Cos’è l’ASMR e come funziona
Recentemente l’ASMR è diventato popolare grazie a piattaforme come YouTube, TikTok o Twitch, dove migliaia di creator realizzano appositamente video pensati per indurre rilassamento attraverso suoni particolari come per esempio il suono che si produce quando si tagliano i capelli, oppure quando si spezza qualcosa di croccante o una barretta di cioccolato, o il rumore di una caramella che viene scartata… Ma che cos’è e come funziona?

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©Foto di Jacob Wackerhausen su iStock
- Che cos’è l’ASMR e come funziona
- I benefici dell’ASMR su stress, ansia e insonnia
- ASMR e stimolazione sensoriale: cosa dice la ricerca
- Quando usarlo: situazioni quotidiane e pratiche di rilassamento
- Attenzione e limiti: non è una terapia, ma può aiutare
Che cos’è l’ASMR e come funziona
L’ASMR, acronimo di Autonomous Sensory Meridian Response (in italiano: risposta autonoma del meridiano sensoriale), è il fenomeno per il quale alcune persone – ma non tutte – provano una sensazione piacevole e rilassante in risposta a stimoli specifici, visivi e uditivi: è una sensazione di “formicolio piacevole” – così viene descritto - che parte dalla testa e si diffonde lungo il collo e la schiena e che è accompagnata da uno stato di rilassamento mentale. Chi desidera avvicinarsi a questa pratica, può facilmente esplorare le migliaia di contenuti disponibili online tra video o audio, che propongono esperienze differenti: sussurri, suoni delicati come il fruscio della carta, il ticchettio delle dita, il rumore della pioggia, o la simulazione di situazioni rassicuranti, come una visita dal medico o una sessione di cura personale.
Il segreto è ascoltare le proprie reazioni e identificare i "trigger" – ovvero gli stimoli sonori o visivi – più adatti, quelli che più di altri generano sensazioni piacevoli e rilassanti: è importante scegliere contenuti adatti alle proprie preferenze sensoriali, poiché ciò che rilassa una persona potrebbe non avere lo stesso effetto su un’altra.
I benefici dell’ASMR su stress, ansia e insonnia
Per molte persone, l’ASMR rappresenta un modo accessibile, naturale e non farmacologico per migliorare il proprio benessere mentale e fisico. Molte persone ricorrono ai video ASMR per trovare sollievo dallo stress quotidiano o per calmare l’ansia, oppure addirittura per contenere la depressione; c’è chi l’utilizza come sottofondo per aumentare la concentrazione durante lo studio o il lavoro; altri ancora vi ricorrono per addormentarsi più facilmente, come fosse un sonnifero naturale, grazie alla capacità di questi stimoli di rallentare i pensieri e preparare la mente al riposo.
Infine alcuni usano l’ASMR come una sorta di “automedicazione” complementare in caso di cefalea, insonnia e dolore cronico.
Sebbene i benefici possano variare da persona a persona – e non tutti siano inclini a sperimentare sensazioni piacevoli, tanto che alcuni provano fastidio o eccitazione - le testimonianze sono spesso molto positive. I contenuti ASMR – video o audio – sono infatti diventati una risorsa molto popolare, per ottenere benefici simili a quelli della meditazione o delle pratiche di mindfulness.
ASMR e stimolazione sensoriale: cosa dice la ricerca
Secondo la scienza, l’ASMR sembra funzionare come una sorta di “carezza per il cervello”: attiva aree legate al benessere, calma i pensieri e migliora l’umore. Anche se la ricerca è ancora agli inizi, le prime evidenze indicano che questa esperienza può davvero influenzare il corpo e la mente in modo positivo, benchè non tutti riescono a sperimentare questa sensazione: si tratta infatti di un’esperienza soggettiva e molto variabile da persona a persona.
Ma perché l’ASMR rilassa? Secondo uno studio dell’Università di Winnipeg, quando si ascoltano suoni tipici dell’ASMR (come sussurri, fruscii o tocchi leggeri), si attivano aree del cervello legate al piacere, all’emozione e alla socialità. Si è anche notata una riduzione dell’attività mentale legata a pensieri stressanti, come quelli sul futuro o sulle preoccupazioni quotidiane: in altre parole è come se l’ASMR aiutasse il cervello a “spegnere” il chiacchiericcio mentale, a rallentare e a concentrarsi sul momento presente, facilitando calma e rilassamento. Un ulteriore studio dell’Università di Sheffield ha evidenziato che l’ASMR può abbassare la frequenza cardiaca e aumentare le emozioni positive, in quanto alcune aree cerebrali coinvolte sono le stesse attive durante esperienze di contatto fisico o momenti di piacere. In particolare, si attiva anche la corteccia prefrontale, una zona che gestisce le relazioni sociali e l’empatia: è qui che agisce anche l’ossitocina, l’ormone legato alla felicità e al senso di vicinanza con gli altri.
Come abbiamo accennato, non tutti reagiscono all’ASMR allo stesso modo, tanto che alcune persone provano fastidio o eccitazione, con un aumento del battito cardiaco. Secondo gli studiosi, questo dipende anche dalla personalità: chi è più empatico, aperto alle esperienze e incline a legami affettivi stretti tende a rispondere meglio all’ASMR.
A tal proposito, un altro studio, sempre dell’Università di Winnipeg, ha collegato l’ASMR a due tratti in particolare: il nevroticismo - ovvero una tendenza a sentirsi più ansiosi, emotivi e sensibili agli stimoli – e l’introversione - che porta a una maggiore attenzione al proprio mondo interiore. Le persone con questi tratti sarebbero più consapevoli delle sensazioni del proprio corpo e quindi più predisposte a sperimentare l’ASMR in modo intenso. Tuttavia, ogni individuo risponde agli stimoli in modo diverso: un suono può rilassare profondamente una persona e risultare neutro o sgradevole per un’altra.
Quando usarlo: situazioni quotidiane e pratiche di rilassamento
Uno dei punti di forza dell’ASMR è la semplicità con cui può essere sperimentato: bastano uno smartphone, un paio di cuffie e qualche minuto di tranquillità per iniziare.
L’ASMR può essere integrato in diversi momenti della giornata: al mattino, per iniziare con un momento di calma prima di affrontare lo stress quotidiano; durante le pause dal lavoro o dallo studio, per ritrovare la concentrazione e distendere i nervi; alla sera, come rituale per favorire l’addormentamento e migliorare la qualità del sonno. Oppure in modo estemporaneo, nei momenti di ansia o disagio, per aiutare il corpo e la mente a recuperare uno stato di equilibrio emotivo. Alcune persone lo utilizzano anche durante la meditazione o lo yoga, o come sottofondo per ridurre il rumore mentale nei momenti di solitudine o stress.
Attenzione e limiti: non è una terapia, ma può aiutare
L’ASMR si configura come una piccola pratica di auto-cura alla portata di tutti, senza effetti collaterali, personalizzabile e rispettosa dei tempi e delle sensibilità individuali, che può diventare un modo gentile e consapevole per prendersi cura di sé.
Pur offrendo benefici percepibili, l’ASMR non deve però essere considerato un trattamento medico o psicologico: non sostituisce le terapie tradizionali per i disturbi d’ansia, la depressione o l’insonnia, ma può rappresentare un utile complemento, soprattutto per chi cerca strategie di autoregolazione emotiva o tecniche di rilassamento.