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Fluttuare come i pianeti: il rilassamento nel tai chi

Un massaggio può indurre al rilassamento. Lo stesso può fare la musica, una sinfonia. Ma riuscite a immaginare di massaggiarvi da dentro, far sì che le cellule ricevano nutrimento e la sinfonia diventi un concerto degli organi interni in totale accordo? E tutto questo attraverso il movimento. Scopriamo che legame c’è tra il tai chi chuan e il rilassamento attraverso anche un piccolo esercizio che vi porterà a pensare a voi stessi come foste pianeti.

Fluttuare come i pianeti: il rilassamento nel tai chi

Una persona può fare tai chi chuan e yoga per anni, senza zittire mai la mente e quindi invitando anche le tensioni a livello muscolare a insinuarsi nel corpo. Questo è un peccato, in quanto le discipline millenarie sovracitate sono dei gioielli che splendono se noi stessi decidiamo di farli splendere dentro di noi. 

Ma cos’è che fa la differenza? Perché i benefici arrivano quando la consapevolezza si espande? Qual è il vero legame tra rilassamento e tai chi chuan

 

L’arte marziale e il rilassamento 

Uno pensa all’arte marziale e visualizza il muscolo tosto, duro. Questa immagine andrebbe sostituita con un’altra che evochi fluidità, predisposizione al cambiamento.

Posso dire che i più grandi artisti marziali che ho conosciuto finora hanno una caratteristica: conoscono il rilassamento. Non lo conoscono solo a un livello teorico, bensì lo hanno esperito sui pori e sui pensieri. Dedicarsi all’arte marziale significa sviluppare la capacità di accogliere la variazione. 

La prima variazione tangibile a livello di corpo è il respiro. Il modo in cui respiriamo ci rivela il nostro stato interiore. E’ un piccolo punto di partenza che praticandolo diventa immenso, arriva a coprire, volendolo, una distanza lunga tutta l’esistenza, fino al punto d’arrivo (perlomeno in un’esperienza di esistenza) che è, di fatto, l’ultima esalazione. 

Una brava maestra o bravo maestro di tai chi non potrà non farvi portare l’attenzione al respiro. Più avanti potrà anche fornirvi qualche strumento, qualche tecnica, ma all’inizio tutto sta nello “stare con voi stessi”, per quanto difficile in alcuni momenti sia. 

 

I benefici del tai chi chuan in termini di rilassamento 

In alcuni ambiti il tai chi viene definito come “mobilitazione prima e movimento dopo”. Ciò significa che “a mente muove il ch’i e il ch’i muove il corpo.

Il procedimento quindi parte dagli organi interni e arriva al movimento delle membra. Quel che arriva con la pratica è la leggerezza e la sensibilità per sviluppare la morbidezza al minimo dispendio energetico. Il sangue fluisce meglio, i tendini si rilassano, si evita la tensione. Senza cercare risultati veloci. 

I benefici del tai chi sono prima di tutto a livello renale (ku shen). Quando i reni sono forti, anche i polmoni sono forti.

Il tai chi ha dato grandi risultati anche a livello di deficienze della milza. Quando la milza lavora a fatica, la capacità dello stomaco di assimilare si riduce e la digestione è compromessa. I polmoni in medicina cinese dipendono strettamente dalla milza e la nostra capacità di trasformare il cibo è connessa al vigore dell’energia vitale. La difficoltà di parola o la mancanza di acutezza mentale derivano dall’incapacità dei polmoni di ricevere il nutrimento.

I benefici del rilassamento svolto in uno stato meditativo si hanno a livello di tutti e cinque i visceri (wuzang) che nella medicina tradizionale cinese sono associati agli elementi e sono: polmoni, cuore, fegato, milza, reni. 

 

Pensarsi come pianeti. Un piccolo esercizio di rilassamento 

Questo è un esercizio evocativo che si rifà alla fisica ed evidenzia la stretta connessione tra la scienza, il silenzio interiore e la meditazione in movimento. 

Un pianeta è qualcosa di così grande. E’ sferico, può ruotare. "Se la sua forma non fosse sferica” - scrive Cheng Man-ch’ing - “nonostante la forza del ch’i, non potrebbe non essere sostenuto, né tanto meno le stelle infinite potrebbero fluttuare nello spazio nel loro movimento di rivoluzione”.

Ecco l’esercizio: in stazione eretta, chiudete gli occhi (prima magari è consigliabile finire di leggere questo paragrafo). Dovreste pensarvi come un pianeta. Senza eccedere nella visualizzazione, sentite che il vostro centro tende alla coesione. Come gocce che non perdono la loro rotondità. “La cosiddetta rotondità del tai chi chuan deriva dal suo imitare il Grande Ultimo.

Anche se non avete mai studiato i movimenti, anche se non avete trovato ancora una guida, iniziate, dopo almeno dieci minuti condotti “come foste un pianeta”, a fare un movimento molto piccolo. Come un piccolo movimento che dal centro si espande.

Pensate alla vostra pelle come alla superficie che di fatto tende all’espansione. E tornate nel centro. Dopo altri minuti, quando lo sentite, espandetevi di nuovo. Potete farlo muovendo passi, anche se da principio sarebbe meglio tenere la mente acuta e dedicarsi a un movimento piccolo piccolo. 

Ciò che è molto vero è che l’essenza, la funzione della pratica taoista corrisponde al mistero del mondo naturale. 

Siate maestosi come le migliaia di stelle che vedete a occhio nudo, ovvero le frazioni infinite di quel che esiste. Siate consapevoli dello “spazio infinito in sé, la profondità e la quiete che permettono a tutta questa magnificenza di esistere. […] E il miracolo più grande è questo: quella pace e quella vastità che permettono all’universo di esistere non sono solo là fuori, nello spazio. sono anche dentro di noi. Quando siamo completamente e totalmente presenti, lo conosciamo come spazio quieto interiore dell’assenza di mente. Dentro di noi, esso si estende in profondità, non in ampiezza“. Sono parole di Eckhart Tolle (“Il potere di adesso”). 

Siamo tutti molto ricchi. Possiamo lasciar entrare il rilassamento, ovvero, abbiamo - o meglio, possiamo darci - la capacità di andare in profondità.

 

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