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Asma, una campagna di prevenzione

Convivere serenamente con l’asma è possibile, a patto di conoscerla e saperla gestire. La campagna “Un respiro di salute” nasce proprio per creare consapevolezza.

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©bubutu / 123rf.com

Perché serve più conoscenza dell’asma

In Europa, 300 milioni di persone soffrono di asma. Una malattia cronica, cioè che non si può curare definitivamente: l’unica cosa che può fare il paziente è gestirla, attraverso una terapia adeguata, allo scopo di ridurre il più possibile gli attacchi d’asma e le difficoltà respiratorie.

 

Nonostante questa patologia sia estremamente comune, e accompagni i pazienti per tutta la vita, ci sono ancora parecchi falsi miti in merito. È quello che emerge interpellando gli utenti attraverso i social media. 

 

La rilevazione, che si inserisce nella campagna educativa “Un respiro di salute”, è stata suddivisa in due parti: un elenco di vero e falso su questa patologia, che ha totalizzato più di 1.600 risposte, e un sondaggio “Conosci bene l’asma?” che ne ha raccolte altre trecento.

 

Ebbene, il 40% degli intervistati crede che dall’asma si possa guarire; il 38% non sa che l’asma aumenta l’esposizione alle infezioni virali; sempre il 38% è convinto del fatto che obesità e sovrappeso non siano fattori di rischio. Tutte convinzioni sbagliate su cui è bene intervenire al più presto.

 

La campagna di prevenzione “Un respiro di salute”

Da queste considerazioni prende il via Un respiro di salute, una campagna educativa – ormai giunta alla quarta edizione – realizzata da FederAsma e Allergie Odv in collaborazione con l’Accademia italiana di rinologia (Iar), la Società italiana di allergologia e immunologia pediatrica (Siaip), la Società italiana per le malattie respiratorie infantili (Simri) e il contributo non condizionato della società farmaceutica Chiesi Italia.

 

Il sito istituzionale è ricchissimo di contenuti informativi, anche in formato video, pensati per essere chiari e comprensibili per i pazienti e le loro famiglie. 

 

La campagna dà molto spazio all’aerosolterapia, uno dei cardini della cura di qualsiasi patologia respiratoria: non solo l’asma, quindi, ma anche allergie, otite, sinusite e molto altro. Fin dall’età pediatrica, il nebulizzatore permette al bambino asmatico di vivere i sintomi e fare una vita il più possibile normale, salvaguardando la socialità. 

 

Ogni dispositivo però va calibrato sulla base delle necessità e dei momenti della vita: ecco perché il paziente dovrebbe tenersi sotto controllo medico sempre, e non – come spesso accade – attivarsi soltanto per reagire a emergenze come gli attacchi d’asma.

 

L’importanza di uno stile di vita sano

Avere l’asma dunque significa inevitabilmente fare una vita da “malati”? Assolutamente no, anzi. Abbiamo già accennato al fatto che il sovrappeso e l’obesità compromettono anche la salute del respiro, accrescendo il carico per l’apparato respiratorio e comportando quindi un aggravio della patologia.

 

Ecco perché i pazienti asmatici dovrebbero essere ancora più attenti a condurre una vita sana, fin da bambini. Anche attraverso una regolare attività sportiva. È bene dunque che i genitori non si carichino di eccessive ansie e incoraggino i propri figli in questa direzione.

 

Certamente l'individuo asmatico deve avere alcune cautele particolari, in primo luogo assumendo correttamente la terapia, evitando sforzi improvvisi e astenendosi dall’allenamento se già presentano tosse o dispnea. 

 

Con queste accortezze, anche lo sport diventa un alleato del corpo e della mente!