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Piante esotiche in erboristeria: 5 rimedi dal mondo ancora poco noti in Italia

L’erboristeria globale apre a nuovi rimedi naturali come Moringa, Tulsi e Rhodiola. Se usate con consapevolezza e abbinate a piante locali, offrono supporto al benessere psico-fisico. Fondamentale sceglierle con cura e con il consiglio di un esperto.

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©Foto di Eka Jaya Permana su iStock

 

L’erboristeria globale e il suo potenziale


Negli ultimi anni, l’erboristeria occidentale ha iniziato a valorizzare con maggiore apertura le piante provenienti da tradizioni fitoterapiche millenarie, come l’ayurveda, la medicina cinese e le pratiche etnobotaniche del Sud America. Questi rimedi, spesso classificati come “esotici”, stanno suscitando un interesse crescente non solo tra i professionisti delle medicine naturali, ma anche in ambito accademico, per le loro potenzialità adattogene, immunomodulanti e rigenerative. In una prospettiva naturopatica olistica, l’integrazione consapevole di piante originarie di altri continenti rappresenta un’opportunità preziosa per ampliare gli strumenti di riequilibrio del terreno individuale, a patto di rispettarne la complessità biochimica e il contesto culturale d’origine.

 

5 piante da scoprire: adaptogeni e non solo
 

Moringa (Moringa oleifera)
Originaria dell’India e coltivata in molte zone tropicali, è una delle piante più nutrienti al mondo. Ricca di proteine, vitamine (A, C, E), calcio, ferro e antiossidanti, è considerata un superfood e viene usata tradizionalmente come tonico generale e per sostenere il metabolismo.

Rhodiola (Rhodiola rosea)
Utilizzata nella medicina tradizionale russa e tibetana, è una pianta adattogena che può aiutare l’organismo a rispondere meglio allo stress psico-fisico. Studi suggeriscono effetti positivi sulla fatica mentale, sull’umore e sulla resistenza fisica.
Nota: gli effetti sono spesso moderati e variano da persona a persona;

Tulsi o Basilico sacro (Ocimum sanctum)
Pianta sacra in India, è molto usata in ayurveda per la sua azione tonica, antiossidante e immunomodulante. Il Tulsi è noto anche per il suo supporto al sistema respiratorio e alla digestione.

Jiaogulan (Gynostemma pentaphyllum)
Chiamata anche “erba dell’immortalità” in alcune regioni della Cina, contiene gypenosidi simili a quelli del ginseng. È considerata un tonico generale con effetti antinfiammatori, ipocolesterolemizzanti e adattogeni.

Amla (Emblica officinalis)
Frutto dalle potenti proprietà antiossidanti, è una delle fonti naturali più ricche di vitamina C. In ayurveda è considerata un rasayana, ovvero un tonico ringiovanente per mente e corpo.
 

 

Come usarle in sicurezza


Queste piante, pur essendo di origine naturale, contengono principi attivi potenti. Si raccomanda la consulenza di un naturopata, il quale deve valutare con attenzione la costituzione della persona, la presenza di eventuali patologie, l’uso di farmaci e il rischio di possibili interazioni. Ad esempio, la Rhodiola può essere controindicata in caso di ipertensione non controllata, mentre la Moringa potrebbe interferire con farmaci ipoglicemizzanti. Anche il Tulsi può potenziare l'effetto di anticoagulanti o antidiabetici.
Per questo motivo, è sempre consigliabile evitare il fai da te e rivolgersi a un professionista qualificato, come un naturopata o un erborista esperto, per un utilizzo sicuro e personalizzato.

 

Sinergie con piante locali


L’integrazione di rimedi esotici può avvenire in sinergia con piante della tradizione europea. Ad esempio, la Moringa può essere associata all’ortica per un’azione remineralizzante completa, mentre la Rhodiola può lavorare in combinazione con la melissa per sostenere l’umore in modo bilanciato. Queste sinergie, se ben studiate, possono ottimizzare l’efficacia senza sovraccaricare l’organismo.

 

Dove reperirle e come sceglierle


È fondamentale scegliere prodotti certificati, preferibilmente biologici e standardizzati nei principi attivi. Le piante esotiche dovrebbero essere acquistate da aziende affidabili che garantiscano tracciabilità, sostenibilità ambientale e rispetto delle normative europee. In Italia, diverse erboristerie specializzate e farmacie naturali offrono una selezione qualificata di questi rimedi.

 

Fonti

 

  • Capasso, F., Gaginella, T. S., Grandolini, G., & Izzo, A. A. (2005). Fitoterapia: principi attivi vegetali e preparazioni. Springer-Verlag Italia.
  • Caneva, G., & Boggia, R. (a cura di) (2021). Le piante medicinali: tradizione e attualità per la salute dell’uomo. Edizioni ETS.
  • Bruni, R. (2012). Piante officinali: proprietà, usi e controindicazioni. Edagricole.
  • Società Italiana di Fitoterapia (SIFIT). www.sifit.org