caldo o di freddo, trazioni, applicazione del collare, massaggio, ultrasuoni, iniezoni, farmaci analgesici o interventi chirurgici sono alcune delle possibilità in base al tipo di cervicalgia.

In alcuni casi la cervicalgia risulta essere un disturbo che ci impedisce di svolgere molte attività comuni, specie le attività sportive diventano difficili, anche quelle dolci

 

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Yoga e cervicalgia

Lo yoga può essere una soluzione, o meglio, uno strumento per il rilascio della tensione muscolare, per un lavoro mentale ed energetico sul dolore, per aiutare l’ossigenazione dei tessuti muscolari, nervosi e legamentosi della zona interessata dalla cervicalgia, ma è importantissimo farsi seguire da un esperto e, soprattutto, evitare alcuni esercizi che andrebbero ad aumentare lo stress nella zona del dolore.

Quando lo yoga ha a che fare col la cervicalgia, si deve cominciare alla radice di tutto, il respiro. Concentrandoci su una corretta respirazione, diventeremo coscienti della struttura e dei micromovimenti che i muscoli impongono alla colonna vertebrale e al collo, tutto cio’ e’ un elemento essenziale per una rieducazione neuromuscolare.

Osservare la propria postura, senza forzare, ci aiuterà a capire dove sono le disfunzioni. Nel tempo la postura varia, talvolta siamo simmetrici mentre altre volte asimmetrici in modi diversi, talvolta le nostre spalle sono aperte mentre altre volte si richiudono sul petto, certe volte il bacino si spinge in avanti mentre in altri periodi ruota all’indietro.

Generalmente sedersi a schiena dritta concentrandosi sulla respirazione, senza forzare la posizione, apporta molto sollievo e velocizza il processo di guarigione.

Da evitare sono le torsioni che coinvolgono il collo e la parte alta dell schiena. In alcuni casi, specie quelli dovuti ad una prolungata cattiva postura, dobbiamo cercare di irrorare di sangue l’area del collo, potremo allora ricorrere alla vajrasana: staremo in giocchio a gambe unite, incroceremo le mani dietro la schiena e toccheremo il suolo con la fronte. In questo modo si creera’ un angolo dolce che permettera’ al sangue di concentrarsi vero la testa.

Eviteremo angoli troppo scoscesi, che mettano la testa in posizione quasi verticale per preverire un’eccessiva irrorazione, specie in casi di infiammazione o infezione.

Altro esercizio per sciogliere le contratture muscolari: pariremo da sdraiati a pancia in giù, sovrapporremo le nostre mani dietro la base della schiena e gireremo la testa per un paio di minuti prima sulla guancia destra, poi su quella sinistra, respirando e rilassandoci.

Questi rilassamenti alternati aiutano i muscoli ad allungarsi di nuovo e a tornare simmetrici. Ideale da fare prima di andare a letto. Eviteremo posizioni in cui il collo ruota per troppo tempo.

 

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