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Artiglio del diavolo: come e quando usarlo

Come usare l'artiglio del diavolo in caso di dolori osteoarticolari.

Artiglio del diavolo: come e quando usarlo

L’artiglio del diavolo ha azione antinfiammatoria e analgesica ed è un rimedio utile per il trattamento del dolore alla schiena: vediamo quando e come assumere l’artiglio del diavolo.

Artiglio del diavolo: cos’è e per cosa si utilizza in fitoterapia

L’artiglio del diavolo (Harpagophytum procumbens) è una pianta perenne rampicante originaria delle regioni desertiche del Sud Africa; nella medicina tradizionale sudafricana, l’artiglio del diavolo è adoperato per diversi disturbi tra cui febbre, dispepsie, dolori del parto e malattie reumatiche.

La droga dell’artiglio del diavolo è rappresentata dalle radici secondarie della pianta che contengono glucosidi iridoidi, triterpeni e polifenoli; la droga è caratterizzata da un sapore amaro e deve contenere almeno l’1,2% di arpagoside (un iridoide) calcolato sulla droga essiccata.

L’artiglio del diavolo è dotato di proprietà antinfiammatorie e analgesiche e viene utilizzato in caso di artriti, tendiniti, periatriti, fibromiositi quando non si hanno compromissioni articolari gravi.

L’azione antinfiammatoria dell’artiglio del diavolo è dovuta all’inibizione della lipossigenasi, un enzima responsabile della sintesi dei leucotrieni a partire dall’acido arachidonico. I leucotrieni sono molecole proinfiammatorie che possono quindi indurre infiammazione, dolore, febbre e la loro inibizione ha effetto antinfiammatorio.

 

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Artiglio del diavolo: come e quando assumerlo

L’artiglio del diavolo è indicato per il trattamento adiuvante delle malattie muscolo scheletriche: osteoartrite, dolore alla schiena, alle anche e alle ginocchia.
L’efficacia dell’artiglio del diavolo si ha a dosaggi giornalieri di estratto acquoso contenente 50-100 mg di arpagoside per almeno quattro settimane.

Di seguito, una ricetta del Dott. Zambotti per farvi preparare dall’erborista una tisana a base di artiglio del diavolo:

> 25 g di artiglio del diavolo;
> 25 g di Spirea ulmaria;
> 25 g di Stalix alba;
> 25 g di Ribes nigrum.

Il decotto preparato con queste piante va consumato da due a quattro volte al giorno; chiedete consiglio all’erborista per sapere se queste piante sono adatte a voi.

 

Artiglio del diavolo: effetti collaterali, controindicazioni e interazioni

L’artiglio del diavolo presenta una scarsa tossicità e una bassa frequenza di effetti collaterali rappresentati soprattutto da sintomi gastrointestinali come diarrea e flatulenza. Poiché l’assunzione di artiglio del diavolo aumenta la secrezione acida gastrica, viene sconsigliato l’uso di artiglio del diavolo in caso di gastrite e ulcera peptica.

Per quanto riguarda le interazioni tra artiglio del diavolo e farmaci, si segnalano interazioni con:  farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) per aumento della gastrolesività; farmaci ipotensivi e ipoglicemizzanti orali per possibile sommazione degli effetti; warfarin e farmaci antiaritmici.

L’artiglio del diavolo è inoltre controindicato in gravidanza e durante l’allattamento, nel periodo post operatorio, nei diabetici e in caso di allergie o ipersensibilità verso uno o più componenti.

 

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