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Il potere terapeutico delle piante “silenziose”: come l’assenza di profumo influisce sull’equilibrio mentale

Quando pensiamo al benessere legato alle piante, l’immaginazione corre subito ai profumi intensi di lavanda, menta o rosmarino.
Eppure esiste un’altra categoria di piante — le cosiddette “piante silenziose”, prive di fragranza o quasi inodori — che agiscono in modo più sottile, offrendo un diverso tipo di beneficio.

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©Foto di JarkkoPatana su iStock

 

Piante senza profumo: una presenza discreta ma potente

Queste piante non stimolano l’olfatto, ma coinvolgono la percezione visiva e la sensorialità tattile, favorendo calma, concentrazione e introspezione.
Tra queste troviamo piante grasse, felci, pothos, sansevierie, edere e maranta, spesso scelte per la loro capacità di purificare l’aria e armonizzare gli ambienti senza saturarli di odori.
La loro “assenza di profumo” crea una neutralità percettiva, utile per chi è sensibile agli stimoli olfattivi o soffre di emicrania, ansia o ipersensibilità sensoriale.
 

 

Effetti sulla calma mentale e sull’equilibrio interiore

Le piante silenziose aiutano la mente a rallentare.
La loro discrezione visiva e olfattiva induce un senso di spazio mentale vuoto, in cui l’attenzione non è distratta ma centrata.
Secondo alcuni studi di psicologia ambientale, la presenza di piante inodori in casa o in ufficio riduce la frequenza cardiaca e favorisce la coerenza respiratoria, migliorando la concentrazione e la qualità del respiro.
Da un punto di vista simbolico, rappresentano la parte introspettiva e meditativa della natura: invitano al silenzio interiore, alla lentezza, alla presenza.
In naturopatia questo equilibrio tra stimolo e quiete è considerato essenziale per mantenere omeostasi psico-fisica.
 

 

Uso in spazi domestici e terapeutici

Le piante prive di profumo trovano un ruolo importante in:

  • studi professionali, uffici e sale d’attesa, dove creano un ambiente accogliente ma non invadente;
  • camere da letto, dove favoriscono calma e aria pulita (es. sansevieria, che rilascia ossigeno anche di notte);
  • spazi di meditazione e yoga, dove aiutano a mantenere concentrazione e neutralità sensoriale.

Anche in ambienti sanitari o terapeutici, come studi di naturopatia o fisioterapia, le piante silenziose sono ideali per creare armonia visiva e comfort emotivo, senza interferire con l’olfatto dei pazienti.
Integrare alcune piante di questo tipo nella propria casa o studio non è solo un gesto estetico: è un modo per nutrire la connessione con la natura anche attraverso il silenzio.
 

Fonti essenziali

  • Ulrich R.S. View through a window may influence recovery from surgery. Science, 1984.
     
  • Lee M., et al. Indoor plants and psychological well-being. Journal of Environmental Psychology, 2015.
     
  • Settepani M. Manuale di Naturopatia Ambientale. LUMEN Edizioni, 2020.
     
  • Ministero della Salute – Linee guida per la qualità dell’aria indoor.