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Puglia, il mare più pulito d'Italia

Con 17 Bandiere blu e il 99,9% delle acque balneabili giudicato di qualità eccellente, la Puglia è la meta ideale per chi vuole lasciarsi alle spalle l'inquinamento delle città e immergersi in un mare cristallino.

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©javarman / 123rf.com

Premiato il mare della Puglia

Il mare pugliese è il più pulito d’Italia. L’incoronazione ufficiale è arrivata dal Sistema nazionale di protezione ambientale ed è stata accolta con entusiasmo dal governatore Michele Emiliano. “Non sempre è stato così, perché ricorderete che la nostra regione in passato era spesso una maglia grigia e qualche volta anche nera da questo punto di vista”, ha dichiarato. “Qui non stiamo tributando il trionfo di qualcuno in particolare, ma di una intera comunità che ha capito che il mare è la sua risorsa più importante in questo momento e con maggiore possibilità di sviluppo”.

 

Lungo i mille chilometri di costa, sono stati individuati 676 tratti destinati alla balneazione, sottoposti a oltre 4mila campionamenti e 9mila test di laboratorio. Il risultato? Il 99,9% delle acque balneabili è stato giudicato di qualità eccellente, battendo la Toscana e la Sardegna (entrambe a quota 98,5%).

 

Diciassette le località insignite della Bandiera Blu per il 2021, eco-label riconosciuta a livello internazionale e assegnata dalla Foundation for Environmental Education: dalle isole Tremiti a Polignano a Mare, da Ostuni alla Baia dei Turchi. Tra le new entry ci sono Bisceglie, Monopoli e Nardò, mente Castro è stata “declassata” rispetto allo scorso anno.

 

Come si monitorano le acque

L’Italia conta 8.300 chilometri di costa. 8.300 chilometri che tra aprile e settembre vengono campionati 32mila volte dalle Agenzie regionali per la protezione dell’ambiente (Arpa) che, insieme all’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), formano il Sistema nazionale di protezione ambientale.

 

Le “pagelle” valide per l’estate 2021 si basano sui dati raccolti tra il 2017 e il 2020 e – secondo quanto disposto dalla direttiva europea 2006/7/CE – suddividono le acque in quattro categorie: eccellente, buona, sufficiente e scarsa.

 

Chi ha in programma una vacanza all’estero – restrizioni anti-Covid permettendo – può consultare una mappa analoga che copre tutt’Europa. Sugli oltre 22mila siti monitorati nel Continente, il 92,6% risulta almeno sufficiente e l’82,8% è stato classificato come eccellente. In Italia, invece, le acque eccellenti e buone sono il 94%. 

 

Ma non è finita qui, perché la Arpa controllano anche fiumi e laghi. Inoltre vanno alla ricerca di batteri (Escherichia coli ed enterococchi intestinali, per la precisione) e di alghe potenzialmente tossiche che, in determinate condizioni, potrebbero dare origine alle cosiddette fioriture (bloom).