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Bambini prematuri: le cause e la prevenzione

Il 17 novembre si è celebrata la Giornata mondiale del bambino prematuro. Vediamo perché è importante porre l’attenzione sul problema della prematurità, quali sono le cause, come prevenirle e qualche dato

Bambini prematuri: le cause e la prevenzione

Giornata mondiale del bambino prematuro 2014

La Giornata mondiale del bambino prematuro, celebrata lo scorso 17 novembre, ha posto l’accento sull’importanza della prevenzione, sulla necessità di avere punti nascita sempre più attrezzati per affrontare questi casi e sul bisogno di un’adeguata assistenza post-ospedaliera.

Si è cercato di attirare l’attenzione soprattutto sui nati da parto estremamente pretermine, cioè prima delle 28 settimane. Questi neonati manifestano immaturità più o meno gravi a organi e apparati, pertanto sono particolarmente fragili e necessitano di una maggiore attenzione e cure intensive specifiche.

 

Cause e prevenzione della prematurità

Purtroppo, il fenomeno della prematurità, anche grave, è in aumento e incide pesantemente sulla qualità della vita dei bambini e delle loro famiglie, oltre che sui costi sanitari. Conoscerne le cause aiuta nella prevenzione, elenchiamo dunque quelle più comuni:

  • patologie della gestante, soprattutto ipertensione, diabete e infezioni;
  • anomalie anatomiche dell’utero;
  • gravidanza gemellare e gravidanza indotta;
  • età della gestante inferiore a 20 anni e superiore a 38;
  • alcolismo;
  • tabagismo;
  • uso di droghe.

Com’è evidente, alcuni fattori di rischio non possono essere prevenuti, ma su altri si può fare molto, soprattutto seguendo uno stile di vita sano e una dieta equilibrata e nutriente.

Il Ministro della salute Beatrice Lorenzin, in un’intervista rilasciata all’ANSA sulla Giornata mondiale del bambino prematuro ha affermato:

"È estremamente importante realizzare tre cose: la prima è l'assistenza e la prevenzione durante la gravidanza, evitando fattori di rischio ed elementi che possono creare problemi al feto come il fumo o l'alcol, e utilizzando l'acido folico, tema al centro di una campagna in atto. E farsi seguire dal proprio ginecologo per una corretta alimentazione e tutti gli esami clinici da fare. Il secondo elemento importante, è proprio il momento del parto, con riferimento alla sicurezza della rete di ostetricia e ginecologia. Per questo, io insisto in modo molto forte sulla chiusura dei punti nascita non appropriati, la realizzazione di una rete di neonatologia-rianimazione e anche di trasporto veloce per i bambini prematuri laddove sia necessario, una rete che sia efficiente in tutto il Paese. Il terzo elemento è poi quello dell'assistenza nella post ospedalizzazione, perché il bambino va seguito anche quando torna a casa".

 

Qualche dato sui bambini prematuri

Ogni anno, in Italia, circa 50.000 bambini vengono alla luce prematuramente, cioè prima della trentasettesima settimana. Il 2% di questi nasce prima della trentaduesima settimana, in un’epoca gestazionale in cui il rischio di mortalità è elevatissimo; si pensi che al di sotto delle trenta settimane di gestazione la mortalità è pari al 30-25% dei casi, e i bambini che sopravvivono sono fortemente a rischio di disabilità più o meno gravi, inversamente proporzionali all’età gestazionale.

In Europa, i nati prematuri sono circa 500.000 l’anno.

 

Per approfondire:

> Vai al sito in inglese della fondazione europea per la cura dei bambini prematuri

 

Immagine | Time