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Come inserire un nuovo gatto in casa

L'inserimento di un nuovo gatto è fondamentale per una convivenza serena tra i mici: gli errori in questa fase potrebbero compromettere il rapporto tra i gatti, anche in modo definitivo.

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©nilsjacobi - 123rf

Gatti d'appartamento

I gatti che vivono esclusivamente in appartamento, senza la possibilità di avere accesso all’esterno, possono soffrire di noia.

 

Un gatto infatti ha bisogno di vivere anche lo spazio esterno per esplorare, cacciare e trovare stimoli sempre nuovi e diversi.

 

Purtroppo i gatti che vivono in appartamento non sempre possono uscire: se il gatto non ha a disposizione un giardino sicuro, far uscire il gatto è spesso un rischio.

 

Il gatto che esce può infatti correre molti rischi e rimanere vittima di incidenti, investimenti, avvelenamenti, può diventare preda di altri animali o anche vittima della cattiveria umana.

 

Di conseguenza, molti gatti sono costretti a vivere solo all’interno di appartamenti, dove spesso trascorre molte ore da solo.

 

I “proprietari” possono accorgersi di alcuni segnali di noia, cui spesso rispondono adottando un nuovo gatto per fare compagnia al micio, ma il gatto sente davvero la necessità di avere un amico della sua specie?

 

Quando il gatto si sente solo

I gatti possono soffrire la solitudine e la noia ma quasi mai apprezzano la compagnia di un nuovo gatto a meno che non si tratti di un fratello o di una sorella con cui sono cresciuti e da cui non si sono mai separati.

 

Se si sta valutando l’adozione di un primo gatto e si pensa già che in futuro si vorrà prendere un altro micio, conviene dunque adottare due fratelli o due mici che già vivono insieme (come la mamma e un suo cucciolo o due gatti che vivono in gattile o in stallo insieme).

 

Come reagisce un gatto all'arrivo di un altro gatto se è adulto e abituato da tempo a essere l’unico gatto di casa?
Generalmente male: i gatti sono animali territoriali, dunque difendono il loro ambiente dalle intrusioni e l’arrivo di un nuovo gatto è a tutti gli effetti un’intrusione.

 

Il gatto già residente vede in un nuovo arrivato un rivale, cioè qualcuno che gli sottrarrà risorse fondamentali come cibo, acqua, spazio, lettiera e coccole del suo umano.

 

Se il vostro gatto si sente solo e si annoia, la soluzione non è quasi mai quella di adottare un altro gatto, ma semmai quella di dedicargli più tempo giocando e interagendo con lui.

 

Anche aggiungere stimoli all’ambiente può essere un ottimo antidoto contro la noia del gatto. I tiragraffi, le palestre per gatti, i giochi di problem solving e i percorsi a muro per i gatti che portano il micio a esplorare gli spazi in verticale possono arricchire l’ambiente, così come i supporti da davanzale che permettono al micio di guardare fuori dalla finestra.

 

Se si vuole adottare un secondo gatto dunque, fare compagnia al micio che già vive con noi non è una buona motivazione: di solito si adotta un altro gatto per salvarlo dalla strada o per offrire una casa a un micio che vive in gattile.

 

Inserire un nuovo gatto: adulto o cucciolo?

Quando si decide di adottare un gatto, spesso ci si orienta sui cuccioli perché sono più teneri e perché si pensa di poterli educare meglio. In realtà, adottare un cucciolo può avere diversi svantaggi.

 

Per prima cosa, bisogna tenere conto che un gattino deve stare con la mamma e con il resto della cucciolata per almeno i primi due o tre mesi della sua vita per poter avere uno sviluppo equilibrato della sua personalità.

 

In secondo luogo, quando si adotta un gatto cucciolo non si può sapere che tipo di carattere avrà una volta adulto e, di conseguenza, non si potrà prevedere come sarà la convivenza con il gatto già presente.

