Le migliori riserve naturali in Italia
Le riserve naturali italiane non sono solo luoghi da ammirare, ma maestre di lentezza e armonia: visitarle con rispetto, apertura e consapevolezza è un gesto di cura verso se stessi e verso il pianeta.

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Cosa si intende per riserva naturale
Le riserve naturali sono aree protette istituite per conservare habitat, specie e paesaggi di particolare valore ecologico. A differenza dei parchi nazionali o regionali, spesso sono più piccole, ma offrono un contatto diretto e autentico con l’ambiente. Ecco una selezione di riserve naturali distribuite in modo uniforme lungo tutta la penisola, con evidenziati i benefici per il benessere psicofisico, le attività possibili, le buone pratiche da seguire e le indicazioni utili per preparare la visita.
Perché visitare una riserva naturale per il proprio benessere
Immergersi in una riserva naturale significa abbandonare per qualche ora - o anche qualche giorno - il rumore della vita quotidiana per ascoltare il ritmo più lento e autentico della natura. Le riserve naturali non sono solo scrigni di biodiversità: sono luoghi protetti, spesso meno battuti rispetto ad altri, dove la connessione tra essere umano e ambiente torna a essere intima e diretta. Qui è possibile rigenerare corpo e mente, ridurre lo stress, ritrovare il proprio equilibrio interiore e respirare un’aria più pulita, sia letteralmente che metaforicamente.
Riserve da nord a sud: le più suggestive e rigenerative
Lungo tutta la penisola, dalle Alpi alle isole, esistono riserve naturali che custodiscono ambienti unici e preziosi. Di seguito, una selezione di alcune aree protette, ideali per chi cerca quiete, bellezza e riconnessione con la natura.
- Riserva Naturale Pian di Spagna e Lago di Mezzola (Lombardia)
Situata dove la Valtellina incontra la Valchiavenna, tra il Lago di Mezzola e la porzione più settentrionale del Lago di Como, questa piccola pianura di poco meno di 1.600 ettari e posta a circa 200 metri sul livello del mare è classificata come zona umida ed è tra le più importanti d’Europa per la sosta e la nidificazione degli uccelli migratori, grazie alla sua posizione sul corridoio migratorio. Tra canneti, prati allagati e scorci alpini, offre percorsi perfetti per camminate, fotografia naturalistica e birdwatching in pieno silenzio.
- Riserva Naturale Duna Feniglia (Toscana)
Una sottile lingua di terra che collega il colle di Ansedonia al promontorio dell’Argentario, dove il profumo dei pini marittimi accompagna chi percorre i suoi sei chilometri di sentiero tra dune sabbiose, la pineta e la laguna, nella speranza di poter incontrare i daini che qui vivono in libertà. Un ambiente ideale per il ciclismo lento, la meditazione all’ombra e l’osservazione della macchia mediterranea.
- Riserva Naturale Gole del Sagittario (Abruzzo)
Questa profonda gola scavata dal fiume Sagittario e situata nel comune di Anversa degli Abruzzi, in provincia dell’Aquila, inizia dalla diga di San Domenico, nei pressi dell’omonimo eremo. Ospita ambienti rupestri spettacolari e dona rifugio a molti animali selvatici quali lupi, cervi, caprioli, falchi pellegrini, rondini montane, gufi ed anche all’orso marsicano e alla sempre più rara trota appenninica. Qui inoltre non è difficile osservare l’aquila reale. Al suo interno si trovano anche un importante giardino botanico ed un museo, oltre a sentieri e ad un’area pic-nic. È una delle oasi WWF più affascinanti d’Italia, perfetta per escursioni contemplative tra boschi, grotte e cascate.
- Riserva Naturale Regionale Guidata Punta Aderci (Abruzzo)
Un tratto di costa tra i più incontaminati d’Italia - all’interno della costa dei Trabocchi e della ciclovia Adriatica - che si sviluppa dalla foce del fiume Sinello, fino al porto di Vasto (CH), su cui domina il secondo faro più alto d’Italia. Qui si alternano spiagge sabbiose, falesie di 26 metri a picco sul mare e campi coltivati a graminacee, oliveti e vigneti. La riserva include anche la suggestiva spiaggia dei Libertini e quella di Punta Penna, circondata da alte dune e pinete, ed è ideale per camminate al tramonto immersi nella natura mediterranea. Una piccola curiosità: sulla spiaggia di Punta Penna, grazie alla sua particolare angolazione, è possibile ammirare sia l’alba che il tramonto sul mare.
