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Come si applica l'agopressione

L’agopressione non ha nulla a che vedere con gli aghi, bensì con gli “Ago punti”, ovvero i punti dei meridiani di medicina tradizionale cinese, che vengono trattati dal terapista col solo ausilio delle dita e addirittura sopra i vestiti della persona che sta ricevendo

Come si applica l'agopressione

Al di là della parola “Ago” che inizialmente può spaventare, l’agopressione non ha nulla a che vedere con gli aghi, bensì con gli “Ago punti”, ovvero i punti dei meridiani di medicina tradizionale cinese, che vengono trattati dal terapista col solo ausilio delle dita e addirittura sopra i vestiti della persona che sta ricevendo. Si tratta quindi di una pressione rispettosa quanto precisa su determinati punti che la medicina tradizionale cinese già migliaia di anni fa aveva codificato e che nuovi studi hanno rivalorizzato per aiutare a ritrovare l’armonia e il benessere che per qualsiasi ragione in un determinato momento della nostra vita abbiamo smarrito. L'agopressione, per facilitare la crescita individuale, applica:

Tocco

Respiro

Amore

Luce della coscienza

Attraverso la liberazione e il bilanciamento dei punti (dei meridiani degli organi associati) si facilita un maggiore equilibrio, vitalità, forza e benessere del corpo,mente,spirito. Non si fa mai soppressione, ma come ci insegna l'Omeopatia, si risveglia la vis Vitalis del soggetto, per cui non c'è alcuna controindicazione all'utilizzo dell'agopressione durante l'assunzione di un rimedio omeopatico.

 

Tocco

Toccare un essere umano è un atto sacro, perché non agiamo solo sul corpo fisico, ma anche sui corpi emozionale, mentale e spirituale e le nostre mani possono essere miracolosi strumenti di guarigione nell'aiutare l'energia del ricevente a fluire nuovamente in modo armonioso. Il nostro tocco da terapista comunica “empatia”. Il nostro tocco compassionevole dice: “Sei importante e mi prendo cura di te”. Il nostro tocco sensibile significa: “Ho rispetto per il tuo sentire”.

Respiro

Possiamo usare il nostro respiro - e invitare anche la persona che stiamo trattando a fare altrettanto - per portare più Qi, più energia a un punto o un’area dove sentiamo che ce n’è bisogno. Se c’è un punto teso, particolarmente doloroso, possiamo chiedere di portare lì la consapevolezza del respiro, come se potesse “respirare” attraverso il punto.

 

Amore - Purezza di Cuore

C’è una connessione profonda tra noi e colui che stiamo per trattare, a livello del chakra del cuore. È come se attraverso lo scorrere dei canali energetici di Cuore e Pericardio, che scendono lungo le braccia sino alle mani, la nostra consapevolezza giungesse sino all'altro. È qui che nasce la vera compassione.

Luce della coscienza - Chiarezza di mente

Possiamo usare il nostro Terzo Occhio, il chakra della fronte, per illuminare ancor più la coscienza, portando attenzione a tutto ciò che emerge dal processo del ricevente (sintomi, emozioni, immagini), possiamo aggiungere potere, sostenendo il suo “processo”.

 

Immagine | Wikipedia