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L'accordo tra Spagna e Francia per un corridoio verde

Francia e Spagna hanno stretto un accordo, atteso da tempo, per la costruzione di un gasdotto tra Barcellona e Marsiglia.

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©z0w/123rf.com

La crisi dell’energia costringe a trovare contromisure in fretta. Così, Francia e Spagna hanno scelto di mettere a punto un gasdotto sottomarino che collega Barcellona a Marsiglia. Così facendo, il gas naturale liquefatto (GNL) importato in eccesso da Spagna e Portogallo potrà essere fornito alla Francia e, da lì, ad altri Paesi europei. L’accordo è stato annunciato giovedì 20 ottobre dal primo ministro spagnolo Pedro Sánchez, dal suo omologo portoghese António Costa e dal presidente francese Emmanuel Macron. A riportare la notizia è Euronews.

 

Cos’è il gas naturale liquefatto (GNL)

Ma cos’è il GNL, protagonista di questo progetto? La sigla sta per “gas naturale liquefatto”: si tratta di gas naturale che viene estratto dai giacimenti sotterranei e poi raffreddato a -160 gradi centigradi. Così facendo, passa allo stato liquido e quindi occupa un volume circa 600 volte inferiore.

 

Essendo liquido, il GNL può essere trasportato via nave, conservato in apposite cisterne criogeniche che lo mantengono nelle condizioni ideali. Una volta arrivato a destinazione, deve essere riportato alla forma gassosa attraverso appositi impianti, detti rigassificatori, che possono essere a terra o in mare. 

 

In Italia ce ne sono tre, al largo del Delta del Po, in provincia di La Spezia e al largo di Livorno. Per il prossimo triennio ne sarà attivo anche un quarto, al largo di Piombino, nonostante l’opposizione dei cittadini e dell’amministrazione locale. 

 

Finora il GNL è stato impiegato soprattutto per usi industriali, in particolar modo per impianti particolarmente esigenti come quelli petrolchimici e metallurgici, ma – soprattutto in periodi di carenza di gas – può essere usato anche come combustibile per autobus e mezzi pesanti, oppure per usi civili. Ciò non deve far dimenticare che si tratta pur sempre di un combustibile fossile e, in quanto tale, ha un impatto negativo sull’ambiente e sulla salute.  

 

Dal MidCat al nuovo corridoio verde BarMar

Il GNL è salito in cima alle priorità delle istituzioni da quando la Russia ha chiuso i rubinetti del gas, da cui diversi Paesi europei erano diventati strutturalmente dipendenti. Si spiega così il nuovo accordo stretto tra Francia e Spagna.

 

Si abbassa definitivamente il sipario sul cosiddetto MidCat, il progetto di costruzione di un gasdotto lungo 226 chilometri che avrebbe dovuto collegare Hostalric (in Catalogna) a Barbaira (nel sud della Francia), attraversando i Pirenei. I lavori erano in stallo dal 2019, a causa dei dubbi emersi sui suoi costi e sulla sua redditività futura; la crisi del gas l’ha fatto tornare di attualità, ma i governi hanno preferito accantonarlo in favore del nuovo gasdotto sottomarino, ribattezzato BarMar perché collegherà Barcellona e Marsiglia. 

 

Ci vorranno ancora diversi anni per costruire l’infrastruttura e renderla operativa. In un primo momento trasporterà gas, ricavato appunto dalla rigassificazione del GNL, ma l’intento è quello di rimpiazzarlo appena possibile con gas rinnovabile oppure con idrogeno.