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Scherma: origini, pratica e benefici

Non appena finiti i Giochi Olimpici, come ogni 4 anni impenna l’interesse verso uno sport che è anche un’arte marziale, una disciplina perfetta per temprare corpo, nervi, mente e carattere. Scopriamo qualcosa di più sulla scherma

Scherma: origini, pratica e benefici

Le discipline di spada hanno tutte origine antichissime e si trovano in ogni angolo di mondo. L’arte di duellare secondo regole stabilite risalirebbe ai tempi degli Egizi, dei primi popoli Mesopotamici e delle vallate indovediche.

Greci, Romani e i popoli nordici amavano questo tipo di attività che nel tempo, dopo il Medioevo, si sono raffinate perdendo il loro aspetto più cruento e barbaro, specialmente in luoghi di alta cultura come il Giappone in Oriente e l’Italia, la Francia e la Spagna in Occidente.

È infatti attorno al 1600 che la spada comincia a diventare uno sport per nobili, e sorgono le prime scuole di scherma in Francia e in Olanda. A meta’ del 700 nasce in Inghilterra la prima federazione ufficiale, e come tutti sappiamo, oggigiorno la scherma è una disciplina olimpica tra le più note.

 

Catatteristiche della scherma

La scherma sportiva si compone di 3 differenti discipline che prendono il nome da una differente arma.

La prima è il fioretto: si tratta di un’arma molto leggera, che può colpire solo di punta e non di taglio. Il suo bersaglio valido è molto ridotto - parliamo del torso, collo compreso.

La spada somiglia al fioretto ma è più pesante (di circa 200 grammi), è possibile solo colpire di punta ma stavolta il bersaglio valido è l’intero corpo, mano compresa.

Infine abbiamo la sciabola, arma leggera come il fioretto ma con la quale si può colpire anche di taglio. In questo caso l’intera area al di sopra della cintura è valida, fatta eccezione delle mani.

 

Pratica della scherma

Come detto in apertura, dopo i Giochi Olimpici le scuole di scherma registrano un aumento di iscrizioni, tanto appassionante risulta essere questo sport.

l motivo per cui rimane uno sport di nicchia e molti praticanti rinunciano nel tempo è che basato sulla disciplina, sul raffinare ogni micro riflesso del corpo, sul dominare il carattere e le emozioni, sul ripetere milioni di volte la stessa tecnica e la stessa strategia per assorbirle negli istinti.

Nella scherma l’attacco e la difesa si evolvono e si studiano tecniche di risposta, le finte, gli allunghi, le rimesse, i contrattacchi, gli attacchi combinati, le deviazioni, i cambi di direzioni, lo sfruttare la flessibilità, e quindi la curvatura, della spada. Per imparare ad esprimere la propria personalità con l’arte della scherma, è necessario allenarsi per un po’ di tempo.

 

L'uso delle armi nelle arti marziali

 

Alcuni benefici della ascherma

  • Uno dei grandi benefici dati dalla pratica della scherma è la visione generale, di insieme. Non possiamo permetterci di focalizzarci sui dettagli e i particolari, ogni parte del corpo avversario deve essere tenuta sott’occhio per intuire e quindi anticipare i movimenti. Visione generale, diffusa, periferica, e presenza focalizzata nell’istante.
  • Colpire senza venire colpiti è questione di distanza, per coprire la quale nella scherma si ricorre spesso agli allunghi. Va da sé che per effettuare le tecniche di allungo si debba sviluppare una grande flessibilità, molta potenza di gambe, elasticità delle braccia e della schiena. I glutei, le anche e le spalle risultano punti di forza nel praticante di scherma.
  • Le gambe, appunto tramite la pratica delle tecniche di allungo, diventano molto forti e resistenti, per poter esprimere esplosività per tutta la durata dell’incontro. In un match non si contano gli allunghi, gli attacchi in corsa, le ritirate, i cambi di livello, e le gambe sono sempre in attività, non c’è un attimo di risposo. Questo essere costantemente in allerta è possibile solo grazie a gambe forti, resistenti, allenate, reattive, elastiche.
  • Tramite la scherma si praticano sia esercizi aerobici che anaerobici. Guardiamo bene: scatti di esplosività trattenendo il fiato seguiti da brevi riprese e pause per riaggiustarsi e tornare in posizione. La scherma insegna a rimanere in attività con poca capacità di ossigenazione, e questo implica un allungarsi dei tempi di lavoro dei muscoli prima dell’insorgenza dell’acido lattico. Ciononostante, il sistema cardiocircolatorio è sempre sollecitato da un’attività di base perpetua, tipica degli esercizi aerobici.
  • Impossibile non citare la coordinazione tra i benefici della scherma: non parliamo di uno sport ripetetivo e semplice in cui si ripete per ore un identico movimento, come può essere per il ciclismo. Nella scherma ogni situazione richiede un diverso uso dei muscoli, spesso di tutti i muscoli del corpo. Gambe, torso e braccia devono agire insieme, con armonia, coordinazione e, spessissimo, eleganza.
  • Aggiungiamo: equilibrio, agilità, coordinazione mano-occhio, capacità di concentrazione e di reggere lo stress, improvvisazione e sviluppo del pensiero laterale per risolverei problemi.

 

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