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Il test dei fiori di Bach: come funziona?

Ormai su qualsiasi rivista troviamo test di tutti i tipi e anche i fiori di Bach sono diventati materia di analisi, consentitemelo, un po’ spicciola. Vediamo come può essere utile il test dei fiori di Bach e come funziona questo strumento

Il test dei fiori di Bach: come funziona?

Facciamo un test? Qual è il fiore di Bach più adatto a te? Attenzione alla semplificazione dei test che si trovano sulle riviste. Se troppo semplicistici possono fornire valutazioni errate.

Non credo a prescindere ai test, tanto meno credo si possano incasellare sintomi, emozioni, disequilibri in categorie per poter poi ottenere una risposta del tipo “sei Mimulus” o altro; con la consapevolezza dunque di farsi sempre consigliare da un naturopata o da un floriterapeuta esperto, ho voluto però provare a farne uno, su un sito internet dedicato ai Fiori di Bach e un po’ ho dovuto ricredermi.

L’ho analizzato meglio e confrontato con altri più superficiali per capire come può essere utile uno strumento di questo genere per dirimersi fra i 38 rimedi di Bach.

 

Un esempio di test sui fiori di Bach

Il test a cui mi sono sottoposta è strutturato in ben 114 domande a risposta chiusa. Le risposte chiuse previste per ogni domanda sono 3: due estreme, "Spesso"  versus "Mai" e una intermedia, “Qualche volta”.

Poiché i fiori di Bach, escluso Rescue Remedy, sono 38, significa che ad ogni rimedio vengono dedicate ben 3 domande, per sondare in maniera approfondita l’approccio che posso avere al disequilibrio che viene trattato da quel rimedio.

Le problematiche prese in esame dal test sono legate alla Paura e alle sue possibili declinazioni (indefinita, specifica, ansia, terrore, panico, stress, insicurezza), all’Indecisione e sue sfumature (incertezza, indecisione, incapacità, inamovibilità, terrore), alla Progettualità (ottimismo, speranza, volontà, scoraggiamento, pessimismo, astenia), Forza di Volontà (fisica e mentale), Socializzazione (estroversione, generosità, comunicatività, fiducia, tolleranza e relativi opposti).

Attraverso domande articolate su questi 5 indicatori, sono stati selezionati 4 Fiori di Bach principali e 8 secondari tra i quali scegliere per individuare i 2 o 3 rimedi più adatti alla mia condizione e al disequilibrio da correggere.

Se troviamo al contrario un test con poche domande, 15 o 20 attraverso il quale ci viene “sfornato” un responso univoco senza troppe argomentazioni che ci consentano di approfondire e di confrontarci con i nostri approcci sbagliati alle situazioni, be' insomma lasciamo perdere, non è rispettoso nei nostri confronti né nei rimedi individuati da Edward Bach!

 

Come si svolge l’acquisto dei fiori di Bach

 

A cosa servono i Fiori di Bach?

Mi sembra una domanda doverosa, per rispondere a coloro che non ne capiscono l’uso e che pensano che sia sempre la Quantità, la dose a fare la differenza. Niente di più sbagliato quando si parla di fiori di Bach!

I fiori sono rimedi vibrazionali, si occupano quindi di una sfera sottile della persona che coinvolge il pensiero, l’atteggiamento, la predisposizione mentale e tutte le sfaccettature di questi ambiti.

Siamo quindi in una dimensione estremamente soggettiva. Non parliamo di gastrite, di colite, di insonnia, di cefalea, per esempio, a livello fisico, ma a livello mentale, emotivo, psichico, psicosomatico!

Il Floriterapeuta deve essere un ascoltatore attento, che pondera parola per parola quello che il suo paziente gli riferisce, perché ogni espressione cela dietro di sé un mondo di sfumature. Quindi anche un test deve essere strutturato da un professionista del settore, poiché devono essere poste le giuste domande, per ottenere una corretta chiave di lettura.

Per rispondere quindi alla domanda iniziale, a cosa servono i fiori di Bach, direi semplicemente a correggere atteggiamenti sbagliati che possono indurre comportamenti insani: eccessiva paura di fronte ai cambiamenti, oppure paura immotivata, che si trasforma in ansia generica, in terrore; paura causata da una perdita, da un lutto, che può diventare paralizzante e non permetterci di “continuare a vivere”; eccessiva sicurezza in Sé o totale assenza di autostima, che in un caso o nell’altro possono compromettere la nostra capacità di relazionarci con il prossimo.

I Fiori di Bach parlano al nostro sistema emotivo per correggere i nostri disequilibri. Edward Bach infatti aveva suddiviso i 38 rimedi in 7 gruppi corrispondenti a 7 disequilibri principali: paura, indecisione, disinteresse per il presente, solitudine, eccessiva influenzabilità, eccessiva preoccupazione per gli altri, disperazione.

I Fiori di Bach non funzionano di più se assumiamo più gocce, funzionano se siamo costanti nella somministrazione, se sappiamo notare le differenze, se sappiamo ascoltarci e guardarci senza giudizio!

Poi facciamo pure un test, purché sia serio, ben strutturato e che anziché fornirci una “somministrazione” di fiori di Bach ci aiuti a farne una selezione e a scegliere quelli più adatti a noi.

 

La floriterapia e i fiori di Bach per le malattie dell’anima

 

Per approfondire:

> Chi è Edward Bach

> Floriterapia, descrizione e utilizzo