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Rimedi naturali per la fame nervosa

La fame nervosa è un impulso alimentare scatenato da emozioni come stress, ansia o frustrazione, più che da reali bisogni fisiologici. Ristabilire un equilibrio tra mente, corpo ed emozioni per ritrovare un rapporto consapevole e sereno con il cibo è la soluzione per combatterla

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Che cos’è la fame nervosa


La fame nervosa (o fame emotiva) è un impulso ad alimentarsi non dettato da reali necessità fisiologiche, ma da uno stato emotivo alterato: stress, ansia, noia, frustrazione o bisogno di consolazione. A differenza della fame fisiologica, che aumenta gradualmente e può essere soddisfatta con qualsiasi cibo nutriente, la fame nervosa si manifesta in modo improvviso e
selettivo, spesso orientandosi verso alimenti ipercalorici, dolci o salati, altamente gratificanti sul piano sensoriale.
Dal punto di vista naturopatico, la fame nervosa rappresenta un segnale di sconnessione tra mente, corpo ed emozioni, spesso correlata a squilibri energetici e carenze nutritive. È un meccanismo di compensazione che va accolto e compreso, non represso.

 

 

Le cause emotive e ormonali

Le radici della fame nervosa sono molteplici. Tra le cause emotive, troviamo:

  • Stress cronico, che innalza i livelli di cortisolo, un ormone che stimola l’appetito.
     
  • Ansia e frustrazione, che innescano il bisogno di gratificazione immediata.
     
  • Abitudini apprese: per molte persone il cibo è stato sin dall'infanzia un premio, una distrazione o un conforto.

Sul piano ormonale, squilibri nei livelli di serotonina, dopamina e grelina (ormone della fame) possono accentuare il desiderio di cibo, soprattutto zuccheri. Anche un’alimentazione povera di nutrienti essenziali può contribuire al circolo vizioso fame-emozioni.
In ottica naturopatica, è importante considerare anche il terreno costituzionale, il livello di vitalità dell’individuo e la capacità del sistema nervoso di adattarsi agli stimoli ambientali.
 

 

Piante calmanti e stabilizzanti

 

Fitoterapia e gemmoterapia offrono un valido supporto nel riequilibrio emotivo e nella regolazione
degli impulsi alimentari:

  • Rhodiola (Rhodiola rosea): adattogeno utile per chi tende a mangiare in risposta allo stress.
     
  • Ficus carica gemmoderivato in sineriga con Tilia Tomentosa: Il Ficus regolarizza l’asse neuro-digestivo, utile in caso di fame nervosa associata a disturbi dello stomaco. La Tilia è un ottimo rilassante del sistema neurovegetativo, indicato in soggetti iperattivi o ansiosi.
     
  • Griffonia simplicifolia: ricca di 5-HTP, è utile per aumentare i livelli di serotonina in modo naturale, con effetti positivi su umore e fame emotiva. Va utilizzata con cautela e sotto controllo di un professionista, soprattutto in caso di assunzione di farmaci.
     
  • Ashwagandha (Withania somnifera): adattogeno ayurvedico dalle proprietà tonicorilassanti, utile nei casi di fame nervosa associata a ansia, insonnia e astenia psico-fisica. Ottima in soggetti debilitati o sottoposti a forte stress.

È importante personalizzare la scelta delle piante, preferendo formulazioni in tisana o in gocce (tintura madre o gemmoderivato), seguendo le indicazioni di un professionista esperto in naturopatia.

 

Cosa mangiare per ridurre gli attacchi

 

Una corretta alimentazione può svolgere un ruolo fondamentale nel regolare l’appetito, sostenere l’umore e prevenire gli episodi di fame nervosa. In particolare, una dieta ricca di nutrienti funzionali aiuta a stabilizzare la glicemia e a ridurre gli sbalzi emotivi che possono innescare l’alimentazione
impulsiva.

 

  • Proteine vegetali di qualità, come legumi (ceci, lenticchie, fagioli), tofu, tempeh, edamame, contribuiscono a prolungare il senso di sazietà e a sostenere la produzione dei neurotrasmettitori responsabili del benessere mentale.
     
  • Fermentati vegetali (crauti crudi, miso, kefir di cocco): migliorano la flora intestinale, che ha un ruolo chiave nella regolazione dell’umore.
     
  • Grassi buoni e omega-3 di origine vegetale, presenti in semi di lino (preferibilmente macinati al momento), semi di chia, noci e semi di canapa, aiutano a modulare l’infiammazione di basso grado e supportano l’equilibrio del sistema nervoso centrale.
     
  • Alimenti ricchi di triptofano, come semi di zucca, fiocchi d’avena, banana, cacao crudo e anacardi, facilitano la produzione naturale di serotonina, l’“ormone del buonumore”.
     
  • Verdure a foglia verde scuro, tra cui spinaci, bietole, cavolo nero e lattuga romana, forniscono magnesio, clorofilla e altri micronutrienti utili per il rilassamento e la regolazione dell’asse psico-neuro-endocrino.
     
  • È utile evitare zuccheri raffinati, farine bianche e junk food ultra-processato, che alterano i meccanismi di fame e sazietà e favoriscono la dipendenza da cibo.


Dal punto di vista naturopatico, è consigliato strutturare l’alimentazione in 3 pasti principali e 1–2 spuntini equilibrati, privilegiando la varietà dei colori, la stagionalità e la freschezza degli alimenti. Il momento del pasto dovrebbe essere vissuto con presenza, in un ambiente sereno, come un vero e proprio atto di cura e radicamento, capace di ristabilire un dialogo consapevole con il proprio corpo.

 

Strategie comportamentali per non ricaderci

 

Il lavoro sulla fame nervosa non può essere solo alimentare o fitoterapico: è essenziale intervenire anche sul piano comportamentale ed emozionale, per evitare le ricadute. Ecco alcune strategie utili:

  • Tenere un diario alimentare-emozionale, per riconoscere i pattern ricorrenti.
     
  • Mindful eating: mangiare con consapevolezza, rallentando, masticando bene, ascoltando fame e sazietà reali.
     
  • Coltivare attività gratificanti: spesso si mangia per noia o frustrazione. Riempire la giornata con stimoli creativi (arte, lettura, natura) aiuta a soddisfare il bisogno di piacere in modo sano.
     
  • Lavorare sull’autostima e sull’autoascolto: la fame nervosa è spesso il sintomo di un vuoto più profondo. Il percorso naturopatico può integrare tecniche di riequilibrio emozionale, come i fiori di Bach, la riflessologia plantare, la respirazione consapevole o il lavoro sul sistema dei meridiani.
     
  • Attività fisica regolare, anche moderata, utile per scaricare tensioni e aumentare endorfine


La fame nervosa è un segnale importante che merita ascolto, non giudizio. Grazie a un approccio integrato che unisce alimentazione vegetale equilibrata, fitoterapia, supporto emotivo e consapevolezza comportamentale, è possibile ritrovare un rapporto più sereno con il cibo e con se stessi. Il percorso richiede tempo, ma offre risultati profondi e duraturi.
 

Bibliografia

  • G. Giannelli, Il grande libro della nutrizione naturale, Red Edizioni, 2016.
  • E. Mindell, Herbal Rx, Fireside, 2002.
  • A. Brigo, Fitoterapia e piante medicinali, Tecniche Nuove, 2004.
  • M. Murray & J. Pizzorno, Manuale di Medicina Naturale, Edizioni Mediterranee, 2003.
  • J. Teitelbaum, From Fatigued to Fantastic, Avery, 2007.
  • V. L. Baranski, Nutrition and Mental Health, Springer, 2021.