- Riserva Naturale Foce Volturno – Costa di Licola (Campania)
Questa riserva naturale tra Napoli e la provincia di Caserta, occupa una superficie di 1.540 ettari, tra la zona umida delle Soglitelle, le dune costiere e le pinete di Castelvolturno e di Patria, nonché l’Oasi dei Variconi e il lago di Patria. Di grande valore ecologico per la presenza di habitat rari per la nidificazione di uccelli come il martin pescatore, l’upupa, l’airone cenerino, il fenicottero e molti altri, ospita inoltre un gran numero di specie animali legate agli ambienti umidi e sulle sue spiagge vengono registrate diverse nidificazioni di tartarughe.
- Riserva Naturale Marina di Torre Guaceto (Puglia)
Situato nei comuni di Carovigno e Brindisi, questo tratto di costa adriatica tra i più conservati e rappresentativi si estende per 1.800 ettari, con paludi e dune alte fino a 10 metri e una Torre saracena costruita nel 1567 e facente parte del sistema difensivo Torri costiere del Regno di Napoli. Qui è presente un centro di recupero delle tartarughe Caretta caretta, mentre al largo, dove i fondali ospitano praterie di posidonia, nuotano non di rado gruppi di balenottere. L’intera area è gestita secondo criteri di sostenibilità, con attività ecoturistiche, agricoltura biologica e percorsi per camminate o snorkeling a basso impatto.
- Riserva Naturale Orientata Saline di Trapani e Paceco (Sicilia)
Un paesaggio sospeso tra cielo, sale e vento: le saline storiche, i mulini e i fenicotteri rosa rendono questo luogo unico. Si tratta di un’area che si estende per quasi 1.000 ettari nel territorio dei comuni di Trapani, Paceco e Misiliscemi, all’interno della quale si esercita l’antica attività di estrazione del sale marino. La riserva è una importante zona umida costiera della Sicilia Occidentale che offre riparo a numerose specie di uccelli migratori. Sono inoltre presenti numerose specie di insetti rari. Di notevole impatto paesaggistico è la presenza di numerosi mulini a vento di diversi tipi.
Attività naturali da fare: camminate, meditazione, erboristeria
Le riserve naturali sono il luogo ideale per camminate consapevoli: rallentare il passo, prestare attenzione al respiro e ai suoni, senza fretta, magari sperimentando anche i cosiddetti bagni nella foresta (Shinrin-yoku), lasciandosi avvolgere dalla luce che filtra tra gli alberi, dagli odori e dall’umidità del bosco. Sono anche il luogo ideale per praticare meditazione all'aperto, trovando un punto tranquillo dove sedersi, e regalandosi del tempo per osservare e ascoltare. Ma non solo: molte riserve organizzano percorsi con esperti per riconoscere erbe officinali, arbusti e piante commestibili, e sono anche perfette se si vuole scattare delle belle foto naturalistiche, non per accumulare immagini, ma per affinare lo sguardo e la presenza.
Linee guida per un turismo consapevole e rispettoso
- Seguire sempre i sentieri segnati, stando attenti a non danneggiare la vegetazione e non disturbare la fauna.
- Non raccogliere piante o fiori, a meno che non sia espressamente permesso in contesti didattici.
- Silenzio e rispetto: evitare schiamazzi e musica è fondamentale, in quanto il silenzio è parte dell’esperienza.
- Portare con sé i propri rifiuti, per non lasciare traccia del proprio passaggio.
- Sostenere le realtà locali, acquistando prodotti tipici, partecipando a visite guidate, o dormendo in strutture ecosostenibili.
- Informarsi prima di partire su eventuali regole specifiche e orari di accesso.
Quando andare e cosa portare con sé
Ogni stagione è il momento giusto per visitare una riserva naturale, ognuna con le proprie peculiarità: primavera e autunno sono i momenti migliori per camminare, osservare la natura e godere di temperature miti; l’estate può essere perfetta per riserve costiere o lacustri, facendo però sempre attenzione al caldo e agli incendi; mentre l’inverno offre silenzio e paesaggi spogli ma profondi, ideali per meditare e riflettere.
Cosa portare:
- Scarpe da trekking comode
- Acqua in borraccia e snack naturali
- Abbigliamento a strati
- Taccuino o libro
- Binocolo per il birdwatching
- Telo o tappetino per sedersi
- Una piccola borsa per i rifiuti