 

Se si vuole inserire un nuovo gatto in casa può essere preferibile adottare un gatto adulto, così da conoscere già il tipo di carattere.

Attenzione però: il comportamento di un micio può modificarsi dopo l’inserimento perché i cambiamenti possono far emergere tratti della personalità differenti.

 

Tempi di adattamento

I tempi di adattamento dei gatti sono abbastanza variabili perché dipendono dalla personalità del singolo gatto.

In genere, dopo l’arrivo il gatto impiega alcuni giorni per ridurre lo stress. Durante le prime settimane, il micio inizia a esplorare l’ambiente e a studiare la routine degli abitanti della casa. Solo dopo alcuni mesi inizia a sentirsi al sicuro, percepisce la casa come sua e gli abitanti della casa come membri della famiglia e a quel punto emerge a poco a poco la sua personalità.

 

Quanto tempo ci vuole per far fare amicizia a due gatti? Difficile dirlo: se i due gatti sono particolarmente socievoli e tranquilli può volerci pochissimo tempo, mentre in caso di gatti dal carattere difficile possono servire diverse settimane o mesi.

 

In alcuni casi, può succedere che due gatti non facciano amicizia e potrebbero ignorarsi per sempre o, peggio, azzuffarsi di continuo.

 

Per migliorare le possibilità di successo occorre fare un corretto inserimento che prevede specifici step. Far incontrare due gatti adulti o un gatto adulto e un cucciolo non deve essere immediato e richiede tempo. Inizialmente i due gatti dovrebbero rimanere separati e non incontrarsi. Successivamente si procede con lo scambio di odori, con il contatto visivo e poi con il contatto sotto la supervisione dei “proprietari”.

 

L’inserimento ha tempi variabili, che dipendono dalla personalità dei due gatti.

 

Se il gatto non accetta un nuovo arrivato

Quando il gatto non accetta il nuovo arrivato probabilmente non sono stati rispettati gli step dell’inserimento. Prima di un’adozione bisogna informarsi su come accogliere un secondo gatto in casa rivolgendosi a un veterinario comportamentalista o un consulente felino.

 

A volte invece succede che, nonostante un buon inserimento, i due gatti non facciano amicizia. Può darsi che litighino in modo palese o che si ignorino oppure che il gatto residente appaia depresso per l’arrivo del nuovo gatto.

 

Cosa fare se il gatto non accetta un altro gatto? Prima di restituire il micio, ci si dovrebbe rivolgere al veterinario comportamentalista o al consulente felino: l’intervento può consistere nell’inserire il gatto ripartendo dall’inizio o nel correggere errori, come non aver previsto sufficienti risorse in relazione al numero di gatti.

 

Se gli interventi falliscono e se la situazione è grave al punto da dover tenere separati i gatti, è possibile che l’unica soluzione sia trovare una nuova casa a uno dei due gatti.

 

Proprio per evitare di arrivare a soluzioni estreme è sempre consigliabile farsi seguire da un professionista prima di un’adozione e nelle prime fasi dell’inserimento allo scopo di tutelare il benessere del gatto residente e quello del nuovo arrivato.

 

Come inserire un terzo gatto in casa

L’inserimento di un terzo gatto in casa segue le regole di un qualsiasi inserimento.

Quando si adotta un terzo gatto, però, bisogna considerare che anche il rapporto tra i due gatti residenti potrebbe modificarsi.

 

Il gatto è un animale territoriale, abitudinario e molto poco amante dei cambiamenti. Per questo due mici che andavano perfettamente d’accordo potrebbero improvvisamente iniziare a ignorarsi o azzuffarsi dopo l’arrivo di un nuovo gatto perché tutti gli equilibri si rompono.

 

Non è assolutamente impossibile far andare d’accordo due o più gatti ma bisogna essere consapevoli delle difficoltà, essere preparati ad affrontarle ed essere disposti a farsi aiutare da un professionista se ci si rende conto di non riuscire a gestire al meglio la situazione da soli.
 

Credit video
Montaggio: Claudio Lucca