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Brazilian Jiu Jitsu: fisico e QI

Recenti studi sullo sviluppo del quoziente intellettivo dovuto alla pratica di un'arte marziale come il Brazilian Jiu Jitsu discreditano il vecchio detto «gioco di mano, gioco di villano» e il diffuso pregiudizio che certe discipline di combattimento siano adatte alle persone con un'intelligenza rozza o scarsa. Scopriamo i benefici del Brazilian Jiu Jitsu sul QI.

Brazilian Jiu Jitsu: fisico e QI

Il Brazilian Jiu Jitsu, o BJJ, non è solo una versione brasiliana del Jiu Jitsu giapponese. Scopriamo di più su quest'arte marziale.

 

Origine del Brazilian Jiu Jitsu

All'inizio del secolo scorso gli immigrati giapponesi importarono le arti marziali del Sol Levante in Sud America, specie in Brasile, dove iniziarono ad insegnare anche ai non giapponesi.

La caratteristica che differenzia maggiormente il Jiu Jitsu giapponese da quello brasiliano riflette i caratteri dei due paesi: in Giappone esiste un concetto chiamato ippon, ovvero una tecnica definitiva che mette fine al combattimento perché entrambi i contendenti sanno che se fosse stata applicata in un contesto reale avrebbe portato alla vittoria, e ciò viene sportivamente e onorevolmente riconosciuto da entrambi; in Brasile invece, non esistono regole non scritte basate su un accordo onorevole e vige la cosiddetta malandragem, ovvero l'arte di arrangiarsi, di approfittare, di prendere ogni possibile vantaggio con malizia, indispensabile per la sopravvivenza in contesti poveri, duri e spesso selvaggi.

Pertanto in Brasile il combattimento non finisce con la proiezione a terra ma prosegue perché i contendenti proveranno con ogni malizia e furberia a continuare il combattimento. Si sviluppa così la lotta a terra, dove si possono affrontare per molto tempo cercando di guadagnare con ingegno e intuito una posizione dominante o una sequenza di mosse che portino alla sottomissione dell'avversario.

 

I benefici del Jiu Jitsu brasiliano

I benefici del Jiu Jitsu non sono solo fisici, ma è un arte marziale che sviluppa capacità psichiche e di gestione delle emozioni. Ecco nello specifico quali.

 

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Intelligenza multipla

È interessante analizzare i benefici mentali del BJJ dal punto di vista dell'intelligenza multipla, concetto coniato dallo psicologo Gardner negli anni '80, notando così un incremento intellettivo in varie aree di competenza nei praticanti di BJJ.

 

Intelligenza linguistica

Si sviluppa poiché per apprendere le tecniche è indispensabile focalizzarsi sulle spiegazioni dell'istruttore, che in genere, per via del compito che deve svolgere, deve possedere un'ottima padronanza di linguaggio, chiaro ed efficace.

 

Intelligenza matematica

Le tecniche di BJJ possono essere descritte e concepite tramite degli schemi, delle sequenze, delle ramificazioni logiche, pertanto il praticante svilupperà la capacità di raggruppare le mosse per gruppi e «famiglie» in modo da migliorare la loro applicazione.

 

Intelligenza spaziale

Spesso nella lotta a terra si assumono posizioni intricate, complesse, inusuali e non ci si può affidare alla sola vista per orientarsi; pertanto si sviluppa una superiore percezione dei corpi nello spazio e dei loro movimenti dinamici, prevedendone i percorsi e decidendo se assecondare od ostacolarne le dinamiche.

 

Intelligenza interpersonale

Per progredire nel BJJ è indispensabile lavorare con differenti persone, parlare con loro dei problemi, sviluppare rispetto ed empatia.

 

Intelligenza intrapersonale

Dopo gli esercizi e gli sparring è normale focalizzarsi sui propri punti deboli da migliorare, fare continua autoanalisi, rivedere le proprie prestazioni, scoprendo tuttavia l'inutilità di compararsi con gli altri.

 

Intelligenza corporeo cinestetica

Il BJJ è uno sport esigente la cui pratica permette al corpo di sviluppare diversi tipi di destrezza, di saper sfruttare a proprio vantaggio i punti deboli, a migliorare atleticamente e a perseguire con ogni singola mossa degli obiettivi multipli, come ad esempio un attacco ed una difesa, esattamente come avviene per gli scacchi.

 

Memoria

Nel BJJ le mosse e le combinazioni sono pressoché infinite e per ricordarle tutte in situazioni di stress è importante sviluppare una memoria ferrea.

 

Capacità strategiche

Combattendo scopriremo sulla propria pelle che le capacità strategiche sono spesso più importanti della forza; pertanto l'intuito, la creatività, il tempismo e capacità di indurre l'avversario in errore sono alcune delle capacità che svilupperemo maggiormente.

 

Gestione delle frustrazioni

Impareremo che le frustrazioni sono un segno di crescita e di bisogno di cambiare prospettiva, esse testimoniano che siamo in cammino, in evoluzione, e possono spingerci a fare i passi giusti se sappiamo prenderle positivamente come sensazioni motivazionali invece che farci svilire e deprimere: "una cintura nera è una cintura bianca che non si arrende mai".

 

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Immagini | en.wikipedia.org