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La curcuma, tra medicina ayurvedica e medicina occidentale

Una spezia che nasconde delle grandi potenzialità ancora da scoprire completamente: la curcuma

La curcuma, tra medicina ayurvedica e medicina occidentale

Un luminosissimo color giallo intenso contraddistingue la curcuma, una spezia diffusissima in tutto in sub-continente indiano.

A regalarle questa calda sfumatura è una sostanza denominata curcumina; il suo sapore deciso e pungente è invece dovuto invece alla presenza di turmerone.

Dalla lavorazione della pianta si ricava una polvere sottile che è il modo più frequente nel quale la si commercia perché estremamente versatile e modulabile; più raramente e per tutt’altri scopi, si utilizza in capsule per il cui uso si rimanda al consiglio del medico.

Fatta la presentazione ufficiale, vediamo di approfondire la conoscenza di questa spezia dalle mille proprietà!

 

La curcuma nella medicina ayurvedica

La curcuma è molto nota in India, basti pensare che è uno degli ingredienti del famosissimo curry.

Nella medicina ayurvedica essa è considerata un eccellente antisettico e un fantastico antiossidante.

È interessante il suo utilizzo quale antinfiammatorio del tubo digerente e antispasmodico nonché protettore del fegato e equilibratore dei livelli di colesterolo.

Valida è anche la sua azione cicatrizzante e infatti viene impiegata per curare ferite, punture e scottature. A livello estetico, è considerata amica della pelle tanto da essere un ingrediente di molte maschere e creme di bellezza, e utilizzata anche per preparare il decotto alla curcuma, utile contro le infiammazioni della pelle.

L’ayurveda classifica il gusto di questa spezia come piccante, astringente e amaro e la considera nel complesso un ottimo bilanciatore dei dosha: il suo potere riscaldante agisce su Kapha e Vata, il suo sapore amaro su Pitta.

 

Prova la tisana depurativa al tarassaco e curcuma

 

La curcuma nella medicina tradizionale

Se nella medicina ayurvedica l’uso della curcuma si perde nella notte dei tempi, la medicina occidentale ha scoperto relativamente da poco questa spezia, fino a qualche secolo fa rara alle nostre latitudini.

Sulla rivista Cancer Prevention Research è stato recentemente pubblicato uno studio riguardante le proprietà anticancerogene della curcuma.

Più precisamente, una ricerca condotta dall’università di Lousville (Usa) ha dimostrato che, nella cura del cancro al seno, la curcumina è in grado di ridurre le dimensioni del tumore negli animali da laboratorio e di rallentare la riproduzione delle cellule cancerogene.

Risultati analoghi sono stati raggiunti da un gruppo di ricercatori del New Jersey in merito all’impiego di questa spezia nella cura del tumore alla prostata.

Spostandoci al di qua dell’Atlantico, gli studi del CNR di Catania in collaborazione con il Chemical College di New York e l’università di Pavia hanno dimostrato che gli antiossidanti presenti nella curcuma contrastano l’insorgenza di problematiche legate all’invecchiamento del cervello, come per esempio l’Alzaheimer.

 

Potenziali speranze da approfondire

Le ricerche condotte finora evidenziano risultati molto promettenti in merito all’utilizzo terapeutico della curcuma.

Ci si augura che queste allettanti premesse stimolino ulteriori studi effettuando così un simbolico ricongiungimento tra medicina tradizionale e medicina ayurvedica.

 

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Per approfondire:

> Tutte le spezie e le loro proprietà

> Le proprietà, l'uso e le controindicazioni dell'olio essenziale di curcuma

> Le proprietà e l'uso della tintura madre di curcuma

> Calorie della curcuma