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Materassi in lattice: 3 falsi miti da sfatare

Il lattice impiegato nella realizzazione dei materassi e dei guanciali è un materiale che ormai conosciamo da anni, e insieme all'infinità di informazioni su memory foam, molle, molle insacchettate, rivestimenti in materiali particolari eccetera ormai il web è saturo di informazioni contrastanti e, purtroppo, non sempre verosimili o corrette.
Con questo articolo quindi andiamo a sfatare alcuni falsi miti e leggende sul lattice.

Materassi in lattice: 3 falsi miti da sfatare

Il lattice fa la muffa?

NO
! I materassi in lattice sono prodotti tramite un procedimento di vulcanizzazione: in estrema sintesi, il lattice liquido viene lavorato fino a diventare una schiuma e poi viene lasciato solidificare tramite essiccazione, perdendo quindi tutta l’acqua in eccesso. Se i materassi sono prodotti rispettando le corrette tempistiche e procedure, potranno garantire l’elevata traspirabilità (che è tra l’altro una caratteristica distintiva del lattice).

Questa leggenda metropolitana¸ purtroppo, trova però il suo fondo di verità nel primo periodo di boom produttivo del lattice: infatti, quando ha cominciato a fare la sua comparsa nel mondo dei materassi, la domanda di questo materiale naturale e innovativo superò di gran lunga l’offerta. Con una richiesta così alta le tempistiche produttive venivano ridotte all'osso e in alcuni casi l’errore è stato proprio questo, causando la produzione di materassi non ancora completamente essiccati e quindi a rischio di muffa.

Le corrette tempistiche
variano in base alla densità della schiuma di lattice prodotta con la vulcanizzazione e all'altezza della lastra che comporrà il materasso, per cui è sempre meglio chiedere al proprio rivenditore e approfondire l’argomento, anche se ormai il rischio che si verifichi una situazione simile è ormai inverosimile. Se non sai a chi rivolgerti, il sito di questo produttore di materassi in lattice è molto ben dettagliato.

   
Bisogna girarlo più spesso degli altri materassi!

Assolutamente NO.
Facendo seguito anche a quanto appena esposto, capiamo in fretta perché i materassi in lattice di alta qualità non abbiano bisogno di essere girati spesso come si pensa. È necessario però fare una precisazione: quando dormiamo e a noi sembra di non fare nessuna attività, in realtà espelliamo comunque sudore, ovviamente in quantità ridotte, che entra a contatto con lenzuola, copri materasso, e infine il materasso stesso. Quando però la mattina ci alziamo e magari apriamo anche le finestre per cambiare l’aria, tutta l’umidità accumulata ha modo di evaporare e quindi il problema non si presenta.

Ma se il lato inferiore del nostro materasso appoggia su delle reti con doghe molto larghe o (ancora peggio!) una lastra unica, la sua traspirabilità viene inevitabilmente bloccata per questo lato, potendo causare disagi con il passare del tempo.

È chiaro a questo punto che questo non è un problema legato alla tipologia di materiale o di materasso, ma proprio del fatto che, se immaginiamo una lastra o comunque uno spazio chiuso come può essere quello di un letto contenitore che non viene mai aperto, da un lato il materasso non respira mai proprio perché non c’è ricircolo d’aria.

Il consiglio quindi è sempre quello di usare reti e supporti adatti, e senz'altro un’attenta consulenza sul materasso giusto per voi vi potrà agevolare nella scelta.

   
I materassi in lattice sono molli.

Anche in questo caso, la risposta è NO. L’elasticità dei materassi in lattice 100% naturale è unica nel suo genere: a differenza degli altri materiali infatti, la loro struttura molecolare è in grado di allungarsi fino al 700% senza arrivare al punto di rottura e quindi di definitiva deformazione.

Questo dato ci fa capire come il lattice 100% naturale sia in grado di assecondare i nostri movimenti durante il riposo evitando qualsiasi genere di tensione e anzi dandoci il giusto supporto.

Inoltre, bisogna fare attenzione che il nostro materasso sia davvero naturale e non sintetico o semi-naturale: infatti rischiamo di imbatterci in materassi prodotti con sostante suppletive sintetiche come il poliuretano che esteticamente simulano le caratteristiche del lattice naturale, ma in realtà ci accorgeremmo subito che risulta più rigido. Questa maggiore rigidità rende quindi il materiale meno elastico e negli anni potremmo notare una maggior facilità del materasso ad affossarsi o a perdere cm di altezza, rovinando non solo il materasso ma anche il nostro riposo. Nei casi di materassi di scarsa qualità può diventare da un semplice fastidio ad un vero e proprio disagio psicofisico, causando malesseri fisici come mal di collo, mal di schiena, insonnia ecc.
 
Quindi il consiglio rimane sempre quello di affidarvi ad un consulente specializzato.

Con questo articolo sui falsi miti da sfatare sul lattice spero di aver fatto più chiarezza su un materiale così straordinario e ancora poco spiegato al mondo dei consumatori.
 
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