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A Milano una Onlus pensata dai medici per i pazienti

Nata all'ospedale Niguarda di Milano, la Fondazione Operazione Vivere Onlus vuole garantire al maggior numero possibile di pazienti le terapie più innovative e meno invasive, con un occhio di riguardo per la loro qualità della vita.

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©scyther5 / 123rf.com

Il lavoro dei medici è tanto complesso quanto inestimabile. È una professione faticosa, che oggi più che mai richiede un elevato livello di specializzazione e impone di perfezionarsi anno dopo anno

 

Ma ci sono anche alcuni medici che non si accontentano e vogliono fare un passo in più: non solo intervenire sulla patologia specifica, ma anche ridurre al minimo traumi e disagi per il paziente, con un occhio di riguardo per la qualità della vita nel suo insieme.

 

Succede a Milano, per la precisione all’ospedale Niguarda, dove un gruppo di medici ha fondato Fondazione Operazione Vivere onlus

 

Il team di Fondazione Operazione Vivere onlus

L’idea nasce dal dottor Giovanni Ferrari, che lavora da venticinque anni all’Ospedale Niguarda di Milano, dove dal 2014 è responsabile della chirurgia generale e d’urgenza e dal 2015 è direttore della chirurgia generale oncologica e mininvasiva. 

 

Il dottor Ferrari, che si focalizza soprattutto sugli interventi all’apparato digerente, ha contribuito a sviluppare metodiche mininvasive e metterle in pratica in prima persona. 

 

Negli ultimi anni opera soprattutto in laparoscopia (cioè facendo piccole incisioni nell’addome, dove inserire strumenti chirurgici miniaturizzati) e con l’ausilio di mezzi robotici

 

Insieme ai suoi collaboratori, il dottor Ferrari ha avuto un’intuizione. La chirurgia mininvasiva non deve essere soltanto un privilegio per pochi. Se esistono delle tecniche che riducono al minimo stress, traumi e disagi, è giusto che a trarne vantaggio sia la platea più vasta possibile.

 

Detto fatto, questo team di medici si è messo all’opera e, in aggiunta alla propria attività in ospedale, nel 2019 ha dato vita a Fondazione Operazione Vivere onlus. 

 

Cosa fa Fondazione Operazione Vivere Onlus

La missione della onlus è proprio quella di promuovere la chirurgia oncologica mininvasiva, migliorando la qualità della cura. Per raggiungere questo scopo, la onlus lavora su due fronti.

 

> Tecnologia: la Fondazione raccoglie fondi e finanziamenti per acquistare apparecchi, macchinari e strumenti avanzati e introdurli nella pratica chirurgica.

 

Stiamo parlando infatti di tecnologie collaudate e sicure, ma spesso molto costose e in continuo aggiornamento. Se i fondi degli ospedali pubblici faticano a restare al passo, Fondazione Operazione Vivere Onlus cerca di colmare questo vuoto. 

 

Questo perché, mette nero su bianco il sito della onlus, con gli interventi meno invasivi “si ottiene una rapida ripresa a parità di risultati in termini di cura, rendendo meno gravoso l'iter terapeutico”.

 

> Ricerca: l’altro filone è quello del sostegno alla ricerca scientifica in campo chirurgico. Qualsiasi innovazione nella gestione del paziente oncologico, infatti, passa attraverso una verifica rigorosa di metodi e procedure. 

 

Tra queste innovazioni si può citare il protocollo Eras ("Enhanced Recovery After Surgery”), che aiuta il paziente a riprendersi in modo ottimale dall’intervento, anche coinvolgendo attivamente i suoi familiari, per fare in modo che torni il prima possibile alla sua vita normale.