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Cani e gatti in ufficio, molte aziende aprono agli animali domestici

Cresce il numero di aziende e amministrazioni pubbliche che- a fronte di un dimostrato miglioramento del clima sul luogo di lavoro e di una maggiore produttività- aprono le porte agli animali domestici, consentendo ai dipendenti di portare in ufficio i propri cani e gatti.

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© andreypopov - 123rf

In un numero crescente di realtà, per gli animali gli uffici non sono più off-limits. Sono, infatti, sempre di più le aziende e le amministrazioni pubbliche che consentono ai dipendenti di portare il proprio cane o il proprio gatto sul luogo di lavoro.
 

Capofila la Lombardia

Con alcune aperture e sperimentazioni nelle amministrazioni pubbliche, la Lombardia può essere considerata capofila nell'ambito del "pets at work”.
Dal primo di ottobre, ad esempio, i dipendenti del Comune di Crema hanno la possibilità, in via sperimentale per un anno, di portare il proprio cane domestico al lavoro.

"Pur consapevoli che ogni situazione dovrà essere vagliata dai dirigenti, perché non sempre la presenza dell'animale può essere compatibile con l'attività di ufficio, abbiamo ritenuto giusto darci questa possibilitàha spiegato il Sindaco Stefania Bonaldi. "I benefici a nostro avviso superano le criticità e vanno da una generale promozione dell'attenzione verso gli animali e la loro cura, alla diminuzione dello stress ed all'aumento della motivazione del lavoratore o della lavoratrice, ad un generale benessere lavorativo, che in ultima analisi va a incidere sulla sua soddisfazione ed efficienza".

Anche a Palazzo Marino a Milano, il Regolamento per il benessere e la tutela degli animali- approvato nel 2020- prevede la possibilità di portare in ufficio il proprio cane. Il documento, codice di condotta di riferimento per condurre il proprio animale domestico al lavoro, indica che questo debba essere provvisto di microchip, con tutte le vaccinazioni in regola, e sotto i 25 kg di peso. È possibile ammettere cani di peso superiore, previa autorizzazione dei veterinari dell’Ats.
 

Cani e gatti in università

L'Università di Verona costituisce un'ulteriore realtà aperta ad accogliere gli animali di affezione all'interno dei propri uffici.

Con l’iniziativa "Smart pet working… in office", consente infatti l'accesso agli animali da compagnia, con l’obiettivo di contribuire al benessere degli impiegati.

Ha dichiarato il Magnifico Rettore Pier Francesco Nocini: “Avere accanto il proprio pet sembra che migliori notevolmente la performance lavorativa perché rende l’atmosfera più rilassata, stimola la creatività e agevola l’interazione tra i colleghi. Avendo molto a cuore il benessere dei dipendenti del nostro ateneo, abbiamo ritenuto di portare avanti e accelerare questa iniziativa, anche per cercare di rendere più agevole il rientro post lockdown, per quanti si trovano a gestire un distacco brusco con il proprio pet”.
 

Cosa prevede la legge

L’Italia non possiede una disciplina specifica sulla possibilità per i dipendenti di portare animali domestici in ufficio. Concessioni e divieti sono, dunque, stabiliti autonomamente nei regolamenti aziendali.

Laddove permesso, i cani devono essere lasciati in aree dedicate e in sicurezza. L’azienda deve garantire spazi e condizioni favorevoli e verificare che i cani siano in regola con le vaccinazioni obbligatorie e dotati di microchip.

I padroni, invece, devono portare sempre con sé guinzaglio e museruola, da utilizzare in caso di necessità. Le aziende possono decidere se richiedere ai propri dipendenti- cui resta sempre la responsabilità civile e penale sul proprio animale- di stipulare una polizza assicurativa contro i danni causati dal cane a cose, persone o altri animali. 
 

Animali domestici sul luogo di lavoro, i benefici

Come dimostrano numerose ricerche, la presenza di un animale domestico in ufficio esercita un impatto positivo sull’ambiente di lavoro, contribuendo a creare valore per l’azienda. Avere accanto il proprio cane, infatti, migliora la performance lavorativa contribuendo a un clima di buonumore.

Secondo una ricerca pubblicata nel 2012 su International Journal of Workplace Health Management, poter accogliere il proprio animale domestico in ufficio permette di:

  •  Ridurre lo stress e l’ansia da prestazione;
  •  lavorare meglio e più a lungo;
  •  ridurre il tasso di assenteismo;
  •  rafforzare la socialità e il lavoro di squadra.


A supporto di ciò, la rete di cliniche veterinarie statunitense The Banfield Pet Hospital ha condotto uno studio su 1.000 dipendenti e 200 responsabili delle risorse umane di aziende americane che ammettono la presenza di pets in ufficio. Dai dati emerge un'ulteriore conferma: 4 aziende su 5 hanno riscontrato un impatto concreto e misurabile sul clima lavorativo e sui risultati aziendali.