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Io leggo l'etichetta

"Io leggo l'etichetta" è una piattaforma che sta crescendo anche grazie agli utenti: per saper leggere cosa contiene ciò che si consuma, destreggiandosi tra provenienze, valori nutrizionali e tanto altro, favorendo in poche parole una "spesa attiva".

Io leggo l'etichetta

Sappiamo cosa compriamo?

Non sempre è chiaro e semplice destreggiarsi tra confezioni ed etichette, sempre meno è inoltre il tempo che si ha a disposizione per mettere in atto quello che viene definito un consumo critico e consapevole, in grado di reggere il reale potere di acquisto di ognuno.

Per risparmiare, per sapere cosa si compra, per essere consapevoli del vero rapporto qualità-prezzo di ciò che arriva in casa, è nato "Io leggo l'etichetta", uno strumento utile per il consumatore per tenersi alla larga dalle fregature, guadagnando in conoscenza e trasparenza, ma anche in denaro!

 

Cos'è "Io leggo l'etichetta"

"Io leggo l'etichetta" è un'idea di Raffaele Brogna e si tratta di un sito ricco di articoli e confronti tra prodotti, sia alimentari che non, distribuiti da varie realà e case produttrici.

Del prodotto si può conoscere la provenienza, la lista degli ingredienti, l'indice INCI, i valori nutrizionali e così via. 

Dal sito si passa alla piattaforma web omonima, "La Wiki dei prodotti per i consumatori", che adotta Mediawiki, il software che sta alla base di Wikipedia, per consentire agli utenti di modificare le liste dei prodotti e di aggiungerne di nuovi, il tutto con lo scopo di aiutare chi compra a prendere la decisione giusta in merito a cosa comprare.

La piattaforma e le pagine di destinazione sono in divenire, si devono accrescere assieme ad altri strumenti e all'apporto che ognuno darà.

 

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Come conoscere ciò che consumo e descrivere i prodotti nuovi

Così, al sito ufficiale di "Ioleggoletichetta.it", si affianca un nuovo strumento utile che apre alla condivisione e allo scambio reciproco di esperienze, ottima leva per far fronte alla crisi e per essere pienamente consapevoli del proprio potere di acquisto. 

Vi è in "Io leggo l'etichetta" una lista di produttori e di distributori che vi forniscono, così come si leggono le etichette al supermercato, ma senza perdere là in loco del tempo prezioso, tutte le notizie utili.

Una volta che sono chiare, vi potrete orientare meglio attraverso un confronto e una "spesa attiva". Se aprendo la vostra dispensa però vi è un nuovo prodotto, potrete contribuire anche voi alla banca dati, inserendo i dettagli dell'etichetta alla pagina dedicata dell'enciclopedia dei prodotti. 

 

Attenzione ai luoghi comuni 

Non cascate però nell'inganno di credere che uguale provenienza sia uguale prodotto: capita infatti che i prodotti fabbricati nello stesso stabilimento non sono identici, a volte vengono utilizzate materie prime differenti, sebbene gli ingredienti indicati siano gli stessi. 

Il consiglio rimane quello di provare direttamente due prodotti che, in apparenza sono uguali sia per etichetta, che per provenienza che per valori nutrizionali, e di scegliere secondo quello che è il vostro personale gradimento e la vostra valutazione. 

 

Una petizione per non toccare l'indicazione dello stabilimento di produzione in etichetta

la petizione “Nessuno tocchi l’indicazione dello stabilimento di produzione sull’etichetta” e raccolto oltre 30.000 firme per chiedere al Governo Italiano di mantenere l’indicazione dello stabilimento di produzione sull’etichetta dei prodotti italiani e lavorare per estendere tale obbligo anche in Unione Europea.

Alla Petizione hanno aderito le più importanti insegne della GDO italiana tra cui Conad, Coop, Selex, Unes e marchi dell’Industria Italiana come Generale Conserve, Granarolo, Conserve Italia.

 

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