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I prodotti per la pelle da usare sotto la doccia

Come muoversi nella scelta dei prodotti da usare sotto la doccia. Cosa sono i parabeni, cosa indicano le etichette e come leggerle, come muoversi tra fragranze e allergeni. I consigli per tutti i tipi di pelle che “rivestono” i consumatori consapevoli

I prodotti per la pelle da usare sotto la doccia

Quali sono i prodotti giusti per rispettare la propria pelle sotto la doccia? Come muoversi tra allergeni, parabeni e scadenze?

E' un momento magico, quello che si passa sotto la doccia. Anche metaforicamente, si trascinano via una quantità indicibile di scorie prodotte dal pensiero. Si può fare la doccia vivendola come momento trasformativo per antonomasia.

Il mondo fuori spinge e propone molti prodotti. Eppure quello che scegliamo di portare in casa può essere una vera e propria benedizione manifesta o silenzioso danno.

Ad esempio, c’è da rivedere il mito della schiuma in abbondanza; molto spesso è meglio usare prodotti che non rilascino abbondante schiuma, ma siano piuttosto adatti alla nostra pelle e al cuoio capelluto.

C’è poi tutto la dimensione della fase successiva alla doccia e la scelta di una crema idratante può essere rilevante ai fini della bellezza interiore ed esteriore.  

 

Prodotti per l'idratazione della pelle: quando usarli

Tra gli slogan più in voga c’è quello della crema idratante e levigante che rilascia una freschezza che dura 24 ore. Diffidate. La crema penetra e nutre per un tempo dato. Ciò non vuol dire che le applicazioni devono essere frequenti.

Molti effetti si possono raggiungere combinando l’idratazione che dà la crema con l’idratazione naturale del gesto del bere acqua.

Già da un’ora dall’applicazione il livello di idratazione scende, ma si può lavorare sulla costanza, mantenendo per esempio tre applicazioni all’interno della settimana.

Esistono oli o balsami che si risciacquano sotto la doccia e qui il discorso cambia leggermente: meglio farne un uso saltuario, perché quelli per pelli secche idratano di media un terzo rispetto alle tradizionali creme.

Per essere efficace una crema deve contenere oli, ceramidi, acidi grassi e trigliceridi.

Per pelli normali va bene una crema ad alto contenuto di acqua, per pelli secche ci vuole un prodotto ricco di oli, che aiutano a formare una barriera protettiva in grado di impedire l’evaporazione dell’acqua garantire un’idratazione più profonda e duratura. Sì a prodotti con camomilla o aloe per pelli sensibili: il prodotto deve avere una discreta componente lenitiva.

Vi consigliamo di approfondire il vasto mondo della cosmesi naturale e di farvi orientare dal vostro erborista di fiducia.

 

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Quali prodotti evitare? 

State alla larga da prodotti con componenti acide, alcaline, coloranti, conservanti. Rientrano in quest’ultima categoria i tanto nominati parabeni. Tra i più nocivi: propylparaben e butylparaben.

Si trova in giro anche l’etichetta che indica “Paraben free”: tenete conto che spesso i produttori, per eliminare un’intera tipologia di sostanze, ne inseriscono altre, dannose allo stesso modo. Tenete presente che non tutti i parabeni sono nocivi e la Commissione Europea metterà presto al bando i più pericolosi. 

Se avete acquistato un detergente troppo aggressivo, non sentitevi in obbligo di consumarlo tutto. E’ un peccato, ma va considerata come una lezione. Potete sempre lasciarlo per chi verrà e avrà la pelle magari meno sensibile; specificate sempre che per voi è stato troppo aggressivo, per non far trovare male gli ospiti e rifilar loro qualcosa di nocivo in ogni caso. 

 

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Allergeni e fragranze 

A volte veniamo inebriati dal profumo che si trova in certe creme, ma è tutto illusorio: può essere proprio la fragranza a creare irritazioni, allergie, specie nelle pelli più sensibili.

Per legge gli allergeni più nocivi vanno indicati in etichetta, ma sta a noi saperli riconoscere. L’elenco completo lo trovate ad esempio su Farmacovigilanza.org, sito dedicato alle normative italiane e agli aggiornamenti scientifici, alle interazioni erbe/farmaci, con un'area specifica sulla cosmetovigilanza.

Ricordate sempre che l’ordine degli ingredienti scritti sull'etichetta non è casuale: le sostanze più abbondanti sono in testa e le più scarse in fondo. Non lasciatevi affascinare da diciture come “con olio di argan” o “con olio di mandorle” perché spesso sono presenti in minima parte. La dicitura che si trova spesso nei barattoli 12M, 6M indica la durata in mesi del prodotto dall’apertura della confezione. 

 

Il momento della doccia come rito di trasformazione 

Una volta scelto il prodotto che fa per voi, non sottovalutate il potere della visualizzazione. Che sia un fascio di luce, che le vostre mani siano del colore che sentite vicino alla vostra idea di igiene dell’energia vitale che vi abita, in qualsiasi caso, l’acqua può muovere molto. La doccia è anche un momento di notevole “fucina creativa”.

Il cellulare non va tenuto lontano solo mentre siete sotto la doccia; lasciatelo a distanza anche nei momenti successivi, che sono vere e proprie oasi per stare con se stessi.

Il momento in cui la doccia diventa un rito sceglietelo voi: varia molto a seconda delle persone, in molti casi la si preferisce come prima azione al mattino, in altri dopo la colazione, in altri ancora a fine giornata. Volersi bene è questione di sintonia, ritmo, ascolto. Trovate il vostro personale andamento. E non sottovalutate mai il potere che la doccia ha anche rispetto all’idea di lavaggio interiore. 

 

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