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Come funzionano i fiori di Bach

Come agiscono i Fiori di Bach sul nostro sistema nervoso non è ancora del tutto chiaro, ma possiamo azzardare alcune ipotesi. Certo è che sono efficaci anche sugli animali quindi la teoria dell'effetto placebo è superata.

Come funzionano i fiori di Bach

La floriterapia è un mondo molto affascinante e suggestivo che per certi versi risulta difficile da comprendere, per altri sembra invece intuitivo.

Ma come funzionano i 38 fiori individuati da Edward Bach?

Non è una domanda di semplice risposta e per non essere banale o, al contrario, troppo articolata nella risposta, chiamo in aiuto un manuale scritto dalla bravissima Barbara Gulminelli, naturopata di Milano, dal titolo I Fiori di Bach, capire, guarire e crescere”, che invito a leggere se si vuole capire come la floriterapia possa aiutare l’evoluzione personale e di cui cito alcune parti nei virgolettati.

 

Il Metodo di Bach

E’ un metodo che si basa sul concetto di guarigione in senso profondo; ha realmente l’obiettivo di ripristinare la connessione mente-corpo. […] La floriterapia di Bach rappresenta l’anello di congiunzione tra questi due universi.

E’ un metodo che serve non solo a curare il male ma anche ad aiutare l’evoluzione di chi lo fa proprio. Ci aiuta a conoscere meglio noi stessi, a trascendere i nostri limiti, a migliorarci. [….] E’ un metodo con alcuni importanti vantaggi pratici: è economico, compatibile con altre forme di cura delle quali può anzi costituire un ottimo supporto ed è totalmente privo di effetti collaterali negativi”.

Il protagonista di questo metodo è il fiore che secondo Bach è la concentrazione della vita della pianta, perché ne contiene il seme potenziale.

Inoltre Bach affermava che “come la buona musica o altre cose grandi ed ispirate, i fiori sono in grado di elevare la nostra personalità e di avvicinarci alla nostra anima. Così essi ci donano pace e alleviano in nostri mali”.

Ma come è riuscito ad individuare esattamente proprio quei 38 fiori per curare? Nella sua ricerca escluse le piante potenzialmente tossiche e quelle che già appartenevano alla cultura fitoterapica e si indirizzò invece intuitivamente a “determinati fiori, cespugli e alberi selvatici di ordine superiore, che grazie alla forza delle loro vibrazioni aumentano la forza delle nostre e aprono i canali di comunicazione del nostro Io Superiore”.

Probabilmente si avvalse della teoria delle segnature, perché tutti i fiori di Bach rappresentano lo squilibrio che tendono a correggere.


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Come funzionano i fiori di Bach

Riporto un passo di Edward Bach esplicativo della filosofia che ha animato la sua ricerca.  “Nella vera guarigione non c’è nessun pensiero di malattia; è lo stato mentale, la difficoltà mentale sola da essere considerata: è dove stiamo sbagliando nel piano divino che conta.

Questa disarmonia con il nostro sé spirituale può produrre centinaia di diversi difetti nei nostri corpi, perché i nostri corpi sono dopotutto semplicemente il prodotto della condizione della nostra mente. Ma che importa ciò? Se mettiamo a posto la nostra mente, il corpo sarà presto guarito”.

Innanzitutto diciamo che i Fiori di Bach sono rimedi vibrazionali. Cosa significa? Vuol dire che sono rimedi che agiscono su un piano sottile, che arrivano alla richiesta di aiuto della nostra psiche.

Non in maniera magica, ma attraverso il nostro sistema nervoso fatto di connessioni elettriche, di scambi cellulari, di modelli di comunicazione velocissimi.

Se il disturbo fisico, che si cura con medicinali, con rimedi fitoterapici ed erboristici, è anche la somatizzazione di un disagio più profondo, più nascosto, più etereo, allora perché non associare i fiori di Bach per raggiungere anche quella sfera tanto difficile da modulare?

Riprendo ancora una volta un passo del manuale di Barbara Gulminelli per spiegare meglio come funzionano i Fiori di Bach.

La floriterapia di Bach è in primo luogo una terapia spirituale, ma non per questo si tratta di qualcosa di esoterico o magico: come tutti i metodi efficaci, anch’essa ha indubbiamente una spiegazione “scientifica”. […]

D’altronde il confine tra scienza e superstizione talvolta è segnato più che dall’esistenza o meno di determinate leggi fisiche, dalla capacità umana di individuarlo.

Proviamo allora a formulare alcune ipotesi circa le leggi che regolano il sistema messo a punto da Bach.

Il sistema si basa sul principio che le vibrazione emanate dai fiori possano riequilibrare le vibrazioni umane, quando esse sono distorte. Il concetto di vibrazione è molto vicino a quello di onda elettromagnetica.

Ognuno di noi è avvolto da un campo elettromagnetico e se esso si interrompe cadiamo ammalati. I fiori di Bach possiedono a loro volta un campo elettromagnetico, le cui vibrazioni vanno a compensare le nostre, ripristinando il flusso di energia.

Ciò ammesso, come le vibrazioni dei fiori possano essere conservate e trasmesse ai rimedi è tuttora un mistero. L’intuizione di Bach fu di utilizzare per la loro preparazione i metodi del sole e del calore.

In “Fiori di Bach e psicoterapia Giuseppe Rescaldina afferma che tale intuizione anticipò le scoperte del fisico Fritz Popp sull’energia biofotonica negli anni 80. Il biofotone è l’energia intrinseca dell’atomo e la luce solare diventa fonte di energia e di dinamizzazione delle sostanze esposte a questa energia luminosa.

L’acqua è elemento di dinamizzazione usato in omeopatia e anche Bach la utilizza per fissare le proprietà di un fiore”. 

L’acqua possiede una memoria, dovuta alle sue molecole di idrogeno e quindi conserva e trasmette l’energia del fiore.

 

Come utilizzare i Fiori di Bach

I fiori di Bach si indirizzano a disturbi emozionali, di varia natura e origine e possono rispondervi o singolarmente o in miscele sinergiche create ad hoc con l’aiuto di una guida o di un floriterapeuta. Eh già perché è vero che abbiamo a disposizione ben 38 fiori, ma come selezionare quelli più adatti è “tutto un altro paio di maniche”!

Esiste un colloquio molto articolato, una sorta di test che in maniera accurata formula le domande corrette per ottenere un quadro il più possibile preciso del disagio da prendere in considerazione per poi individuare i fiori di Bach più efficaci. 

A tal proposito, fatta eccezione per Rescue Remedy che è una miscela di pronto soccorso formulata da Bach, attenzione alle miscele standard che troviamo in commercio.

Se ognuno di noi vive delle proprie emozioni il concetto di personalizzazione del rimedio è più che mai vivo e attuale e deve essere rispettato, avrebbe poco senso acquistare la “pozione magica” contro la paura del dentista piuttosto che quella per smettere di fumare.

Individuiamo insieme al floriterapeuta quali fiori contemplare nella nostra miscela e assumiamone 4 gocce 4 volte al giorno, al risveglio, prima di andare a dormire e in altri due momenti della giornata lontano dai pasti, cercando di mantenere sempre gli stessi orari in una ritualità armoniosa e ritmata.

 

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Foto: maxshot / 123RF Archivio Fotografico