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La discarica di Barricalla inaugura il nuovo parco fotovoltaico

Alle porte di Torino sorge una discarica di rifiuti speciali. Si chiama Barricalla e ora ospita anche un grande parco fotovoltaico.

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©anatthaphon - 123rf

Produrre energia pulita a partire da una discarica di rifiuti speciali. Succede a Collegno, alle porte di Torino, dove sulla discarica di Barricalla, che si estende su una superficie di circa 150.000 metri quadrati, è stato inaugurato un grande parco fotovoltaico.

I duemila moduli fotovoltaici, aggiunti ai 2.925 precedenti, fanno di Barricalla una vera e propria fonte di energia solare capace di produrre 1,9 GWh l'anno, pari al fabbisogno di 3.000 persone (circa 600 famiglie) in dodici mesi.
 

Una discarica nata su una cava di ghiaia

Da oltre 30 anni, Barricalla ospita sostanze pericolose di provenienza industriale o da terreni bonificati. L’obiettivo è quello di accogliere rifiuti che non possono essere più reimpiegati in alcun modo nel ciclo produttivo, smaltendoli in maniera corretta.

Agli inizi degli anni Ottanta, l’area nella frazione Savonera del comune di Collegno, era completamente degradata. La zona ospitava una cava di ghiaia di circa 600.000 metri cubi, utilizzata in particolare per i lavori di costruzione della tangenziale di Torino, che rappresentava un grave rischio per l’integrità della falda acquifera sottostante.

L’abbandono in cui versava l’area era lo scotto da pagare per la sua collocazione a ridosso della periferia del capoluogo piemontese. La Regione Piemonte stava recensendo proprio in quel periodo le aree più degradate del suo territorio, al fine, da un lato, di individuare un sito in grado di ospitare rifiuti industriali speciali e tossico-nocivi e, dall’altro, di presidiare e controllare queste aree.

È allora che la scelta cadde sulla cava di Barricalla, da cui nacque l’omonima società a capitale misto pubblico e privato. Nel 1988 venne inaugurato il primo lotto della discarica.
 

Da allora, sono circa 130.000 le tonnellate che, ogni anno, trovano collocazione nel sito torinese che conta un volume complessivo autorizzato di 1.832.650 metri cubi, articolati in cinque lotti, l’ultimo in attività inaugurato a settembre 2018.

Quando un lotto viene chiuso perché ha raggiunto i volumi autorizzati, si sigilla con teli e argilla e si ricopre con un manto erboso. Proprio su parte dei lotti esauriti sorge il parco fotovoltaico: il primo lotto di pannelli è stato installato nel 2011.

“I rifiuti speciali rappresentano l’ultimo anello della catena dell’economia circolare, non potendo più divenire materie prime-seconde ed essere reimmessi nel ciclo produttivo” spiegano Mauro Anetrini e Alessandro Battaglino, rispettivamente presidente di Barricalla e presidente del Comitato esecutivo della società collegnese.

“Con l’installazione del campo fotovoltaico, vengono circolarizzati, trasformandoli da rifiuti passivi a basi per la produzione di una sorgente di energia pulita”.

Secondo i promotori, l’impianto consentirà di risparmiare 1.120 tonnellate di anidride carbonica ogni anno, con una notevole riduzione dell’impatto ambientale.